Il principe Andreij osservava con sguardo ironico Anna Pavlovna.
Lei gli si rivolse in francese:
- ...Ma scusate... Voi cosa ne pensate di questa buffonata dell'autoincoronazione che Napoleone ha inscenato a Milano? ... E degli abitanti di Genova e Lucca, quei fantocci che adesso vanno a porgere i loro omaggi a Monsieur Buonaparte? ...E del fatto, poi, che Monsieur Buonaparte sia seduto su un trono e conceda udienza ai governanti di tutte le nazioni! ... É inconcepibile! ...No, guardate... É roba da diventar matti! ...Sembra che il mondo intero abbia perso la testa!
Lui commentò con una citazione, anch'essa in francese, delle parole che Bonaparte aveva pronunciato mentre si metteva lui stesso la corona sulla testa:
- "Dio me l'ha donata, guai a chi la tocca!" ...Dicono che mentre pronunciava queste parole fosse molto affascinante...
E poi ripeté la frase si Bonaparte anche in italiano, come la aveva effettivamente detta Napoleone:
- "Dio me l'ha donata, guai a chi la tocca!"
Lei continuò le sue considerazioni:
- J'espère, enfin, que ça a été la goutte d'eau qui fera déborder le verre. Notre souverains ne peuvènt plus supporter cet homme, qui menace tout!
[Adesso mi aspetto che questa venga considerata la goccia che ha fatto traboccare il vaso... I nostri sovrani non potranno piú sopportare quest'uomo che minaccia tutti!]
A queste parole il visconte si sentí in diritto di intervenire, dapprima garbatamente:
- Les souverains?! Je ne parle pas de la Russie... Les souverains, madame... Qu'ont ils fait pour Louis XVI? Et pour la reine, pour Madame Elisabeth? Rien. Et croyez-moi, ils subissent la punition pour leur trahison de la cause des Bourbons. Les souverains? Ils envoient des ambassadeurs pour complimenter l'usurpateur!
[I sovrani?! Io non sto parlando della Russia... I sovrani, signora... Cosa hanno fatto per Luigi Sedicesimo? E per la regina, per Madame Elisabeth? Niente! E credetemi, subiscono la giusta punizione per il loro tradimento alla causa dei Borboni. I sovrani!? Inviano degli ambasciatori per complimentarsi con l'usurpatore!]
Madame Elisabeth: Sorella di Luigi XVI. Rimase col fratello e Maria Antonietta quando i rivoluzionari presero il potere in Francia. Venne giustiziata nell'ottobre 1793.
E dopo questo sfogo il visconte si lasciò sfuggire un'imprecazione volgare e se ne andò in un altro gruppo.
Il nobile Ippolìt, che durante questi sfoghi politici non aveva smesso scrutarere il visconte attraverso il suo occhialetto, si girò verso la piccola principessa per chiederle un ago col quale disegnò sul tavolo lo scudetto dei Condé, iniziando a spiegarglielo con flemma seriosa (come se lei lo avesse pregato di farlo).
Scudetto dei Condé: simbolo araldico del casato al quale apparteneva il duca d'Enghien.
- Bâton de gueules, engrêlé de gueules d'azur: maison Condé. [Barra diagonale rossa, dentellatura rossa su fondo azzurro: casato Condé]
Mentre la piccola Principessa ascoltava sorridente, il visconte riprese ad inveire e ritornò, sulla questione che lo toccava particolarmente (come fanno gli uomini abituati a seguire i loro pensieri senza prestare attenzione alle riflessioni degli altri).
- Se Bonaparte rimanesse ancora un anno sul trono di Francia le cose andrebbero meglio: la società francese... Io parlo di quella "buona", beninteso, sarà per sempre distrutta a causa degli intrighi, delle violenze, degli esili e delle condanne... Ed allora...