6 - Fine della discussione

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Il principe Andréj, sempre sorridendo, alternava i suoi sguardi tra Pierre, il visconte e la padrona di casa.

Quest'ultima, nonostante (data l'età) in vita sua avesse visto di tutto, alle uscite di Pierre era rimasta scioccata. Quando però notò che il visconte non era arrabbiato, e si rese conto che ormai era più possibile censurarle, fece causa comune con con il principe emigrato e (radunando tutte le sue risorse) si avventò a sua volta sull'oratore.

- Mais, mon cher monsieur Pierre... Come potete giustificare la condotta di un granduomo che mette a morte un duca... diciamo anche semplicemente "un uomo"... Quando quest'uomo non ha commesso alcun crimine... e per di più senza una regolare sentenza?

- Io avrei ugualmente domandato al signore - disse il visconte - di spiegarmi il 18 brumaio: non é stato quello, forse, un tradimento? ... Oppure... se preferite... un escamotage, qui ne ressemble nullement à la manière d'agir d'un grand homme?

[Un espediente, che non assomiglia per niente al modo di agire di un granduomo?]

18 Brumaio (9 novembre 1799): giorno del colpo di stato mediante il quale Bonaparte venne posto a capo della Francia, destituendo il governo (direttorio) dei rivoluzionari.

- Ed i prigionieri d'Africa massacrati per suo ordine?... - esclamò la piccola principessa - ...Fu orribile...!

Prigionieri d'Africa: nel marzo 1799, durante l'assedio di Giaffa (odierna Siria) i turchi (un numero imprecisato tra le 1500 e le 3000 persone) accettarono di arrendersi dietro alla promessa di avere salva la vita. Essi vennero invece massacrati sulla spiaggia (il probabile motivo fu il fatto che i francesi non si ritenessero in grado di nutrirli e traspostarli altrove).

- C'est un roturier, vous aurez beau dire...!

[É un rozzo, dite quello che volete...!]

Aggiunse il nobile Ippolìt.

Pierre, non sapendo più a chi rispondere, guardava tutti e sorrideva. Non però con un sorriso insignificante ed appena visibile, ma con quel sorriso franco e sincero che donava al suo viso (abitualmente severo ed anche un po' ansioso) un'espressione di bontà innocente simile a quella di un bambino che implora di essere perdonato.

Il visconte (che non l'aveva mai visto prima) comprese immediatamente che quel giacobino era meno pericoloso delle sue parole e tacque.

Giacobini: gruppo di rivoluzionari francesi intransigenti, radicali ed estremisti.

- Come pretendete che vi risponda a tutti?... - disse di colpo il nobile Andreij - ...Non vi é forse differenza, tra le azioni di un uomo nel suo privato, e quelle di un uomo di stato, di un grande capitano, o di un sovrano? ...Mi sembra che ce ne sia almeno una...

- Ma senza dubbio!

Esclamò Pierre, tutto contento per questo appoggio insperato.

- Napoleone, sul ponte di Arcole... Quando tenne la mano agli appestati nell'ospedale di Jaffa... fu grande, come uomo... Ed é impossibile non riconoscerlo; ...ma ci sono, questo é vero, altri fatti a cui é difficile rispondere...

Continuò il principe Andréj, che ci teneva visibilmente a riparare al deragliamento dei discorsi di Pierre e che si alzò con queste ultime parole, donando in questo modo a sua moglie il segnale che era ora di andare.

Il nobile Ippolìt fece lo stesso, ma nel contempo richiamò con un gesto della mano tutti quelli che stavano per seguire questo esempio a non muoversi.

- Ah!  - si affrettò a dire - ...on m'a conté aujourd'hui une anecdote moscovite charmante: il faut que je vous en régale... Vous m'excusez, vicomte: je dois la dire en russe... On n'en comprendrait pas le sel, autrement...

Guerra e Pace - L.N. TolstoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora