Capitolo 39

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Scusatemi se rompo tanto... Ma potreste leggere lo spazio autrice?
Mi fareste un grandissimo favore! 😘
Detto questo... Buona lettura! 💕
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Laura's POV
Il resto della settimana fu abbastanza monotono. Tutti i giorni andavamo al lago e salivamo solo per mangiare o per andare a dormire.

Cosimo non mi rivolse la parola dal giorno in cui Federico lo aveva interrotto mentre mi stava dicendo "quella cosa" importante...

In tutta la settimana non riuscii a non pensare a cosa volesse dirmi Cosimo quel giorno e soprattutto al perché si fosse allontanato così da me. Non mi rivolgeva la parola se non per le cose strettamente necessarie o per darmi il buongiorno e la buonanotte. Speravo tanto che mi parlasse ma niente, tra me e lui regnava sempre il silenzio, anche quando eravamo soli.

Iniziai a pensare... 'Cosa ho sbagliato? Sono solo una buona a nulla... Ho fatto allontanare pure Cosimo... E il bello è che non so nemmeno cosa ho sbagliato... Per cui non so nemmeno per cosa chiedergli scusa...'
'Hai sbagliato tutto... Sbagli sempre tutto! Sei una buona a nulla capace solo di far allontanare la gente che ti sta accanto. Non ti vuole nessuno. Fai cagare al mondo!' Il mio subconscio mi lasciò perplessa, sia per la sua volgarità sia per il fatto che aveva ragione.

Dai miei occhi iniziarono a scendere lacrime su lacrime e io non potei fare altro che affondare la testa nel cuscino con le cuffie nelle orecchie.

Restai con la testa sul cuscino per un tempo indefinito finché non mi addormentai.

Mi svegliai la mattina senza nessuno al mio fianco. Probabilmente sono già usciti, pensai. Guardai l'ora sull'orologio e notai che erano già le 11, così mi cambiai e riaccesi il fuoco che probabilmente si era spento quella notte. Verso le 12:30 arrivarono tutti così ci sedemmo tutti attorno al fuoco.

Tutti ridevano, si raccontavano barzellette, si facevano scherzi ma io non ero proprio in vena! Continuai a fissare per terra finché una mano non si poggiò sulla mia spalla.

Io: Cosimo?
Cosy: si... Puoi venire con me un attimo?
Io: s-si.
Dissi cercando di trattenere le lacrime che già minacciavano di scorrere.

Andammo verso il boschetto senza dire niente finché ad un certo punto non si fermò e si girò per guardarmi.

Cosy: lo so che hai pianto... Si vede che sei triste, che c'è qualcosa che ti turba...
Io: no no... Tranquillo... Sono solo... Un po'... Un po' stanca...
Cosy: smettila di mentire a me... Si vede...
Io: non sto mentendo!
Cosy: Laura!
Io: ok... Hai ragione... Ho pianto...
Cosy: perché?
Io: ehm... Perché... Perché mi mancavano i miei genitori...
Cosy: quindi... Mi vuoi mentire ancora...
Io: non sto mentendo... Mi mancano i miei genitori...
Cosy: non ti credo neanche se me lo giuri sulla testa di Lorenzo!
Io: non giurerei mai sulla testa di Lore!
Cosy: beh... Comunque in questa occasione avresti una ragione in più per non farlo... Di me ti puoi fidare... Perché hai pianto? Giuro che non lo dirò a nessuno!
'Perché non riesci a capire che ho pianto perché non mi parlavi più, che ho pianto perché mi mancava sentire la tua voce, che ho pianto perché da quel giorno non ti ho più visto sorridere o ridere, che ho pianto perché mi mancavano i tuoi buongiorno e i tuoi buonanotte, che ho pianto perché mi mancavi tu!'
Pensai.

Non ce la facevo più... Le lacrime ricominciarono a scorrere sul mio viso e io d'istinto lo abbracciai bagnandogli la maglietta.

All'inizio sembrava quasi spiazzato a quel gesto, ma poi mi strinse forte dalla vita. Quel piccolo gesto iniziò a farmi scomparire le lacrime e iniziai a sentirmi come protetta tra le sue braccia... Proprio come il nostro primo abbraccio. Avevo bisogno seriamente di qualcuno al mio fianco in quel momento, ma non una persona qualsiasi... Avevo bisogno di lui!

Tu con me e io con teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora