Capitolo 55

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Laura's POV
Entrammo in casa di Cosy abbastanza fradici, considerando che non aveva smesso di piovere, anzi il tempo era solo peggiorato. In casa sua faceva abbastanza caldo, ma i vestiti fradici mi fecero venire forti brividi. Cosy se ne accorse e, dopo aver tolto la sua giacca dal mio gesso, mi disse che andava a cercare qualcosa da farmi mettere.

Dopo 10 minuti tornò con in mano una felpa gigantesca color nero con sopra la scritta zen insieme a dei pantaloni esageratamente grandi per me sempre dello stesso colore.

Cosy: scusa ma non ho trovato niente di meglio...
Io: tranquillo, vanno benissimo. Grazie! Ah... Potresti indicarmi dov'è il bagno?
Cosy: Prima porta a destra.
Io: grazie, allora io vado a cambiarmi. Ok, ti aspetto qui.
Cosy: si... Ah, aspetta un attimo, ti do una mano io a portare i vestiti. Quelli bagnati poi li metto a lavare e li stendo.
Io: non c'è n'è bisogno, tranquillo!
Cosy: guarda che sono un bravo uomo di casa! Ho imparato alla perfezione come fare una lavatrice, eh!
La proposta mi allettava parecchio... Sarà forse perché dopo i miei vestiti avrebbero avuto il suo profumo? Beh... Forse. Anzi... Certamente!
Io: grazie allora!

Entrai in bagno e mi cambiai il più velocemente possibile notando che i pantaloni erano troppo larghi e facevo troppa fatica a camminarci con le stampelle, dato che ogni 3 per 2 mi finivano sotto al piede e rischiavo di fare un volo di 10 metri. Uscii lentamente dal bagno vedendo che anche Cosy si era già cambiato. Indossava solamente dei pantaloni della tuta grigi.

Io: ehm... Cosy, io... Ehm... Cioè... Scusami ma... Ehm...
Perché cavolo mi stavo impappinando in quel modo?! Ah, giusto. Avevo semplicemente un Dio greco a petto nudo a meno di un metro di distanza!
Io: ehm... I pantaloni...
Cosy: c'è qualcosa che non va con i pantaloni?
Io: no, cioè... Si, cioè... Forse... Nel senso... Beh, mi vanno sotto il piede e rischio di cadere ogni volta... Scusa.
Cosy: scusa di cosa?
Io: niente, niente... Scusa.
Cominciò a ridere e io abbassai la testa cercando di nascondermi come meglio potevo arrossendo.
Cosy: ehi, piccola. Ti vedo un po' stana... C'è qualcosa che non va?
Io: n-no... Solo...
Mi venne un idea che mi parve geniale. Decisi quindi che mi sarei sentita meno in imbarazzo se avessi giocato al suo stesso gioco, giusto?
Io: beh... Posso togliermi i pantaloni? Non voglio volare e questa felpa credo che sia sufficientemente lunga per coprirmi
Dissi cercando di sorridere il più possibile notando un sorriso fantastico sul volto di Cosimo.
Cosy: certo, tranquilla. A me non fa nessun problema. Se ti senti più a tuo agio fai pure... So che non è precisamente come casa tua la mia ma, come ti ho già detto, fai come se fossi a casa tua!
Io: ok, grazie Cosy.

Mi sedetti sul divano e iniziai a togliermi i pantaloni. Sentivo lo sguardo di Cosy sempre addosso e questo mi fece arrossire più di quanto già non fossi.
"Bella idea Laura, veramente una bella idea!" Continuava a ripetermi il cervello.
Una volta che mi tolsi i pantaloni mi rialzai dal divano e tirai leggermente i bordi della felpa notando che mi arrivava più o meno a metà coscia.

Cosy: stai da dio piccola!
Disse abbracciandomi da dietro e dandomi un dolce bacio sul collo.
Io: uhm... Grazie Cosy...

Passammo il resto del pomeriggio a casa sua coccolandoci, finché il mio cellulare non iniziò a suonare incessantemente mostrando una foto a dir poco imbarazzante di mio fratello.

Io: pronto...
Luca: Dove cavolo sei? Perché non rispondi a nessuno dei miei messaggi? A casa siamo tutti preoccupati! Dove sei con tutta sta pioggia? E cerca di avere una scusa valida perché sennò giuro che a casa non ci torni viva...
Io: calmati Luca... Comunque anche mamma e papà sono a casa?
Luca: no... Per "Siamo tutti preoccupati" intendevo io e i miei amici... Ora, dimmi una cosa... Sei a casa di Cosimo?
Io: s-si, perché?
Luca: ecco... Lo sapevo... Che state facendo?
Io: niente, ehm... Stiamo parlando.
Dissi facendo il palmface e guardando Cosy che mi fissava cercando di trattenere una risata facendomi imbarazzare ancora di più di quanto la figura di merda con mio fratello abbia fatto.
Luca: si e credi che io ti creda?
Io: si... Cioè, tu devi credermi... Perché è la verità!
Luca: non ci credo neanche se mi paghi...
Cosy: E se garantissi io per lei?
Luca: cosa? Ti ricordi che cosa ti ho detto a settembre?
Cosy: ovviamente... Ed è per questo che non stiamo facendo altro che chiacchierare mentre aspettiamo che i vestiti si asciughino.
Luca: come "state aspettando che i vestiti si asciughino"?
Disse mentre si sentiva una risata di sotto fondo.
Luca: Deficienti, smettetela di ridere... Mia sorella è a casa di Gué Pequeno, senza vestiti a "Chiacchierare" e voi avete il coraggio di ridere. Laura, giurami che non stai facendo niente perché sennò giuro che arrivo a casa sua e vi vengo a prendere a bastonate tutti e due!
Io: ma cosa stai dicendo? Non stavamo facendo altro che chiacchierare... Non credo che sia un reato... E comunque non sai dove abita!
Luca: Laura, non fare così perché sai che potrei scoprire dove sei in qualsiasi momento in meno di 5 minuti... Mi basta prendere in mano il computer! E comunque è un reato se sei sola a chiacchierare con Gué Pequeno. Ma almeno i vestiti di ricambio ce li hai o te li devo portare?
Io: No, non ce li ho. Cosy mi ha prestato una sua felpa che mi sta enorme e dei pantaloni. Per ora sto bene così e tranquillo che non ti faccio venire qui perché sennò dopo tu verresti solo a rompere le palle e sinceramente noi stiamo benissimo così. Ora devo andare che sennò Cosy mi si annoia e questo non va bene... Dobbiamo tornare a chiacchierare. Sai, è interessante scoprire cose nuove l'uno dell'altro! Ciao Luchi!
Luca: ehi, ciao un cavolo. Adesso stai qui e mi parli un po' perché mi hai fatto prendere un colpo... E non ti azzardare a...

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