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Attenzione!Prima di leggere vi ricordo che la storia non è la mia.La vera autrice si chiama _Bec_ su e.p.f.👋
-Buona lettura.‼️😘👊🏼

David's Pov

Era parecchio nervosa, lo si vedeva anche da come era rigida e da come manteneva le distanze da me mentre camminava.
Sorrisi di nascosto senza farmi notare. Vederla lì in discoteca dovevo ammettere che era stata una piacevole sorpresa e mi aveva fatto venir voglia di stuzzicarla un po'.
Era stato difficile sbarazzarsi di Kim e degli altri, ma alla fine ero riuscito a scrollarmeli di dosso. Kevin era sparito già da un bel po' con una ragazza mora dai capelli corti molto carina e come al solito mi aveva abbandonato al mio crudele destino. I pettegolezzi di Kim erano peggio di un proiettile nel braccio, potevo assicurarlo io che li avevo provati entrambi.
La guardai nuovamente; i capelli erano tirati indietro da delle mollettine colorate piene di strass e le ricadevano in avanti accarezzandole il viso in graziosissimi boccoli ribelli. Il vestito nero e corto aderiva perfettamente al suo corpo snello e le scarpe col tacco la slanciavano ancora di più. Gli occhi chiari erano messi in risalto da un filo di matita e dall'ombretto azzurro e le sue labbra -che io avevo incominciato ad adorare dal bacio precedente- erano ancora più irresistibili con il lucidalabbra. Il tutto ovviamente accompagnato dal profumo buonissimo che indossava e dal buono odore del balsamo dei suoi capelli che mi stava facendo completamente impazzire...
-A proposito..- Cominciai a parlare facendola sobbalzare. -Non ti ho ancora detto che sei davvero bellissima stasera.- Sorrisi ammiccante.
Arrossì leggermente. -Sì, certo come no.- Alzò gli occhi al cielo in modo teatrale.
-Veramente. Hai così poca fiducia in te stessa da non credermi?-
Era strano, di solito le ragazze facevano così perché volevano continuare a sentirsi fare complimenti, invece lei lo diceva perché sembrava realmente convinta di non essere bella quella sera.
Scosse la testa. -No, ho così poca fiducia in te da non crederti mio caro.- Sorrise della mia espressione confusa prima di smettere di camminare. -Mi stai prendendo in giro.- Aggiunse guardandomi di sottecchi.
Ora ero io a scuotere la testa divertito. -No, dico sul serio. Sei proprio...- Volevo dire da stupro, ma mi sembrava piuttosto infelice da dire. -...stupenda.-  Conclusi banale, ma sorpreso del fatto che fossi riuscito a farle un complimento senza usare aggettivi volgari.
Lei mi guardò per un po' negli occhi. Quando capì che ero sincero la vidi abbassare lo sguardo a disagio.
-Beh, in questo caso....grazie...- Poi mi guardò di nuovo leggermente rossa in faccia. -Anche tu ehm..stai bene.-
Sorrisi sornione avvicinandomi a lei.
-Grazie.- Dissi prima di mettermi alle sue spalle circondandole la vita con il braccio e scostandole i capelli per sussurrarle all'orecchio:
-Però se devo essere sincero preferivo la tua versione selvaggia dell'altra volta...era più eccitante.-
Si irrigidì prima di allontanarsi di scatto da me come se fosse stata scottata e come un gatto che soffia pronto a difendersi. -Maniaco!- Sbottò con le guance in fiamme.
Ridacchiai. -Colpa tua.- Feci spallucce con una finta faccia innocente. -Metti sempre a dura prova il mio autocontrollo.-
Sbuffò mentre ricominciavamo a camminare  -Sì, certo adesso è colpa mia!-
-Ovvio. È sempre colpa tua tesoro. Se hai quel fisichetto, che ci posso fare io?- Sghignazzai facendola arrossire.
-Certo certo...- Si stava sforzando di sembrare a suo agio -e come dovrei vestirmi per aiutare il tuo autocontrollo scusa?Con un sacco della spazzatura?-
-Mmmh...no, anche quello sarebbe parecchio stimolante per l'immaginazione di un ragazzo...-
-Per la tua immaginazione.- Borbottò cupa.
-Vero.- Sorrisi.
-Quanto manca ancora a questa gelateria comunque?- Chiese poi con l'evidente intento di sviare il discorso precedente.
-Non molto.-
Avevo intenzione di portarla in una gelateria che mi aveva fatto scoprire qualche settimana prima Kim. Quella era fissata con le gelaterie di lusso dove il gelato era costoso, ma buono.
La Goût de Crème Glacée era una delle gelaterie francesi più in  -stando sempre a quello che diceva Kim- della città quindi mi sembrava perfetto come posto per prendere io un gelato e lei la sua agognata Coca Cola.
La osservai di nuovo. Sembrava così a suo agio con me...Cioè, battutine mie a parte, non sembrava per niente intimorita dal fatto che io fossi lo stesso ragazzo assassino che aveva visto appena due giorni prima.
-Toglimi una curiosità- Fui di nuovo io a spezzare il silenzio.
Lei si girò verso di me curiosa in attesa di sentirmi di nuovo parlare.
-Come mai le mie foto non sono in giro insieme a quelle di Kevin?-
Sobbalzò leggermente. Attese un attimo prima di rispondere. Probabilmente stava valutando se dirmelo o no.
-Beh...mio padre ha ritenuto che fosse giusto prima consultarsi con i tuoi genitori...una volta che avrà discusso con loro deciderà se mettere o no le foto in giro.-
Logico. Era stata annunciata la mia scomparsa, per cui la notizia che mi fossi unito ad un gruppo criminale sarebbe stata uno scandalo. Di sicuro i Woldrich avrebbero fatto di tutto perché la cosa non si venisse a sapere o la loro reputazione sarebbe stata rovinata... Avrebbero continuato con la loro patetica sceneggiata da genitori sofferenti e se quello non avesse funzionato avrebbero pagato fior di quattrini per evitare che la mia foto circolasse. Potevo quindi stare certo che le mie foto in città non le avrebbero mai messe. Era meglio per loro che non ritornassi a casa...
Strinsi la mano destra a pugno senza farmi notare; quegli stronzi...
-Capisco.- Risposi distaccato prima di notare finalmente la gelateria.
-Eccoci.- Gliela indicai incurvando le labbra in un sorriso e la vidi esitare un attimo prima di borbottare un -Finalmente.-

Kidnapped by loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora