Insomma, si poteva sapere, più o meno, quanto ci voleva per avere dei cavolo di risultati decenti?! Cazzo, l'incompetenza degli uomini di mio padre era vergognosa!
Il rumore della serratura della porta mi fece scattare come una molla.
-Allora?Allora?Allora?- Saltellai intorno a mio padre come un canguro, irritandolo non poco.
-Allison, calmati.- Mi rimproverò severo.
Feci un respiro profondo, imponendomi di smetterla di saltellare. –Allora?- Chiesi di nuovo, lentamente.
-I risultati sono arrivati.-
-E...?- Lo sollecitai sporgendomi verso di lui.
-Il sangue è vecchio, ma siamo comunque riusciti ad analizzarlo bene o male; il DNA corrisponde, è di David.- Annunciò con un sospiro.
Mi lasciai ricadere indietro sulla sedia. Non sapevo se esserne contenta o no; da una parte immaginarlo ferito in quello scantinato mi faceva star male, dall'altra ero felice che quella fosse diventata a tutti gli effetti una prova contro i Woldrich.
Mi ricordai improvvisamente di una cosa, così puntai i miei occhi curiosi su di lui in cerca di risposte. -Il cacciavite?-
Contrasse le labbra insoddisfatto. –Purtroppo su quello non sono state trovate impronte...la pioggia e il fango del terreno devono aver cancellato tutto.-
Mi alzai di scatto, provocandomi una lieve fitta alla testa. –Quindi...?- Sollecitai con un filo di voce.
-I Woldrich sono stati comunque accusati di tentato omicidio sì. Bisognerà ancora indagare per quanto riguarda la morte dei veri genitori di David, ma questo è già qualcosa.-
Sulle mie labbra si dipinse involontariamente un sorriso di gioia. –Verranno arrestati? Dave verrà rilasciato?-
Lui alzò le mani e le mosse piano in avanti. –Calma, calma. Ci dovrà essere un processo prima.-
-Un processo?- Cantilenai contrariata.
-Già. Inoltre devo parlare ancora con Dave per...- Fece una piccola camminata avanti e indietro per la stanza nervoso. –Accordarci su come dovrebbero essere andate le cose con Johnny Rydell.-
Il mio entusiasmo si spense completamente. –Oh.- Annuii.
-E a proposito di questo Allison vorrei parlare con lui adesso.-
-Va bene.- Non capivo perché fosse così serio.
-Con lui.- Ripeté, fissandomi insistentemente.
Iniziavo a capire forse... Spalancai la bocca indignata. -Assolutamente no! Voglio esserci anche io!- Mi impuntai, sbattendo il piede a terra come una mocciosa.
-Allison non è un affare che ti riguarda questo.- Si sedette dietro la sua scrivania e si massaggiò la fronte, esasperato probabilmente dal mio atteggiamento.
-Sì invece! È il mio ragazzo, chi altri dovrebbe riguardare?!-
-Allison...per favore, se vuoi che io lo aiuti...- Lasciò la frase in sospeso apposta e mi guardò intensamente con occhi carichi di solennità.
Mi arresi sbuffando. –E va bene...ma solo perché voglio che tu lo aiuti!-
Annuì più volte, congedandomi con un gesto della mano. –Va bene, ora vai.-
Gli lanciai uno sguardo truce che sembrò divertirlo parecchio, prima di aprire con forza la porta dell'ufficio e uscire sbattendomela alle spalle.
David's pov
Ok, forse sbagliavo ad essere diffidente. Forse avrei dovuto dimostrarmi più amichevole nei confronti di mio...suocero? Oddio che brutta parola...
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Kidnapped by love
RomanceNew York, Manhattan. David, criminale diciassettenne fuggito da casa e al soldo del più ricercato delinquente della città. Allison, la figlia del capo della polizia, una ragazza con una vita normale. Almeno fino a quando i due non si incontrano. Tra...