HOW DEEP IS YOUR LOVE?

CAPITOLO 15

Mi sveglio con mezz'ora di ritardo e sento la casa completamente silenziosa così capisco che mio padre e mio fratello sono già usciti. Prendo coraggio, salto giù dal letto e inizio a prepararmi. Corro in cucina per prendere qualcosa per soddisfare la mia fame ma appena entro urlo di paura

-Oh mio dio ma cosa ci fai tu qui?- domando confusa, non posso crederci Robert è nella mia cucina a bere un caffè senza che io sappia niente.

-Buongiorno mia cara Brielle, ti ho spaventata?- dice ridendo -mi ha fatto entrare tuo fratello e mi ha detto che ancora dormivi così ho deciso di aspettarti- aggiunge, poi, tranquillamente.

-Ah, bene e perché mi stai aspettando?- ancora non riesco a realizzare, porca miseria è stupendo anche di prima mattina.

-Perché oggi entreremo un po' più tardi all'università, voglio portarti in un posto- spiega, come se fosse una cosa normalissima.

-Oh, bè, okay- rispondo incerta.

-Prima però fai colazione, c'è ancora del caffè- annuisco ancora un po' perplessa, mentre mi verso il caffè e prendo dei biscotti dalla credenza, lui mi guarda sorridendo -cosa c'è di così divertente?- chiedo imbarazzata.

-Sei bellissima- dice e io rido perché non so che altro fare, mi imbarazza così tanto e non capisco perché, è solo un ragazzo Brielle, forza.

-Finiscila di guardarmi in quel modo e andiamo, forza, che ho voglia di sapere dove mi vuoi portare- dico tirandolo per un briaccio in modo da farlo alzare e arrivare alla porta di casa, dove prendo la mia borsa e lascio un biglietto a mio fratello "da quando fai entrare gli sconosciuti in casa?" Robert scoppia a ridere a quel messaggio, poi mi prende la mano trascinandomi nella sua auto. Nel viaggio discutiamo sui nostri gusti musicali e su una canzone che sta passando alla radio di cui non sappiamo il nome.

-Ma è molto lontano?- chiedo, abbiamo superato il centro di New York e ci troviamo in una parte periferica che ovviamente con conosco.

-Eccoci, siamo arrivati- dice fermandosi su una via molto trafficata dove ci sono negozi e mercatini. Quando scandiamo dalla macchina lui mi prende per mano e mi conduce in un edificio dove ci sono molti appartamenti, saliamo le scale fino all'ultimo piano dove io dico -hey ma non potevamo prendere l'ascensore?-

-è più divertente così- risponde tirando fuori la chiave dell'appartamento, appena apre rimango senza fiato.

-Questo posto l'hanno comprato i miei quando si sono fidanzati e non l'hanno mai voluto vendere. Ora loro non ci vengono più tanto spesso ma ci vengo io per stare un po' da solo e per riflettere- spiega mentre io mi guardo attorno affascinata.

L'appartamento è completamente bianco e privo di pareti che dividono uno spazio dall'altro tranne per il bagno che è essenziale, non molto grande, con una grande vasca al centro, una cucina piccola con un frigorifero, un lavandino e un piano cottura. La parte più bella è quella che dovrebbe essere la camera da letto, che ha un gigantesco letto bianco a baldacchino con una vetrata che fa vedere praticamente tutta New York. E' stupenda.

-Robert è semplicemente stupenda- esclamo.

-Vieni- dice trascinandomi sul letto -sdraiati, stai tranquilla non ti stuprerò- ridacchia.

Accetto e mi sdraio accanto a lui, -Wow, Robert sono senza parole, non ho mai visto niente di così bello- sono davvero senza parole, da qui si vede la tutta la città in movimento, i palazzi, i taxi, gli uffici, sembra una cartolina o una di quelle foto che si trovano su Google.

-Dovresti vedere questo panorama di notte- mi volto a guardarlo e lui sorride, prima che lui si giri io mi rimetto a fissare il panorama.

-Ho sempre pensato che questo posto sia la cosa più bella al mondo, poi però mi sono dovuto ricredere- i nostri sguardi si incrociano –perché?- chiedo –perché ho incontrato te- risponde tranquillamente e credo che il cuore mi stia per scoppiare. Mi fiondo sulle sue labbra e ci perdiamo in un bacio appassionato che io blocco chiedendo -quante ragazze hai portato qui?- lui mi lascia una scia di baci sul collo e tra un bacio e l'altro -nessuna, solo te- risponde. Mio dio, sento di nuovo quella sensazione, sento di nuovo quelle emozioni che solo lui mi fa provare.