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Il telefono, squillando, destò dai miei pensieri Blaze e risposi alla chiamata "Pronto?".


"Ciao Sophia sono Federica, hai già preso il copione da Laura?".


"Sì" dissi un po' confusa.


"Bene allora quando cominciamo? Devo forse ricordarti che tu sei il regista?".


"Non c'e ne bisogno! Ti assicuro che non mi sono scordata del corso di teatro che dirigo. Il fatto è che siamo a metà settembre e già ho un sacco di cose da fare!" dissi in tono stancante "Ascolta, prendi tu la briga di avvisare i ragazzi che domani pomeriggio inizierà il corso di teatro presso l'oratorio alle cinque in punto, ok?".


"Sì. Ti do un consiglio da amica: non strafare come al solito! Cerca di riposare un pò...".
"Certo, domani mi vedrai in piena forma!" dissi e dopo averla salutata, riaggancia il telefono e presi il copione in mano. Lessi il titolo "Mio fratello..." e intuii subito che era una storia strappa lacrime. Era tipico di Laura, adorava scrivere storie drammatiche.


Ricordavo la mia prima volta come regista teatrale.


Era stata la mia insegnante di religione a propormi il ruolo da regista, l'anno scorso, per le recite che l'oratorio programmava ogni due mesi.


"Ma prof. È sicura di quello che dice?".


"Certo, tu sei brava a dare ordini. Lo sai meglio di me che tutte le recite che hanno fatto gli altri ragazzi facevano pena! Con te che dirigi un nuovo cast vedrai che figura farai e poi ho già parlato con don Franco" disse la prof. dandomi una pacca sulla spalla.


"Vedo che ha già organizzato tutto! Comunque per me va bene, dopotutto non è un compito così difficile dirigere un cast!" le risposi allegramente ma non era vero, era assai arduo.


Quelli che facevano parte del cast erano Federica, Daniele, Valeria, Simone, Stefania, Nicola e Dario. Ma dovetti rimpiangere di aver accettato l'offerta che la prof. mi fece perché mancava la parte più importante: la scenografia. Giorno e notte pensavo a una storia da recitare ma non mi venne niente in mente e più giorni passavano più ero stressata per lo studio e per la recita e proprio quando ero decisa di mollare tutto, conobbi Laura in quinta ginnasio. Era la nuova arrivata e la vedevo tutta intenta a prendere appunti durante le lezioni ma dovetti ricredere perché al posto di scrivere gli appunti, scriveva storie o racconti. Quando le proposi di scrivere delle storie da recitare accettò con molto interesse e dopo due giorni avevo già il copione in mano e il successo fu assicurato. Don Franco si congratulò con me per aver diretto bene il cast ma maggior parte delle congratulazioni andavano a Laura per la stupenda storia che aveva scritto.



L'indomani, andando a scuola, incontrai Daniele alla fermata dell'autobus.


"Buongiorno" dissi tutta contenta.


"Buongiorno" rispose con tono fiacco.


"Come mai sei a terra?".


"Non ho studiato matematica. Le prime due ore ho la verifica!".


Alcune persone del cast facevano parte della mia scuola come Daniele, Laura, Stefania e Nicola. Io e Laura stavamo in classe insieme mentre gli altri erano in varie classi. Il resto del gruppo frequentavano altre scuole.


"Dai non abbatterti! Se ti andrà male questa verifica puoi sempre rimediare con un'interrogazione, no?" dissi.


"A chi andrà male la verifica?" chiese Nicola e affianco a lui c'era Stefania.


Alla fine si erano messi insieme dopo un anno di corteggiamento! Era ora, litigavano spesso per un non nulla!


"A me andrà male!" disse Daniele cupo.


"E' arrivato l'autobus" disse Stefania.


Saliti sull'autobus parlammo d'altro.


Una volta arrivati a scuola ognuno andò per la propria classe e mentre salivo le scale in tutta fretta andai contro un ragazzo che teneva in mano una pila di libri che caddero a terra.


"Scusami non ti ho visto!" dissi chinandomi a raccogliere i libri.


"No, non fa niente" rispose il ragazzo.


Dopo aver raccolto i libri me n'e andai di corsa in classe.


Nel momento in cui entrai in classe, Laura mi abbracciò dicendomi "Ah Sophia...penso di essermi innamorata".


La guardai con un sopracciglio inarcato per la curiosità.


"E chi sarebbe il fortunato?".


"Non ne sono ancora sicura, forse è la solita sbandata che prendo e poi svanisce nel nulla entro un giorno!".


"Beh questo è da vedere...ma prima dimmi chi è il ragazzo di cui ti sei presa una cotta!" chiesi impaziente.


"No, non te lo voglio dire!".


"Dai sono curiosa. Avanti dimmi chi è!" dissi incalzandola e dopo aver insistito tanto mi disse " Ecco...però non devi dirlo a nessuno! Mi sono innamorata di Dario!".


"Sei sicura di quello che dici?".


"Certo! So benissimo che Dario non è un tipo attraente. L'unica cosa che mi attrae è il suo carattere, i suoi modi di fare e altro" disse.


La guardai sorridendo.


"Perché sorridi?".


"Sono felice per te. È la prima volta che ti vedo tutta radiosa e felice, ma lui ti ricambia?".


"Questo non lo so..." disse.


La campanella suonò e le lezioni iniziarono. Alla prima ora avevamo scienze e metà classe dormiva mentre il prof. spiegava. La materia più noiosa dopo storia dell'arte.


You're in my dreamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora