"L'ho appena conosciuto" gli risposi "Come mai all'uscita dalla scuola non ti ho trovato?" chiesi subito dopo.
"La campanella della palestra non ha suonato e abbiamo continuato a giocare per un'ora poi il prof. ha guardato l'orologio e ci ha avvisato che la scuola era finita da un pezzo così ce ne siamo tornati a casa con un'ora di ritardo!" rispose fissando il giocatore.
"Ehi piccioncini! Non vi avremo disturbati, vero?" chiese Dario in tono ironico e Stefano rispose "Dopo facciamo i conti sul tuo tempismo che è immancabile!" e scoppiò a ridere.
"No Dario, non ci disturbi affatto" dissi e così guardò anche lui, assieme a noi, la partita di basket. La partita finì pari. Nessuna delle due squadre aveva vinto.
"Alex sei stato grande!" disse Marta, abbracciandolo.
"Da quando frequenta il nostro oratorio?" chiese Laura, dandomi un bacio sulla guancia. "Da oggi? Ti ricordi il tipo che si è interessato a lei? Beh è quel ragazzo laggiù che cerca di divincolarsi dal suo abbraccio" dissi mentre Dario rideva.
"Ma siamo sicuri che è lui che va dietro a lei?" mi chiese Dario "Io credo che sia il contrario".
Scendemmo giù per entrare in oratorio visto che la temperatura fuori stava via via aumentando. Entrammo in aula, dove c'era un bel calduccio ad accoglierci. Dopo pochi minuti, ci raggiunsero anche gli altri.
"Bene... come sapete Federica non potrà recitare per motivi di salute e..." iniziai a dire.
"Chi reciterà la sua parte?" chiese Daniele in fretta.
"Farò io la parte di Katie" risposi.
"Ma tu sei il regista!" disse Simone.
"Sì ma questa volta sarà Laura a sostituirmi".
"Avete qualcosa in contrario?" chiese Laura divertita per il ruolo assegnatole e nessuno obbiettò.
Iniziammo le prove e dovevo ammettere che era un disastro totale!
Laura li rimproverò e disse che entro una settimana dovevamo portare il copione a memoria se no ci potevamo scordare la recita. Non le davo torto.
Facemmo una pausa e mi recai al bar a prendere una cioccolata calda.
Qualcuno bussò alle mie spalle e io mi girai.
"Perché sei scappata, dopo che la partita era finita?" mi chiese Alex.
"Beh, perché io ho il corso di teatro" risposi.
"Ecco dove ti avevo visto! A teatro! Tu sei la regista".
"Già" dissi prendendo la cioccolata e andai a occupare un tavolo.
Notai che Alex non mi voleva lasciar stare e si accomodò al mio stesso tavolo.
"Che cosa reciterete questa volta?" mi domandò Alex.
"Mio fratello".
"Dal titolo devo constatare che è una storia triste" notò e io annuii.
"Alex! Finalmente ti ho trovato. Perché sei qui?" chiese Marta e quando mi vide, mi fulminò con lo sguardo
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You're in my dream
RomanceUn sogno sempre ricorrente la perseguita, la ossessione. Chi sarà mai il misterioso ragazzo che continua a sognare? Tra routine scolastica, equitazione, teatro e un'adorabile bambina a cui badare, la sua vita inizia a prendere un'altra piega... fina...