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"Ma stiamo scherzando?" fece Marta "Io parlare con questa qui".
"Ha ragione Marta. A malapena la sopporto questa prima donna" dissi.
"E perché allora siete messe vicine a parlare?" chiese Ernesto a braccia conserte.
"Perché le stavo dicendo che, come sempre, ha i capelli all'aria come se avesse preso la scossa" gli risposi sorridendo "Ovviamente questa volta ho avuto più cuore e non volevo che gli altri la prendessero troppo in giro".
"È vero! Hai in capelli in aria" notò in seguito Silvio, ridendo.
Marta mi guardò e a denti stretti disse "Non potevi dire qualcos'altro?".
"Mi è venuto in mente solo questo al momento" le risposi ridendo.
Quando la scuola finì, aspettai, come al mio solito, il resto dei miei amici.
Una volta a casa, dopo pranzo, mi riposai, cercando di non pensare a come avevo trattato Stefano.
Al mio solito orario, mi recai all'oratorio dove Laura decise di prolungare le ore per la prova teatrale per domenica.
Verso le sette e mezza finimmo le prove. Ero stremata e vidi mio padre aspettarmi fuori dall'oratorio.
"Ciao papà" lo salutai.
"Ciao piccola, tutto bene? Ti vedo stanca".
"Sì, sto bene" gli risposi.
"Andiamo, ho la macchina" disse "E meno male che sono passato! Mamma mi ha detto che hai dormito tutto il pomeriggio e che non era da te. Spero niente di grave a livello fisico".
"Già, ma tranquillo papà, sto bene. Grazie per essere venuto comunque" gli risposi con un sorriso.

Scusate se il capitolo è corto 😳 ma, non so perché ho il blocco dello scrittore😣.
Spero passi in fretta e trovi un po di tempo da dedicargli😅

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