"Capisco" dissi con tono secco.
"Sei arrabbiata?" mi chiese.
"No, perché dovrei esserlo?" chiesi "Ho pensato di sostituirti ma non trovo nessuno, oltre te, che coincida con il personaggio".
"Perché non tu?" disse Federica con un sorriso.
"Scusa?!".
"Perché non fai tu la parte di Katie?".
"Io?!" chiesi, guadandola stupita.
"Sì! Tu sei brava a recitare, no?".
"Ma io sono la regista. Come posso fare la parte di Katie? No, non se ne parla!" dissi, andando verso la finestra.
"Perché? Puoi benissimo fare tutte e due le cose! I ragazzi si sentirebbero più a loro agio se tu sarai con loro a recitare" disse "Pensaci".
Volendo, potevo recitare, ma entro due settimane dovevo studiare tutte le battute a memoria!
"E va bene" dissi facendole un sorriso.
"Così mi piaci Sophia!" disse con aria felice.
"Dimmi, c'è qualcos'altro che mi vuoi chiedere?".
"In effetti... Sei a dieta?" chiesi "Sì, ma non era molto equilibrata. Volevo dimagrire per..." disse "Per Daniele..." concluse tirando un sospiro "Ebbene sì, lui mi piace!".
"È per questo che hai fatto la dieta?" chiesi meravigliata "Tu sei bella e magra. Non c'era bisogno di fare la dieta!" dissi.
"Ma lui mi ha detto che non gli piacciono le donne grasse e mi ritiene una di loro!" disse con sguardo offeso.
Scoppiai a ridere.
"Che c'è da ridere? Infatti ha pienamente ragione!" disse.
"Ma guardati. Facendo così sei solo diventata più pallida e magra!" dissi con aria divertita "A lui tu piaci così come sei".
"Come fai a dirlo?" mi chiese.
"Perché ieri, quando sei svenuta, si è molto preoccupato per te".
"Davvero?" e io annuii con la testa "Questo vuol dire che gli piaccio?" mi chiese.
"Questo non lo so ma credo di sì, anche perché poi non ti avrebbe chiamato amore, ieri. Non ci hai fatto caso perché eri un po' fuori" risposi e lei diventò paonazza.
Era davvero felice e non vedeva l'ora di uscire dall'ospedale e poter almeno venire l'indomani a vedere le prove della recita.
Il giorno dopo, durante l'ora di filosofia, Stefano mi mandò un messaggio dove c'era scritto che rimaneva giù con gli amici in palestra ad allenarsi per la partita di pallavolo che si sarebbe tenuto domenica e mi invitò assieme agli altri ad assisterla per quel giorno.
Quando la campanella suonò, rimasi in classe con Laura a parlare della recita.
"Ma sei sicura?" mi chiese Laura.
"Certo! E poi è l'unica soluzione che abbiamo!" le risposi, guardando la finestra.
Gli alberi erano quasi spogli tranne per qualche fogliolina che era ancora attaccata al ramo.
"E io devo prendere il tuo posto fino al 25?".
"Sì. Sei o non sei il vice regista?" le chiesi con un sorriso "Beh è capitato che io dovevo prendere il tuo posto quando eri assente ma...".
"Niente ma! Ho deciso così e sarà così! Niente obiezioni!" dissi con aria scherzosa.
"Non siamo mica al tribunale, vostro onore" disse in tono sarcastico e scoppiammo a ridere.
"Stai piangendo perché il tuo amore non è qui con te?" chiese Marta.
"Ti piacerebbe, eh? Peccato però che io non c'e l'abbia un amore" le risposi.
La guardai dalla testa ai piedi. Quel giorno era particolarmente bene in vista con quelle sue nuove scarpe con il tacco alto, la minigonna nera di pelle e una maglietta attillante della benetton.
"Siamo particolarmente chic, oggi" dissi.
"A rispetto di te, io ho buon gusto".
"In cosa? In fatto di stracci?" le chiesi in tono ironico e Laura scoppiò a ridere.
"Come osi tu chiamare questo uno straccio?" chiese furente, prendendo la maglietta tra le mani.
"Perché, non lo sono?" dissi e scoppiai a ridere anch'io per l'espressione che aveva sul volto Marta.
"Per tua informazione, un bel figo della seconda B si è interessato a me!".
"Beh allora sarà meglio avvisarlo in tempo che tipo di ragazza sei, no?" dissi, continuando a ridere.
"Ride bene chi ride per ultimo!" disse, girando i tacchi e usci dalla porta.
"Hai notato che aveva il trucco pesante?" mi chiese Laura.
"Sì... ma non siamo ancora ad Halloween!" risposi.
Dopo cinque minuti, Marta comparve da dietro la porta tutta sorridente e mi lanciò un'occhiata di disprezzo!
STAI LEGGENDO
You're in my dream
RomanceUn sogno sempre ricorrente la perseguita, la ossessione. Chi sarà mai il misterioso ragazzo che continua a sognare? Tra routine scolastica, equitazione, teatro e un'adorabile bambina a cui badare, la sua vita inizia a prendere un'altra piega... fina...