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Alla prima ora avevo storia e alla seconda e terza ora latino dove la prof. mi interrogò. Alla fine delle due ore l'intervallo suonò e la prof. mi diede, come voto, sette per l'interrogazione. Vidi di sfuggita Stefano che era davanti alla mia classe aspettando che io uscissi ma non lo feci anzi quando Marta e company lo videro, si catapultarono fuori dalla classe assalendolo di domande o richieste. Io ridevo divertita a quella scena.


Laura andò a dargli man forte, liberandolo dalle ragazze che non lo lasciavano nemmeno respirare. Alla fine Laura s'arrese e venne verso di me.


"Sophia fa qualcosa! Lui è venuto qua per parlare con te...!"


"Sto facendo qualcosa, non vedi? Rimetto a posto il libretto" risposi sarcastica "E poi perché togliere il piacere a quelle ragazze? Non voglio rivoltarmi contro tutte".


"Non vuoi aiutarlo?" mi chiese prendendomi per un braccio.


La guardai. Sapevo che lei voleva a tutti costi aiutarlo ma io non cedetti. Guardai quello che stava succedendo fuori dalla classe e, indicando con un dito, dissi "Credo che lui sappia cavarsela da solo" poi divincolai il braccio e uscì dalla classe per andare in bagno.


Sapevo che lui mi stava fissando e quando mi girai, lo trovai avvolto dalle ragazze della mia classe. Gli rivolsi un sorriso freddo poi entrai in bagno.


Quando la campanella suonò uscii dal bagno e notai che le ragazze stavano rientrando mentre Stefano era li che mi fissava. Accanto a lui c'era Daniele e Laura. Salutai Daniele poi feci per entrare ma Stefano mi trattenne tirandomi per un braccio.


"Sophia ti devo parlare".


"Ma io non ho niente da dire" dissi cercando di divincolare il braccio ma lui me lo strinse più forte "Invece io sì...".


"Qualunque cosa tu vorrai dirmi dovrà aspettare perché la prof. sta arrivando" dissi facendo cenno con il capo verso la prof.


Allentò la presa e lasciò il mio braccio.


Entrai in classe e vidi Marta sogghignare.


"Hai litigato con il tuo amore?".


"Te lo ripeto per l'ultima volta. Lui non è il mio amore. Vedi di lasciarmi in pace" dissi sedendomi al mio posto.


"Non piangere non c'è solo lui al mondo che ti può rendere felice" disse Marta ridendo.


"Appunto! Non c'è solo lui, allora perché gli sbavi dietro?" domandai facendole un sorriso freddo.


Smise di ridere e il volto si fece paonazzo mentre tutta la classe iniziò a ridere.


"Lui chi?" chiese la prof. d'inglese.


"Nessuno!" rispondemmo all'unisono.


"Va bene ragazze, non aggreditemi!"


Appena finì la scuola, andai di corsa a casa per non vedere Stefano.


Quando arrivai a casa, mia madre aveva preparato le lasagne. Mentre mangiavamo le raccontai di quello che era successo a scuola e quando le dissi della figura che aveva fatto Marta in classe si mise a ridere a più non posso. Finito di mangiare aiutai mia madre a sparecchiare la tavola dopo entrai nella mia stanza e iniziai a fare i compiti d'italiano e d'inglese. Mentre studiavo, sentivo mia madre parlare con qualcuno al telefono poi bussò piano alla mia porta.


"Tesoro c'è al telefono Stefano e vuole parlare con te".


"Digli che non sono in casa".


Rimase sulla soglia della porta a guardarmi e sostenni il suo sguardo poi mi sorrise.


"Va bene, vedo che sei ancora arrabbiata con lui".


"Già" dissi e richiuse la porta dietro di sé. Finito inglese e italiano, guardai l'orologio e visto che segnava le tre e mezza, c'era ancora del tempo prima di andare all'oratorio e decisi di studiare storia. Dopo un'ora iniziai ad avere un leggero mal di testa e non avevo poi molta voglia di andare all'oratorio ma dovevo.


You're in my dreamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora