20- Cora

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"Mi spiace davvero per i miei Fenrir, sono dei lupi buoni, ma farebbero di tutto per proteggere il mio territorio. E anche io." Ora la ragazza è più vicina a noi che mai. Mi guarda con quei occhi bianchi, e quando dico *bianchi* non sto mentendo! Ha dei lunghi capelli corvini E , la pelle più pallida di qualsiasi altro essere e le labbra rosse come lava.
È alta quanto Riccardo e porta un mantello rosso. Al dito ha uno strano anello, molto particolare e ,sulla testa, ha una catena a forma di mezzaluna, grigia. Effettivamente fa non poca paura.
"Chi siete?" Ci chiede gentilmente lei.
"Siamo i Guardiani, volevamo..."
"Oh!" Mi interrompe Cora, con una voce tridula.
"Vi stavo aspettando...venite con me." La ragazza ci fa cenno di venire con la mano, mentre cammina per una via.
Noi non ci muoviamo.
Lei si gira di scatto.
"Allora? Dai su prima partiamo prima arriviamo a casa mia" ha uno sguardo insistente e non mi va di contraddirla.
Faccio cenno ai ragazzi di seguirla, ci incamminiamo per la via, con i cavalli, scortati da i lupi neri.
Ho un po' di timore, questa ragazza è strana e inquietante, non mi convince.
Sarà lei la ragazza fulmine?
Dopo  5 minuti a camminare, Cora si ferma davanti ha un enorme albero, con sopra una porta.
"Casa dolce casa, entrate e non badate al disordine." Ci fa entrare, lasciamo i cavalli fuori attaccati a un albero, gli ho fatto un incantesimo per non farli spaventare. Quando entrò vedo un'enorme casa, spazio è molto più ampio di quel che pensavo.
Tutti scaffali pieni di libri, delle poltrone e un armadio molto grande. Vestiti e pozioni sparsi qua e là.
"Bene bene, accomodatevi pure sulle poltrone e ditemi tutto, tutto...tutto" l'ultimo tutto si trasforma in un comando e mi guarda con i suoi occhi di ghiaccio che farebbero paura persino ad un licantropo.
Ricambio lo sguardo e sto attenta a non sconcentrarmi.
Lei si arrende e gira lo sguardo, si avvia verso l'armadio enorme e noi ci sediamo sui divani.
Apre le ante dell'armadio e dentro ci sono pozioni, migliaia di pozioni di tutti i colori, ne prende un paio e inizia ad agitarle, poi le mette in dei bicchieri.
Sento il braccio bagnato, e mi giro, ma che diamine...
"Aaaah!" Caccio un urlo appena vedo un lupo che mi guarda ringhiando e sbavando.
Cora si gira verso di noi
"Cattiva Ayame, scusatela, è una lupa buona ma non sa controllarsi, è l'unica Fentir femmina che esista sulla terra."
Dice scacciandola via con una mano.
"Che sono i Fenrir?" Chiede Nicole, che è seduta sul tappeto.
"Sono dei lupi, ma con il manto nero corvino..." Risponde porgendoci dei bicchieri con del liquido azzurrino
"...gli occhi viola che illuminano la notte scura e dei denti aguzzi come lance appuntite. Creati da Madre Terra per proteggere la parte sud della foresta, chiamata Foresta Nera."
Guardo il bicchiere... Emmm, non sono molto spinta a berlo, e anche gli altri vedo.
Mi schiarisco la voce e cambio discorso.
"Ew...come si chiamano i tuoi 5 Fenrir?"
Lei si siede con noi e richiama i lupi, che si mettono di fianco a lei.
"Ayame è lei, e significa *principessa demone*, lui è Arnou ed è il lupo aquila, detto così perché vede tutto e tutti, è molto attento. Lui è Cailean, è il più giovane ed inesperto. Quello laggiù è Conall, il lupo più forte, lottatore nato. E lui.." Si alza e si mette dietro al lupo più alto. "...si chiama Filtiarn, il re dei Fenrir, unico capo, discendente da una stirpe di licantropi."
Wow, questo signor lupo sembra essere un reale. Ma non mi interessa, adesso devo trovare il modo di non bere questo intruglio, o morirò.
"Che cos'è questo?" Chiede Aletha guardando interrogativa il bicchiere.
"Oh! È una mia specialità. Bevete pure, non vi avveleno mica." Ok mi sta spaventando. Ma devo berla, quindi ingoio senza pensare. Ha un gusto dolce e molto intenso, non è poi così tanto male.
"Mmm...a cosa serve?"
"Ricetta di mia madre, libera la mente e fa rilassare i muscoli."
Effettivamente mi sento molto più...tranquilla.
Non riesco smettere di sorridere.
"Buona Nicla vero?"
"Si, molto..." Ed è vero, ma, aspetta...e lei come fa a sapere il mio nome!?
"Come...?"
Lei si schiarisce la voce, mentre noi tutti la guardiamo male.
"Sono, emm...una una..."
Cerca di cambiare discorso ma la interrompo.
"Dillo!"
"Una strega! Ok? Sono una strega di magia nera..."
Tutti saltano sulla sedia, hanno una faccia sconvolta, tranne me. Io non so cosa sia una strega di magia nera, ma non qualcosa di buono.
"Noi dovremmo andare..." Esclama Aletha dirigendosi insieme a noi verso la porta.
"Ma perché quando lo dico, tutti se ne vanno?" Cora sbuffa e con un gesto della mano chiude la porta.
Noi indietreggiavamo spaventati.
"Allontanati strega!" Urla contro Riccardo.
Non capisco che succede... Uffa sono sempre io a non sapere niente!
"Ascoltatemi, vi prego..." Chiede lei. Non mi sembra cattiva, si, è un po' strana, ma non morde (?)
"Fermi!" Ordino.
"Mi potete spiegare che succede?"
"È una strega, come me, ma io sono di magia bianca e lei di magia nera."
Mi risponde allarmata Nicole.
"E che differenza fa?" Chiedo, non ci sto capendo nulla.
"Le streghe di magia bianca controllano la parte nord della foresta, quelle di magia nera la parte sud, la foresta nera.
Loro sono esseri malvagi, evocano mostri e spiriti, attirano la gente nel profondo bosco e poi, puff. Spariscono. È lei la ragazza fulmine Nicla, ci ha condotto qui con l'inganno."
Mi spiega Brigida.
Ora capisco della loro paura, ma non mi sembrava tanto malvagia questa ragazza .
"È vero?" Chiedo a Cora, ma lei scuote la testa.
"Non so di cosa stiate parlando, ragazza fulmine? E cos'è? Comunque io non sono cattiva, non mostratemi per quello che non sono! Gli spiriti mi avevano detto del vostro arrivo e io vi ho accolto, che male c'è? Mi sento molto offesa." Si mette una mano al petto e fa una faccia offesa.
"Mi spiace molto per il comportamento dei miei amici, non volevamo farti arrabbiare." Dico io per rassicurarla, non che mi fidi, ma voglio sapere due casette prima di andare via e lei deve saperle.
"Scusa" rispondono all'unisono i miei compagni di viaggio.
"Bene, sedetevi e ditemi tutto ciò che vi serve"
Ci sediamo e inizio a parlare.
"Se tu non sei la ragazza fulmine, chi è?" Lei prende da un cassetto un aggeggio molto piccolo e a forma di cilindro.
"Ti dispiace Brigida?" Le indica l'oggetto.
La ragazza punta il dito contro esso, che si accende.
Cora la ringrazia e mette quella cosa alla bocca, è una specie di sigaretta, ma non fa male.
Butta fuori il fumo e mi risponde.
"Che ti posso dire...che io sappia non esiste nessuna persona chiamata fulmine o cose del genere, è un nome così arretrato." Gli scappa una risata e continua.
"Gli unici abitanti della foresta nera sono io, i Fenrir, il popolo dei Black è più in là c'è l'oceano delle anime, abitato da sirene..."
Quando finisce la frase rimaniamo tutti spiazzati.
"Sirene?!" Esclamiamo all'unisono.

I Guardiani e gli elementiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora