Capitolo 14

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Rimasi perplessa da quella situazione, non potevo assolutamente baciare, anche se solo sulla guancia, una persona come lui e soprattutto lui.

Notai i miei compagni in silenzio, Maya mi guardava senza battere ciglio mentre Denise mi invitava a seguire l'obbligo.

I miei occhi puntarono quelli di Jack, il quale rimanendo immobile non mi fece capire cosa ne pensasse, per questa ragione mi rifiutai.

«Avanti Jack, diglielo anche tu che è solo un gioco!» Disse qualcun altro.
«Facesse come vuole, d'altronde a me non cambia nulla.» Rispose quest'ultimo.
«Dai, Madison! Non ti è stato chiesto di ammazzare o baciare qualcuno, è semplicemente un bacio sulla guancia.»
«Ragazzi!- Si intromise Maya- Se non ne ha voglia non obbligatela.»
«Come vuole, ma se se la prende per così poco non è molto normale.»
«Infatti. Evidentemente non ha mai giocato a questo gioco, non mi sorprenderebbe.» Rispose Denise.

Non mi trattenni più, dopotutto chi erano loro per dirmi cosa fare o meno? Mi alzai di scatto apprendendo tutti e mi avviai verso quell'altro idiota, gli diedi velocemente un bacio sulla guancia e tornai al mio posto.

Dopodiché, mi girai verso gli altri ma soprattutto verso Denise e pronunciai poche parole ma che avevo voglia venissero fuori.

«Chi sarebbe quella che non ha mai giocato a questo gioco? Tu, forse.»
«Io ci gioco da quando avevo almeno sei anni.» Rispose molto velocemente.
«Beh come vedi anche io.» Continuai.

«Continuiamo, per favore?» Chiese la mia migliore amica per rompere il ghiaccio.
«Sì.» Rispondemmo tutti all'unisono.

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Fortunatamente la bottiglia non si fermò mai più verso di me e la cosa mi sollevò parecchio.

L'ora passò e tutti tornammo ai nostri posti. Non feci altro che pensare alla sensazione provata quando mi sono avvicinata a lui.

Feci tutto velocemente ma ricordai ogni singolo particolare, il profumo era intensissimo ma allo stesso tempo notai che lui non si smosse neanche per un secondo.

«A cosa pensi? Sembri essere imbambolata.» Notò Maya.
«Sto pensando al bacio sulla guancia.»
«Non dirmi che quel ragazzo ti stia iniziando a piacere perché non può essere assolutamente.»
«Ma certo che no! Semplicemente stavo riflettendo, andiamo Maya, mi sono messa davvero vergogna ed è tutta colpa di Denise che non si è fatta gli affari suoi.»

«Ragazze!» Venimmo interrotte.

Alzai lo sguardo e mi pietrificai quando la vidi davanti a noi. Pensai subito avesse sentito le mie parole ed ero molto propensa a chiederle scusa, ma mi fermai quando sentii che fosse lei la prima.

«Madison, volevo chiederti scusa per prima, non era mia intenzione offenderti è solo che sono fatta così e non c'è molto da fare, mi dispiace davvero tanto.»
«Tranquilla, di solito non mi piace che la gente mi dia degli ordini, ma anche io ho esagerato e quindi ti chiedo scusa a mio modo.»
«Non hai alcuna colpa e ti ringrazio di essere comprensiva con me. Allora ci vediamo, grazie ancora.» Mi disse sorridendo.
«Va bene, ciao!» Rispondemmo io e Maya all'unisono.

Almeno era stata sincera e non c'era cosa più bella della sincerità, quella che sfortunatamente, mio padre aveva perso per la strada.

«Non so te, ma questa ragazza mi è simpatica.» Disse Maya.
«Non è male, ma bisognerebbe vedere bene. D'altronde non sappiamo o perlomeno io non so come sia realmente.»
«Già, quello è ovvio.»

Il tempo nel frattempo iniziò a passare molto velocemente ed io ero davvero felice di poter passare un po' di tempo insieme alla mia amica.

Quando uscimmo da scuola, salutammo Denise che nel frattempo era vicino ad un gruppo di amici e ci avviammo verso casa sua.

Mi aveva detto che distasse dieci minuti a piedi ed io non vedevo l'ora di conoscere la sua famiglia.

«Com'è la tua vita sentimentale?»
«Nessuna, non sono mai stata fidanzata.» Era evidente stesse mentendo.
«Maya? Dimmi la verità, per favore.»
«Eh va bene, tanto lo avresti scoperto dalle foto in camera mia.»
«Quali foto?»
«Ti spiegherò tutto a casa.»

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«Buongiorno.» Dissi non appena entrai in quella casa.
«Ciao! Tu devi essere Madison, Maya mi ha parlato tanto di te.» Sorrise sua madre.
«Salve signora.» Sorrisi.
«Oh, non chiamarmi così! Chiamami pure Sandra.»
«Va bene.» Dissi imbarazzata.
«Mamma, noi poggiamo le cose sopra e scendiamo, d'accordo?»
«Ma certo, tanto non è ancora pronto.»

Salimmo ed io non smisi di guardarmi intorno. Era davvero una bella casa, grande quanto la mia e molto accogliente.

«Tua madre è davvero simpatica e gentile.»
«Ti ringrazio molto, ama essere simpatica, ma solo con chi se lo merita.» Sussurrò Maya.

All'inizio non capii e lasciai stare, così diedi spazio alla zona immagini.
Vidi tante foto di Maya da bambina ed alcuni dove lei era già più grande.

Mi colpì in particolare una, di lei e di un ragazzo. Sembravano una bella coppia e non capivo assolutamente cosa fosse successo.

«Chi è?» Chiesi.
«Il mio ex.»
«Come si chiama?»
«Brian.»
«Come mai non siete più.... Una coppia?»
«Mi ha tradita con l'attuale migliore amica di Nicole.»
«Non posso crederci! Per questo l'altra volta...»
«Voleva solo punzecchiarmi. Sai, quando Brian ed io eravamo insieme, Nicole che era già la mia migliore amica, aveva a sua volta instaurato un forte legame con Judy e per questa ragione, dal momento che Nicole pensava più a lei che a me, abbiamo finito per dividerci. Ha preferito Judy ed è come se mi avesse tradito due volte. Vale lo stesso per Brian.»
«Mi dispiace così tanto, Maya. Ma è evidente che lui non ti merita. Ma non l'ho mai visto. Chi è?»
«È più grande, ma non si molto, ogni tanto lo vedo ma sia io che lui, facciamo finta di niente.»
«Ti ha mai chiesto scusa?»
«Assolutamente no. E comunque non sarebbe cambiato nulla. Se penso a come l'ho scoperto, mi viene da piangere e ridere contemporaneamente.»
«... Dimmi che non ti ha tradita davanti a tutti.»
«Ricordo solo che un giorno ero andata in bagno e ho trovato lui baciate Judy. Quest'estate. La maggior parte della classe, poiché ci consociamo tutti, ha frequentato anche durante l'estate la scuola, come corsi di sviluppo, soprattutto se alcuni non brillavano durante l'anno. Hanno partecipato tutti perché è come se fosse stato un obbligo e... Ti lascio immaginare cosa abbia fatto quando li ho visti insieme.»
«Ti manca?»
«Lo amo, ma non ci tornerei mai insieme.»
«E Nicole ha mai cercato di esserti nuovamente amica?»
«Una volta mi inviò un messaggio abbastanza lungo, ma vedendo che non l'ho risposta, ha iniziato a prendersi gioco, fare la bulletta della situazione insomma, ma senza riuscirci. È dire che mia madre conosceva entrambi.»
«Posso immaginare, ma posso anche dirti che non meritano una lacrima. Troverai un ragazzo migliore che ti farà dimenticare di Brian una volta e per tutte. Fidati.»
«Lo spero. Quando sono stata lasciata sono cambiata completamente, sono quasi diventata antipatica ed è per questo che ad inizio anno ti ho parlata in quel modo, ma non era assolutamente mia intenzione. Infatti se sono qui, insieme a te, nella mia stanza e ti sto raccontando tutto questo è perché ci tengo e spero davvero di aver trovato una vera amica.»
«Sono stata fortunata a conoscerti e ringrazio quel giorno in cui mi hai detto "White come il colore". Non lo dimenticherò mai, d'altronde anche io rido sempre per questo paragone.»
«Ti voglio bene Mad.»
«Anche io Maya, davvero.»

«Ora sarà meglio scendere giù.»
«Già, anche perché tua madre è troppo simpatica.»
«Ehi...»
«Non preoccuparti, non ti ruberò tua madre.» Dissi ridendo e lei fece lo stesso.

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