Quando tornai a casa, pranzai velocemente e notai che mia madre fosse davvero pensierosa.
Probabilmente stava aspettando che mio padre tornasse per prendere le ultime cose dal suo ufficio e sparire.
Nel frattempo, non appena terminai il cibo, mi affrettai a salire in camera per studiare, poiché il professore di scienze ci aveva assegnato un compito e la prossima volta ci avrebbe spiegato come avremmo dovuto susseguirlo.
Inviai un messaggio a Maya non appena finii, chiedendole se volesse sapere cosa avevo intenzione di raccontarle e quest'ultima mi rispose che stava terminando di studiare, così aspettai che finisse e nel frattempo andai a fare una doccia ed uno shampoo.
Usufruii di una nuova asciugamano e la appoggiai vicino all'attaccapanni, poi presi lo shampoo, il balsamo ed il doccia schiuma.
Adoravo stare sotto il getto d'acqua tiepido, mi faceva stare bene e riuscivo a dimenticare tutte le cose negative e meno felici.
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Asciugai i capelli ed infine li pettinai per diverso tempo per renderli liscissimi. Li adoravo, mi facevano essere più decente e presentabile.Notai che Maya mi avesse scritto circa venti minuti prima, così la chiamami direttamente per evitare di scrivere ancora.
«Ehi, Mamy.»
«Mamy? Cos'è? Un nuovo nomignolo?»
«Sì. Hai qualche problema, forse? A me piace e sono convinta piacerà anche a te.»
«Come vuoi tu... MADI.»
«Mamy è più bello di Madi, chiamami Mad se proprio devi abbreviare.»
«Va bene, Mad. Adesso puoi raccontarmi cosa succede?»
«Siediti ed ascolta attentamente.»
«Sono tutta orecchie.»Emisi un respiro profondo ed iniziai a raccontarle per filo e per segno l'incontro con Jack.
Era assurdo che parlassi di lui, prima non ci avrei mai creduto e soprattutto non sarebbe mai accaduto.
Sentii Maya sbalorditiva, non riusciva a crederci e non sapeva spiegarsi come mai Jack si ricordasse di quella famosa festa a casa di un nostro ex compagno di classe.
«Quel ragazzo non me la racconta giusta.» Ammise.
«Perché dici così?»
«È fidanzato con Nicole, non è certo una ragazza che passa inosservata e non mi capacito del fatto che Jack ti abbia accompagnata per paura che ti succedesse qualcosa e che addirittura ti avesse fatto ricordare quella famosa serata di anni fa.»
«Sono solo ricordi, Maya! Non penso che ci sia qualcosa altro sotto, poi a me lui non... Non piace, abbiamo solo frequentato le scuole elementari insieme e penso che non ci sia niente di strano nel ricordarlo.»
«Mi dispiace, Madison. Non la penso così. Io penso che questo ragazzo abbia qualcosa da nascondere: O tu gli piaci oppure vuole solo metterti in ridicolo e ti prometto che se dovesse essere così, lo farò fuori peggio della palla dei calciatori quando diventa fuori gioco.»Iniziai a ridere in una maniera poco elegante, sembravo impazzita. Le ultime parole mi avevano fatto davvero ridere. La mia migliore amica era davvero una persona speciale ed unica.
«Grazie davvero, Mamy. Mi fai sempre tornare il sorriso, ti voglio davvero bene.»
«Anche io te ne voglio ed insieme scopriremo cosa nasconde Mrs. Jack.»
«Missione speciale.»
«Più che speciale.»*********************************
Sentii il campanello bussare e corsi subito al piano di sotto. Mia madre si stava avvicinando alla porta ed io la seguii per non lasciarla da sola.«Nora.» Pronunciò non appena vide mia madre.
«Gregor. Spero tu sia qui per prendere la tua roba ed andartene.»
«Sì, è così. Andrò a stare via per qualche giorno, ho un impegno dall'altra parte del mondo e ho bisogno del mio computer e di alcuni documenti.»
«Forse non ti è chiaro che tu dovrai entrare qui per l'ultima volta. Non ti voglio in casa, quindi ti dò esattamente un'ora per disfare tutto ed andare via, altrimenti, chiamerò io stessa la polizia e racconterò ciò che è successo ieri. Non credo ti convenga, quindi pensaci bene.»
«E va bene, d'altronde non è un mio problema, non più. Se vuoi il divorzio per me non ci sono ostacoli da dover superare. Te lo firmerò anche adesso stesso, anche perché è vero, sono stato con un'altra ma non la amo. Se però per te questo non è rilevante, non posso farci nulla, Nora. Ma sappi che si sbaglia in due.» Disse, infine salì.Mia madre lo guardò con grande odio e si affrettò ad sospettare che quei sessanta minuti passassero.
Finalmente la porta si aprì e mio padre iniziò a scendere le scale con diversi scatoloni.
«Concorderemo tutto tramite i nostri avvocati. Mi farò sentire io entro domani.» Rispose. Fece un saluto veloce ed uscii.
«La cosa positiva è che lo ha ammesso.» Risposi.
«Ha ammesso ciò che non avrei mai voluto sentire.»
«Mamma, so che lo ami, ma ne va del tuo orgoglio e dignità. Potrai perdonarlo, ma non adesso altrimenti non capirà mai e tra poco potremmo assistere a qualcosa di peggio. Ti chiedo solo di essere forte, di non essere triste e di pensare positivo. Dovrai andare a Parigi fra poco, potrò andare da Maya oppure se verrà zia Margaret, saranno loro a farmi compagnia, ma per favore, tu svagati.»
«Cercherò di fare il possibile. Adesso aspettiamo gli zii, che sicuramente saranno arrivati. Oh- disse non appena sentii il telefono squillare- devono essere loro.»«Pronto?» Rispose mia madre.
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«Certo, Margaret. Allora via aspettiamo, ricordi la strada giusto?»-
«Perfetto, allora a tra poco.»«Dove sono?» Le chiesi.
«Sono all'aeroporto di New York, tra un'ora saranno qui.»
«Perfetto. Non vedo l'ora.»Ero così entusiasta di rivederli tutti e soprattutto di sapere come fosse diventato mio cugino. Era circa due anni e mezzo più grande di me, ma tutte le volte che ci vedevamo, riuscivamo ad andare sempre d'accordo.
Gli volevo davvero bene e riuscivo a divertirmi tanto insieme a lui. Nonostante non ci vedessimo sempre, riudivamo sempre a trovare il modo giusto per passare un po' di tempo insieme.
Zia Margaret e zio Franz si erano conosciuti circa ventidue anni fa in un viaggio in Australia e da lì non si sono mai più lasciati. Il loro è un amore che va avanti da tanto e sono convinta che mia madre sia felice per loro ma allo smesso tempo si senta esclusa e le faccia male tutto questo.
Non resterà che aspettare un loro abbraccio e la loro presenza, che sicuramente sarà in grado di farci stare bene e di rassicurarci.
La mamma ha anche un altro fratello, zio Josh, lui però vive in Giappone per lavoro e noi non lo vediamo da circa un anno e mezzo. Non sono legata a lui come lo sono con loro, ma sarei felice di rivederlo, un giorno.
In fondo chi può dirlo, la vita ci mette davanti a tante prove e tanti colpi di scena, oggi è in un modo, domani in un altro e tra un mese o un anno qualcosa altro ancora.
È così che va, anche se a volte non vorremmo accettarlo e vorremo che tutto avvenisse secondo i nostri piani.
Purtroppo o per fortuna, le cose cambiano.
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A Good goal
Novela JuvenilMadison White, appassionante della musica e dello studio, inizierà a frequentare una nuova e prestigiosa scuola di New York. Nuove amicizie la attenderanno e nuove avventure busseranno alla sua porta. Ma cosa succederebbe se Madison incontrasse Jack...