Appuntamenti sgradevoli

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Arrivata davanti alla struttura imponente, parcheggio e cerco con lo sguardo il ragazzo dagli occhi verdi.

-Sono qui principessa.- Sento i suoi respiri sul collo e la sua voce roca muovere mare e monti dentro di me. Mi giro in meno di due secondi verso di lui che mi sta alle spalle.

Mi ritrovo quasi a sfiorargli le labbra e questa vicinanza non è ammessa fra me e lui che mi allontano immediatamente.

-Sinceramente non pensavo venissi, mi sorprendi bellezza- Sghignazza lui allontanandosi dalla mia faccia.

-Vedi di non farmene pentire harris- Lo intimorisco cercando di fargli capire che non scherzo.

-Hey te lo già detto, non ti preoccupare. Un'uscita da amici, per conoscersi, nulla di più. O hai paura del tuo fratellino lo venga a sapere?-

Centrato in pieno. Se Ash lo scopre io sono nei guai fino al collo. Non rispondo al bastardo di fronte a me che se la ride sapendo di aver colto la mia risposta.

-Dai andiamo dove nessuno può beccarci- Dice lui, io annuisco e metto la moto sul cavalletto ma una sua mano si poggia sulla mia. Alzo lo sguardo per farlo incontrare con il suo e mille scariche elettriche mi invadono il braccio fino alla spalla...

-Fammi spazio- Dice lui mentre mi sposta più indietro sulla sella. Solo ora capisco cosa vuole fare. Gli passo le chiavi della moto che accende subito.

-Kevin dove stiamo andando?- Gli domando curiosa e anche un po impaurita.

-Tu fidati di me e stringiti forte- Mi sorride lui portando le mie mani in torno alla sua schiena. Non mi fido per niente, ma voglio vedere dove vuole portarmi.

Mi stringo più forte a lui che parte e si immette in stradina dietro la biblioteca. Lui è senza casco ma tanto qui non credo che nessuno ci vedrà mai.

Finito questo lunghissimo vicolo spuntiamo in una strada sterrata che porta in periferia. Sto diventando sempre più inquieta. Chissà dove cazzo mi sta portando e se ha buone intenzioni. Sono stata una stupida, io non ho idea di chi sia lui maledizione.

Sono talmente immersa in questi pensieri negativi che non mi accorgo che Kevin ha spento la moto.

-Piccola siamo arrivati- Mi fa notare lui. Ovviamente come mio solito arrossisco come un peperone perché sono ancora avvinghiata a lui come una scimmia. Siamo in una strada sterrata in mezzo a un campo di grano. Che cazzo ci facciamo qui?!

-Oh...okay- Mi stacco...di malavoglia e scendo dalla moto.

Tento di nascondere il mio viso e dargli il tempo di riprendere un colorito normale, ma sembra che Kevin se ne sia già accorto che mi sta accarezzando una guancia.

-Continuo a pensare che quando arrossisci sei più bella-

Mi perdo nei suoi occhi, fisso le sue labbra piene e chiare che mi attirano come una calamita, la voglia di scombinargli i capelli e di sentire ancora le sue mani sulla mia pelle...ma che cazzo mi prende?!

Perché mi causa tutto questo trambusto in testa?!

Abbasso lo sguardo e mi riprendo da questi pensieri sbagliati che non dovrei minimamente prendere in considerazione.

-Vieni con me- Mi afferra una mano e mi fa strada in mezzo alle spighe alte più o meno quanto noi.

-Kevin mi dici dove cazzo mi stai trascinan... Wow!-

Una parola: Mozzafiato!

Una distesa di campi coltivati sotto un cielo che è un misto di colori. Blu, viola, rosa, giallo, arancio...spettacolare. Un vecchio casolare sulla collina affianco a noi sta benissimo sotto questo sfondo colorato.

-Bello vero?- Mi domanda lui studiando la mia espressione incantata sul paesaggio.

-È spettacolare.- Ammetto ancora osservando il cielo. Si intravede già la luna. Kevin si siede sull'erba e io faccio lo stesso.

-Sapevo ti sarebbe piaciuto. Vengo qui sempre da solo per pensare...-

Noto un minimo di vergogna e insicurezza nella sua voce. Mi volto per guardarlo e lo becco a fissarsi le scarpe.

-Pensare a cosa?- Mi sorge spontaneo domandarglielo, forse però non avrei dovuto.

-Eh questo il problema. L'ultima volta che sono venuto qui...pensavo a te-

Merda. Ho capito bene?!

-A me? E perché mai se non ci siamo mai cagati?- Gli domando un po turbata dalla sua risposta.

-Quando mi rispondevi male, quando ti osservavo mentre eri impegnata a disegnare...il fatto e che mi hai attirato dal primo giorno che sono entrato in quella maledetta classe-

Sono senza parole. Ma non gli credo.

Uno come lui è uguale a mio fratello. E Ash non si comporterebbe mai così con una ragazza che conosce appena.

-Blake vorrei frequentarti più spesso ma capisco che sarebbe una cosa sbagliata. Io sono il capo di una gang avversaria e tuo fratello mi odia. Ma vorrei davvero provare ad esserti almeno amico- Dichiara lui un po in imbarazzo.

-Non so se è una buona idea. Sarebbe un rischio troppo alto per entrambi...- Comincio io. Anche se non vorrei dirlo, devo terminare la frase.

-Harris è stato bello oggi ed è durato quel che è durato, ma direi che è il caso di finirla qui. Non posso espormi a un pericolo così grande. Non posso fidarmi di te e esserti amica. Ora riportami indietro per favore.-

Concludo io alzandomi da terra.

Sono sicura di quello che ho appena detto. Non voglio cacciarmi nei guai e il mio sesto senso mi dice che lui me ne causerà molti, quindi tronchiamo prima che inizi qualsiasi cosa.

-Ok scusami...adesso andiamo.- Sconfitto, amareggiato e forse anche un po deluso si alza e ci dirigiamo di nuovo verso la moto.



Voglio essere come te! (Terzo Volume)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora