−Sei pronta?
La voce calda e rassicurante del warg le era arrivata alle orecchie ovattata dai suoi pensieri. Era intenta a sistemare le ultime tazze nella lavastoviglie, talmente concentrata sulla moltitudine di pensieri che le vorticavano in testa che non l'aveva neppure sentito entrare nel locale deserto. Alzò lo sguardo incontrando quello stanco di Fenris e non riuscì a resistere dal sorridergli.
Era ormai diventata un'abitudine. Da quel giorno, ogni mattina ed ogni sera se lo ritrovata sotto casa o fuori dalla locanda, pronto a scortarla ovunque lei volesse. In un tacito accordo lui si era autoproclamato sua guardia del corpo e lei, pur trovando la situazione irritante per la maggior parte del tempo, segretamente ne era contenta.
−Mi vado a cambiare e arrivo.
Così come ogni sera, si diresse verso il piccolo spogliatoio adiacente alla cucina e richiuse la porta alle spalle. Ascoltando il cadenzato gocciolio del lavandino, si avvicinò al suo armadietto in alluminio e con praticità aprì il lucchetto che lo chiudeva.
−Fenris è venuto a prenderti?
La voce melodiosa di Annie la colse di sorpresa facendola sussultare. Con una mano stretta al petto prese un respiro profondo per rallentare i battiti del suo cuore e si voltò sorridendole.
−Già.
Annie le si avvicinò fino ad affiancarla sorridendole mortificata.
−Scusami, non volevo spaventarti. Mia madre minacciava sempre di mettermi un campanello al collo per questo motivo.
La sua risata riempì l'aria ed Elise si ritrovò ad invidiarla. Tutto in quella ragazza era grazioso. Persino la sua risata. Se la sua era senza freni, quella dell'amica era posata e deliziosa.
−Tranquilla, mi hai solo sorpresa. Pensavo che fossi già tornata a casa.
L'umana le rivolse un altro sorriso per poi aprire l'armadietto accanto a quello della vilia ed estrarne un maglioncino di un pallido verde salvia.
−Shireen è dovuta andare a casa prima e Neall è dovuto andare a risolvere un problema alla palestra. Non volevo lasciarti qua da sola.
−O volevi dare un'occhiata a Fenris?
Non fece in tempo a pensarlo che sentì la sua voce pronunciare quella frase. Fortunatamente il tono le era uscito più frivolo e leggero di quello che aveva pensato. In risposta la vide arrossire fortemente, cercando di balbettare una risposta.
−No. Certo che no! Fenris è molto carino, sì, ma non sono proprio il suo tipo.
Nel vederla così in difficoltà, si sentì in colpa per aver provato quell'ingiustificata gelosia nei suoi confronti. Lei e il warg erano amici. Fenris non era suo e se avesse dovuto vederlo uscire con qualcuno, quel qualcuno non poteva essere altro che Annie.
−Perché non gli chiedi di uscire?
La giovane sgranò gli occhi. Incredula di fronte alla domanda della vilia.
−Io... n-no.
−Perché no? Tra meno di un mese Neall darà quella festa per Samhain alla palestra. Potresti invitarlo e vedere come va.
−E se non accettasse?
Le sorrise per incoraggiarla.
−E se invece accettasse? Non è così burbero come sembra.
Annie si imbronciò.
−Per te è facile. Tu gli piaci, per questo è gentile.
Elise scoppiò a ridere cercando di nascondere l'imbarazzo. Erano tre settimane che cercava di evitare in tutti i modi quell'argomento. Ed ora eccola ritrovarsi al punto di partenza.
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Vilia
WerewolfSeconda storia della serie Warg's Blood. Una nuova vita. Una nuova casa. Una nuova nazione. L'offerta di lavoro di Riane, una vecchia amica di famiglia, è tutto ciò che Elise abbia mai desiderato. L'isola di Skye sembra perfetta, con le sue alte sco...