Capitolo 20 - Sorpresa

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−Sei sicuro che sia una buona idea?

Guardava incerta l'altro lato della strada. Il Gil's era pieno di gente. Riconobbe gran parte degli abitanti di Portree. Warg principalmente. Era una bella serata, miracolosamente non vi era nessuna nuvola in cielo e uno spicchio di luna brillava sopra alle loro teste. Il rumore del mare riempiva le strade e quando la porta del locale si aprì, la musica alta al suo interno danzò nell'aria fino a loro. Riconobbe immediatamente il nuovo singolo di Ellie Goulding. Neall era stato categorico: nessuna musica folk per quella serata. L'avrebbe riservata per la festa a tema di Samhain.

Vide Fenris sorridere malizioso e stringerle un po' di più la mano.

Perfetto. Ora era assolutamente certa che fosse una pessima idea. Corrugò di più le sopracciglia pensierosa mentre, con grandi falcate, la trascinava lungo la strada.

–Potremmo andare al pub. Oppure a fare una passeggiata sulla spiaggia o...

Si arrestò di colpo, andò a sbattere contro la schiena ampia del lupo soffocando il resto della frase nella sua giacca. Fen si voltò e con estrema delicatezza le prese il viso tra le mani, obbligandola ad alzare lo sguardo sui suoi occhi. La fissò talmente intensamente da sentire le ginocchia tremarle e le farfalle iniziare a volare irrequiete. Poi tornò a sorriderle.

−Non mi porti lì solo per far dispetto a Neall, vero?

A di la verità non sapeva nemmeno se ci fosse stato quella sera. Tre giorni prima era partito per un impegno improvviso lasciando i preparativi in mano a Shireen e non aveva fatto saper nulla sul suo ritorno.

Il segugio allargò il sorriso rendendolo di nuovo malizioso. Doppiamente perfetto.

−Certo che no, Tesoro. Voglio solo passare una bella serata.

Elise alzò un sopracciglio. Doveva dargliene atto: era un attore nato.

−E?

Lo vide fare una smorfia. –E mettere le cose in chiaro con alcune persone.

−Fenris!

Lui rise. –Solo un pochino, Tesoro! Ti prometto che non mi comporterò da cavernicolo. Ti ho già detto che sei bellissima?

La vilia sgranò leggermente gli occhi e arrossì. Nei giorni precedenti aveva chiesto aiuto a Shireen per quell'appuntamento e l'amica si era data da fare aiutandola a non cadere in una crisi di nervi. Così, due giorni, due maschere al miele, un taglio di capelli e un mini corso di trucco dopo, aveva detto addio alla lunga frangetta per lasciare spazio ad un ciuffo più sbarazzino. Si era truccata poco non volendo rischiare di sembrare ridicola, ma la base era perfetta rendendole l'incarnato uniforme e luminoso.

−Non importa, credo che te lo ripeterò in continuazione: sei bellissima ed ero così nervoso per questa serata che non ho mangiato. Quindi che ne dici di entrare?

Sentirgli ammettere di non aver mangiato per l'agitazione la tranquillizzò. Si sentì meno sola e gli fu immensamente grata. Adorava quel lato di Fenris, così spontaneo e senza peli sulla lingua.

Non faceva giochetti sciocchi. Non diceva una cosa per poi pensarne un'altra. Era tutto semplice con lui, era sorprendentemente sincero in tutto ciò che diceva e non se ne vergognava minimamente.

Gli sorrise –Grazie.

−Andiamo.

Mentre percorrevano gli ultimi metri che li separava dal locale, non poté fare a meno di notare quanto si fosse impegnato per quell'appuntamento. Elise sapeva che aveva chiesto aiuto perché Shireen glielo aveva confidato, ma mai avrebbe pensato di rimanere senza parole in quel modo.

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