capitolo diciassettesimo

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~spazio autrice
Ok ragazzi,anno nuovo vita nuova!
Quindi chissene dei lettori e tutto e divertiamoci!
Ok Elisa lunatica....auguri a tutti e buona lettura ♡♡~

Conny's pov
Luke mi sfilò la fascia che mi aveva legato davanti agli occhi e in un primo momento rimasi muta di fronte a tutto lo spettacolo che aveva allestito.
Ci trovavamo davanti alla mia panchina , dove ci eravamo incontrati la prima volta per leggere , e nonostante conoscessi benissimo quel posto , adesso avrei stentato a riconoscerlo:
L'albero vicino era fasciato lungo tutto il tronco da una lunga collana ricoperta di fiori brillanti che si arrampicavano fino ai rami , dai quali pendevano dei vasetti appesi per fili dorati. Mi avvicinai per ammirarli da più vicino, e con mio grande stupore vidi altri fiori infilati dentro e legati a piccole pergamine.
<<Cosa c'è scritto qui?>> Non riuscivo a smettere di sorridere come un' ebete.
<< bah...solo alcune frasi del saggio che ho visto hai sottolineato. Ho pensato fossero le tue preferite..>>
Non riuscivo a contenere la gratitudine che mi colava lungo la guancia sotto forma di lacrime , lacrime di gioia .
Mi voltai e notai che posto all'ombra della chioma, ora risplendeva , vi era una coperta a quadri apparecchiata con piatti e fazzoletti del medesimo colore rosso. Sopra un telo trasparente che catturava la luce del sole e la traduceva in tante immagini colorate sul terreno creava un gioco di ombre che mi lasciò sensa fiato . Fiori di mille tipi diversi legavano i bordi del telo ai rami più alti, e mi chiesi quanto tempo ci avesse messo per organizzare tutto.
Mi voltai di scatto verso Luke .
Si era avvicinato a me,ora mi teneva la mano, e con l'altra si stuzzicavano le unghie , cosa che mi suggeriva che era nervoso .
Non riuscivo a dire nulla, era tutto così. ..stupendo..
Un miscuglio di emozioni sconosciute e ben familiari mi riempirono il cuore.
<<Luke io..non so che dire >>
Luke mi fece uno dei più bei sorrisi al mondo , i suoi occhi socchiusi mi guardavano con un'intensità che non gli avevo mai visto , prima rivolto ai miei occhi , poi chino sulle mie labbra.
Mi dovevo ricordare di respirare , e un brivido mi rizzò i peli dietro il collo.
Luke aprì la bocca , ma trascorsero ciò che a me parvero anni prima che le sue parole trovassero un significato nel mio cervello:
<<hai fame?>> ciondolava in una mano il cesto.
Al solo pensare di mangiare un brontolio scosse jl mio stomaco , e imbarazzata mi misi a ridere con Luke, che intanto si era seduto sulla coperta distesa e preparava il tutto per il pranzo.
Mi sedetti accanto a lui e iniziammo a mangiare le prelibatezze che aveva portato : pasta al forno, un insalata russa, delle patate col tonno , degli spiedini e un pò di cose da sgranocchiare come patatine o grissini.
Ancora con la bocca piena dissi divertita <<ma come hai fatto a cucinare tutto questo ben di Dio Luke!>>
Luke faceva la finta aria da modesto e gesticolava come se nulla fosse
<< Beh , modestamente...devo dire che ho un vero talento . Io...e il ristorante sotto casa mia >>
Scoppiai a ridere e quasi mi strozzai.
Gli diedi un lieve pungnetto sul braccio << lo sapevo! Oddio ma non sarà costato troppo ?>> Mi preoccupai dopo un istante di riflessione
<< No no tranquilla! I proprietari sono nostri vecchi amici >>
Menomale! Pensai rassicurata
Parlammo e scherzammo per tutto il pomeriggio, raccontandoci di sciocchezze riguardanti la scuola, figuracce e delusioni.
L'aria si stava facendo più fredda , e io ,con la mia leggera camicetta a marinaio iniziavo ad accusare il freddo.
Luke allora, senza dire nulla, mi prese le spalle delicatamente e mi fece distendere sul suo petto, con le mani mi sfiorava le braccia nude per riscaldarmi.
Il cuore mi batteva all'impazzata, e di nuovo uno strano formicolio mi accarezzava lo stomaco, un calore che mi raggiungeva le punte dei piedi , che mi riscaldava le guance , che mi faceva sentire bene.
Luke pose una mano sulla mia fronte e iniziò a disegnare piccoli cerchi sulla mia pelle.
Nella posizione in cui ero riuscivo benissimo a distinguere ogni minimo millimetro del volto di Luke , e ,un pò per la felicità , un pò per il troppo vino, non mi sentivo in imbarazzo, anzi, non mi era mai parso un luogo migliore per me come tra le sue braccia .
Lo guardavo avidamente , cercando di immagazzinare il più possibile di quel bellissimo volto , i suoi capelli chiari un pò schiacciati sulla fronte , gli zigomi, il naso dritto , le labbra piene e rosee, e quegli occhi... quanto più bello io avessi mai visto al mondo , e che ora mi guardavano con la mia stessa intensità .
Qualcosa frizzò nell'aria , innocuo, invisibile , che solo io e Luke potevamo notare , o meglio alimentare.
Era tutto così bello, non potevo pensare a compleanno più bello! Aspetta! LA FESTA!
Mi alzai di scatto,Luke mi guardava con un misto di curiosità e tristezza .
<< Cosa c'è Conny, che stai facendo??>>
Mi chiese allarmato vedendomi raccogliere le mie cose e cercando il cellulare per vedere l'ora.
<< la festa Luke ! Siamo in ritardo ! Devo sistemare tutto ,non posso lasciare tutto a Gaia !>>
Luke parve rilassarsi alle mie parole , le braccia non più tese mi afferrarono, voltandomi davanti a lui e costringendomi a guardarlo negli occhi.
<< Sta tranquilla,come ti ho già detto non ti devi preoccupare di nulla, con Gaia mi sono visto ieri sera, la sala è già addobbata , devi solo vestirti, e a proposito. ..>> Sì girò e pescò una scatola grande all'incirca quanto un avambraccio. Me la posò sulle ginocchia
<< questo è per te. Auguri>>
Risi per la tensione << me li hai già fatti gli auguri >>
<<Non mi importa. Se serve per vederti sorridere sono disposto a farteli per il resto della mia vita >>
Smisi di sorridere, scioccata da quelle parole, mi saltò un battito e Luke notò la mia confusione .
Si scosse una ciocca di capelli e imbarazzato cercò di aggiungere
<< Emh. ..dai forza scarta>>
Cosa voleva dire ? Mi voleva felice , questo era ovvio , sennò perché avrebbe fatto tutto questo...però... non potevo non chiedermi se ci fosse dell'altro. ..
Cercai di scacciare ogni dubbio, presi il pacco e sollevai il coperchio della scatola.
Rimasi a bocca aperta
<<o mamma Luke ma..ma...ma è troppo! Io non...non posso accettare>> dissi mentre tiravo fuori uno spettacolare vestito nero. Lo sistemai per vederlo meglio:
Aveva un colletto nero ricoperto da una fila di brillanti che scendevano lungo le maniche ,di una stoffa nera trasparente come la parte del décolleté . Si faceva più scuro con una scollatura a cuore sul seno , e terminava con una corta gonna a tubino ricamata sull'orlo con altri brillanti.
<< si che devi! Sennò mi offendo!>>
Avevo di nuovo le lacrime agli occhi , e Luke prontamente mi asciugò l'angolo della guancia con le dita.
<< quindi ti piace ? Ahh! Sapessi quanto ero stressato!>>
Stressato? <<Luke io lo amo! E .. e amo anche tutto quello che mi hai organizzato!>> Non gli diedi il tempo di rispondere che gli buttai le braccia al collo e lo strinsi più vicino a me.
Luke mi tirò a sua volta a sé, altre lacrime mi scesero in volto.
Luke avvicinò la sua bocca al mio orecchio e mi sussurrò
<< sai invece cosa amo io?>>
Il suo fiato sul mio collo mi fece rabbrividire e il mio cuore iniziò a battere ancora più veloce in attesa che continuasse la frase.
<< io amo-DRIIIIIIN DRIIIIIIIIN>>
Sospirò frustrato e si prese il cellulare dalla tasca.
Rispose e vidi il suo volto teso in una smorfia corrucciata.
Rispose poche volte ,dopodiché attaccò e si rivolse un'altra volta a me.
<<Devo andare a sistemare un pò di cose , ti accompagno prima da Gaia, così vi preparate insieme. Ti verrò a prendere con Ashton verso le sette.>>
Lo aiutai a raccogliere tutto e in silenzio ci avviammo verso la casa della mia amica.
Solo quando fummo davanti il vialetto riuscii a trovare il coraggio e a dirgli
<< grazie. Sei il migliore ragazzo io abbia mai conosciuto.>> svelta gli stampai un bacio sulla guancia e corsi verso la porta.
Gaia subito mi corse incontro, facendomi gli auguri e intimandomi di raccontare tutto.
Risi.

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