capitolo ventiduesimo

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Conny's pov

<<TESORO ALZATI CHE È TARDI!!>>
Emisi un sonoro mugolio per manifestare la mia contrarietà, dopodiché mi lasciai scivolare con tutte le coperte sul pavimento.
Non avevo assolutamente la forza per iniziare una nuova settimana di interrogazioni, compiti in classe, stress e Luke.
Guardai storta l'orologio appeso alla parete : erano le 7 e mezzo, e se non mi fossi data una mossa avrei perso la prima ora di lezione.
Non pronta psicologicamente ai rimproveri della prof di matematica (che per carità mi avrebbe sgridata anche se fossi stata Newton in persona perché mi odiava) mi alzai controvoglia e andai in bagno a sistemare l'orrore che la notte insonne aveva alimentato sul mio volto.
Davanti allo specchio sospirai sconsolata alla vista delle enormi borse sotto agli occhi e della pelle pallida che faceva ancora più effetto zombie messa a confronto con i miei capelli corvino che ora mettevano in serio dubbio le leggi sulla fisica.
Mi sciacquai svelta il volto con acqua fredda per cercare di ammortizzare il sonno che ancora tormentava i miei occhi e mi misi quel minimo indispensabile di trucco per non sembrare un maschio (non che l'effetto finale fosse chissà quanto meglio eh!) .
Indossai un maglione lungo fino a metà coscia, delle calze scure e delle parigine panna, dopodiché scesi.
<<tesoro ma stai bene? Pare che tu non abbia chiuso occhio!>> Sì preoccupò subito mamma non appena feci ingresso in cucina.
Grazie mamma per ricordarmi che sono un mostro...davvero!
Cercai di fare la più vaga possibile , e afferrata una fetta biscottata mi diressi alla porta e uscii.
In effetti l'osservazione di mia madre non era del tutto errata.
Dal mio compleanno era passato un giorno , ma io ancora non riuscivo a dimenticare ,o meglio a capire, quello che era successo tra me e Luke sul terrazzo.
Mi aveva baciato , quindi gli piacevo?
Mi aveva poi rifiutato , quindi gli ero indifferente ?
Cercai di far uscire tutte quelle domande dalla mia testa , di prima mattina non ci si possono permettere certi pensieri troppo complicati!
L'aria era gelida , e mi rimproverai mentalmente per non essermi ricordata di mettere i guanti.
Come tutti i giorni davanti scuola regnava la ressa più totale, e come tutti i giorni io manifestavo il mio incondizionato odio per il mondo a tutti.
Mi misi affianco alle porte in attesa che la campanella suonasse e una voce familiare mi fece alzare la testa.
I miei occhi incrociarono quelli chiari e grandi di Gaia , e le sorrisi salutandola con la mano.
<< ehi...come va? >> mi chiese con aria preoccupata.
Non dovevo avere un bell'aspetto...
Cercai di controllarmi dal lanciarle le braccia al collo e scoppiare in un pianto initerrotto, attività che avevo prediletto nelle ultime 24 ore .
<<bene! Non si vede?>> e come se non fosse abbastanza penoso di suo mostrai il bellissimo nido di capelli che quella mattina non ero riuscita a pettinare.
Lei mi guardò sinceramente dispiaciuta per me , e in silenzio mi prese la mano e mi condusse in classe.
Un altro degli aspetti che amavo in Gaia : sapeva benissimo come prendermi , sempre , quando era il momento di festeggiare e urlare , o invece quando semplicemente avevo bisogno della sua silenziosa vicinanza.
Ci sedemmo vicine al banco , e notai che il prof stranamente era già arrivato.
Aspettò che tutti si fossero accomodati, dopodiché si prese le mani unite sul ventre gonfio e iniziò a parlare con quella sua vecchia voce da nonno saggio:
<<allora ragazzi , fate silenzio un attimo che ho una notizia che vi piacerà >>
<<quanto scommetti che è un compito a sorpresa ?>> Mi bisbigliò Gaia divertita.
<<Macchè! Sarà un nuovo film mezzo giapponese e mezzo coreano con i sottotitoli in russo che ci vorrà far vedere>> a stento riuscivo a non ridere.
Ci interruppe il prof con uno sguardo assassino e continuò:
<< come ben sapete ieri c'è stata la rounione dei professori , e finalmente abbiamo deciso la prossima meta per il viaggio di istruzione. >>
Non parlava più nessuno, e persino io e Gaia avevamo smesso di chiacchierare incuriosite.
<< abbiamo provato a scegliere un luogo che magari potesse piacere a tutti, e viste le vostre medie ci siamo visti concordi nel decidere di andare in Grecia, Atene ragazzi!>>
E la classe scoppiò in un urlo collettivo d'approvazione.
Credeteci o no ,ma la nostra era una delle classi più brave in greco,la nostra e ...e quella di Luke...
Mi voltai verso Gaia con un sorriso a mille denti. Avevo sempre desiderato andare in Grecia , e viaggio migliore non ci sarebbe stato se non con la mia migliore amica.
<<Ragazzi fermi non ho finito!>>
Cosa? C'era dell'altro?
<< non sarete gli unici ad andare in Grecia. Verrà con voi anche un'altra classe , anch'essa eccellente in greco>> Non la sua non la sua non la sua non la sua << la terza A>> <<Nooo!>> Urlai senza controllare la frustrazione che animava anima e corpo.
<<Conny tutto bene?>> Gaia mi guardò confusa, e con lei tutti i miei compagni , prof compreso , si stavano chiedendo cosa fosse successo.
'Ste figure solo io...
<<Emh. ..prof...volevo dire...non mi dire! Eh eh...>>

Tempo qualche minuto la mia scenata fu seppellita dall'euforismo per l'imminente gita , e io ne fui grata.

<<ma che è successo poco fa Conny?>> Mi chiese presto la mia amica.
Non riuscivo ancora a crederci..
<< la classe...è quella di Luke>> e crollando con la testa sulle mani dissi quasi in una supplica << Gà io non vengo , non ce la faccio!>>
<< Cosa?! Conny tu non puoi non venire per quello! Hai già pianto abbastanza , non farti rubare una delle più fighe settima della tua vita! E poi non puoi lasciarmi sola!>>
<< ma tu non starai sola!>> e mi rivolsi a lei con fare malizioso <<ci sarà Ashton con te ricordi?>>
Stavolta fu lei ad alzare gli occhi al cielo e io risi a mia volta.
Gaia fingeva indifferenza, ma ero più che ricura che dentro stesse scoppiando di gioia.
<< aspetta! Ma allora ci sarà anche Calum!>>
O mamma ancora peggio.
Dal mio compleanno non avevo avuto più il coraggio di rivolgergli la parola.
Le cose quella mattina andavano a peggiorare...
<< se certo! Dopo la mia geniale trovata sulla pista da ballo dubito che voglia ancora avere a che fare con una poco di buono come me >>
Gaia sbuffò scocciata << Gaia ma ti senti? Tu "poco di buono"?! Conny sei la più suora che conosca!>>
Cosa era un complimento? Mi sarei dovuta sentire meglio?
<< Emh. ..grazie. ..fatto sta che lui non mi interessa...>>
<<Owh Conny... quanto avrei voglia di dargli un bel pugno in questo momento! Dimmi te se è il modo di comportarsi con la festeggiata!prima la baci e poi la molli!>>
Gaia aveva ben chiaro ciò che era successo quella notte.
E come poteva non averne? L'avevo torturata per tutta la notte e la giornata successiva. Alla fine di questa storia le avrei dovuto fare proprio un bel regalo costoso!
<< che vuoi che ti dica ? Parole sue "non ci possiamo più vedere" ...mah>>
La campanella suonò , e prorpio in quell'istante un ragazzo alto e biondo varcò la porta della nostra classe.
Luke!

~angolo autrice
Ciao a tutti! Scusate se questo capitolo è un pò piatto,ma vi prometto che al prossimo non vi deluderò ; )
Ditemi che ne pensate e se vi va votete ♡♡~

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