Capitolo undicesimo

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Luke's pov

"Saliamo"?!

Ma stava scherzando vero? !

Conny mi guardava con aria di sfida, e infilandosi il saggio nella tasca del pigiama si aggrappò al bordo del tettuccio e iniziò ad arrampicarsi.

Ma cosa stavo facendo?

Perché mi trovavo a casa sua , di sera , a leggere poi?!

Non era assolutamente da me fissarmi tanto con un libro, ma era davvero il libro con il quale mi ero fissato? Non era per caso la strana ragazza di fronte a me vestita da scimmia che mi stava trattenendo qui?

Non poteva essere, lei non era assolutamente il motivo. Non era il mio tipo! Lara lo era , la ragazza bionda con la quale oggi all'uscita stavo parlando...

<< Allora lumaca ? Vuoi venire o no? >>

Alle sue parole strozzai una risata , la guardai con sguardo malizioso e lei alzò gli occhi al cielo, quanto adoravo quando lo faceva...COSA?!

Da quando adoravo gli atteggiamenti di una ragazza? Di solito mi soffermavo sull'aspetto , nel modo di vestirsi ,e se fosse popolare o meno .

Certo Conny non si poteva definire brutta , ma neanche popolare, per non parlare dell'abbigliamento...

Ma se le cose stavano così,perché in questo momento stavo con lei? Finora non avevo mai avuto un'amica femmina,per carità ! Non ero interessato né io , né tanto meno la ragazza in questione.

La situazione era così strana e inusuale per me ,non sapevo proprio come comportarmi... non ne ero abituato, e il comportamento imbarazzato non mi si addiceva per niente!

Ero sempre al centro dell' attenzione , sapevo sempre cosa fare e con chi fare, tranne che con Conny.

Con Conny era diverso , con lei non potevo sfoggiare i miei atteggiamenti fatti e rifatti, mi costringeva a uscire , a espormi , a mostrare una parte di me che solo un'altra persona conosceva. ..

Iniziai a picchiettarmi la coscia per scacciare il ricordo troppo doloroso che in questi ultimi 2 anni stava tormentando i miei incubi, e cercando di distogliere il pensiero voltai la vista verso Conny, che era quasi arrivata in cima .

Le labbra strette per la concentrazione , i capelli che spettinati sfuggivano da dietro le orecchie , le gambe agili che salivano, mi calmai all'istante .

Conny aveva sempre questo effetto su di me ,bastava che la guardassi, e i miei mostri scomparivano, tutto intorno si sbiadiva ,e il nero dei suoi occhi diveniva più intenso .

In un certo senso l'ho sempre saputo,ma l'ho davvero capito la notte scorsa, quando le ombre nei miei pensieri erano più fredde e nere del cielo sopra di me. Non riuscivo a rimanere fermo, dovevo muovermi, e senza nemmeno accorgermene le mie gambe mi avevano portato dall'unica persona che sapevano mi avrebbe aiutato , Conny.

Così mi ero presentato sotto casa sua , e buttando là l'idea del libro l' avevo portata al parco giochi, il 'suo' luogo preferito.

Quel posto mi aveva sempre fatto un male cane , ma nonostante ciò continuavo ad andarci, me la sentivo come punizione , dovevo soffrire.

Ma l'altra sera fu diverso.

L'altra sera ero con Conny .

Per questo quando avevo vista che non riusciva a camminare avevo voluto portarla in braccio, per , in qualche modo, sdebitarmi.

Ma ancora una volta fu lei ad aiutare me : Il suo corpo caldo, il battito regolare ,le palpebre serene , tutto di lei mi fece rassicurare, come una luce calda era riuscita ad illuminare i miei spettri, l'unica .

Quindi , una volta tornati, non ebbi il coraggio di svegliarla: avevo avuto paura , paura di ritornare nel panico, di scordarmi un'altra volta nel buio, di perdere anche lei.

Decisi di portarla fino in camera , e con molta fatica mi arrampicai fino alla sua finestra.

La poggiai delicatamente sul letto , e proprio mentre me ne stavo andando, qualcosa mi fermo', era lo stesso istinto che mi aveva portato da lei , e che adesso non voleva separarci.

Intorno a noi era tutto tranquillo, i suoi non si erano accorti di niente , lei continuava a dormire come se nulla fosse.

I capelli scuri le ricadevano morbidi sulle spalle, le sopracciglia dritte non mostravano turbamento, le ciglia lunghe ripiegate verso il su, e le labbra rosa socchiuse .

Mi sporsi a spostarle una ciocca dalla fronte . Era così ...bella...

Sarei rimasto a guardarla tutta la notte , ma un rumore estraneo mi aveva ricordato che quella non era casa mia , quella non era la mia camera , e lei non era mia .

Stavo ancora ripensando all'altra sera ,ma perché mi assillava tanto il ricordo?!

Perché mi ero comportato così ?

E cosa era quella sensazione ?

Forse stavo male...nausea? Febbre?

<< Luke?! Tutto bene ? Stai là imbambolato a fissare il vuoto ! Dai che si sta facendo tardi e tra un po' ti caccio di casa !>>

La voce dall'alto di Conny mi riportò alla realtà.

Mi tirai dietro i capelli con gesto meccanico e mi diedi una scrollata da tutti i miei pensieri.

Dai Luke ! Andiamo a farci una bella dose di felicità !


-Angolo autrice-

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, ho voluto cambiare un pò.
Ditemi nei commenti che ve ne pare , magari Luke potrebbe ritornare con i suoi pensieri ...<3<3
















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