Capitolo secondo: Il patto

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La porta gracchiava uno scricchiolio familiare , e il caldo tepore di libri e conoscenza mi pervase accarezzandomi la pelle e spingendo le mie gambe verso la più vicina libreria.

<< Oh, bentornata Cornelia , puntuale come ogni venerdì >>

<< Signora Bringell, le ho detto mille volte che può chiamarmi semplicemente Conny. A dire il vero lo odio proprio il nome Cornelia .>>

<< Smetterò di chiamarla Cornelia quando lei inizierà a darmi del tu .>>

<< È un patto allora !>>

Mi allontanai dall'entrata ; la signora Bringell faceva la custode ormai da molti anni , era una simpatica anziana , solare e arzilla sulla settantina , capelli a casco marrone grigiastro e due enormi lenti da lettura posti distrattamente sulla punta del naso piccolo e dolce .

Mi diressi svelta verso il settore riguardante la psicologia e la ricerca del morale umano ; ormai non avevo più bisogno di chiedere , ero stata lì così tanto a lungo che per me la biblioteca era come una seconda casa .

Spesso le mie compagne mi chiedevano perché non ordinassi direttamente i libri che mi piacevano da internet , per leggerli poi in camera la sera . Loro non potevano capire ,nessuno che io conoscessi all'epoca aveva la mia stessa passione per la lettura . Il semplice motivo per cui non mi rassegnavo a comprare direttamente tutto il negozio di libri sotto casa non era un fattore di soldi ( anche se in effetti questa storiella mi ha risparmiato sai quanto denaro ) , ma più perché finalmente potevo rinchiudermi in un luogo fatto per me , fatto dei miei sogni e desideri , le mie passioni e i miei ideali . Potevo trovare del mio passato, nei racconti storici o mitici , del mio presente , e di ciò che un giorno sarei potuta diventare , che donna , a distanza di anni , avrebbe rivestito i panni di Conny Lazzurro .

Svoltai allo scaffale 4, e più mi avvicinavo più sentivo il mio cuore contorcersi, come se volesse spingermi a fare passi più lunghi.

Passando le dita sulle opere ordinate per lettera, mi misi a contare in cerca della "f" , felicità .

Tutto era tranquillo, normale , come sempre , o almeno così mi pareva prima che una voce da dietro mi costrinse a fare la scoperta di una fastidiosa verità : non ero la sola in cerca del mio saggio .

<< Eih , stai per caso cercando questo , Conny?>>

<< Emh... in verità si , ma tu co- ASPETTA! !! TU SEI QUELL'ARROGANTE CHE MI È VENUTO ADDOSSO CON LO SKATE!>>

<< shh!! Non urlare , siamo in una biblioteca , pensavo te ne intendessi in materia . Comunque noto con piacere che non mi hai dimenticato.>>

<< Non mi sono scordata no, mi hai fatto un male cane allo stinco >> Non era vero, volevo solo farlo sentire un pò in colpa << ma scusami, tu come fai a sapere il mio nome ? O che vengo qui spesso??>>

Il ragazzo dalla penombra della struttura semi spenta poggiava una mano sul petto e l'altra ,che teneva il libro , sulla fronte con fare teatrale e intonava : << "Oh ma salve Cornelia , di nuovo in orario ,oh ma salve signora Bringell, oh ma non mi chiami per nome, oh e lei non mi dia del tu , oh , oh , oh! " >>

<< stavi origliando? ? E poi non abbiamo detto così tanti "oh"!>>

Lui iniziò a puntare col dito il titolo nero su sfondo chiaro :<< era questo il libro di cui trattavano le tue ricerche ? Sai non è male, anzi , dalla trama sembra ancora più figo che dai tuoi fogli. Te l'ha mai detto nessuno che scrivi da schifo?>>

<< Hai letto i miei fogli?>> Ero piacevolmente sorpresa , non potevo credere che si fosse davvero messo a leggere le mie ricerche . Ma che pensavo! Di sicuro si stava di nuovo prendendo gioco di me ! Non dovevo mollare ! Quel libro doveva finire nelle mie mani !

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