Capitolo 6

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Presi dall'armadio un vestito che avevo messo solo ed esclusivamente alla festa di compleanno di mia sorella 3 anni fa. Dopo la sua morte non lo indossai più perché ogni volta pensavo a lei e questo mi faceva molto male.
A lei piaceva quando lo indossavo diceva che sembravo una principessa.

Lo faccio solo per te

Dissi alzando gli occhi al cielo, mi scese una lacrima e la asciugai velocemente quando sentii i passi di mia madre che saliva le scale.
Bussó alla porta chiedendomi il permesso di entrare. Guardó prima il visto che avevo precedentemente appoggiato sul letto e poi me.

-Hai deciso di metterlo finalmente mi disse sedendosi nel letto
-si, sennó prende la muffa la dentro gli risposi

Decisi di prenderla sul sarcastico perché non avevo la minima voglia di iniziare a piangere anche perché lei non lo avrebbe voluto.

Presi i miei stivaletti neri da abbinare al vestito, un paio di orecchini pendenti e una borsa. Mi truccai leggermente e mi feci i capelli mossi.
Una volta pronta scesi le scale e mamma e papà rimasero a bocca aperta. Continuavano a guardarmi soprattutto papà che mi aveva vista rare volte indossare un vestito.

-oh io vado é arrivata Luce a prendermi dissi prendendo le chiavi di casa e aprendo la porta

Andai verso la macchina e aprii la portiera, Luce rimase sorpresa

-non ci credo, questa me la segno. Tu che per la prima volta sei in orario. Uooo si vede che Dani Alves ti fa un buon effetto eh
-scema, metti in moto e andiamo dissi chiudendo la portiera e accendendo la radio.

Arrivammo alla villa e rimasimo a bocca aperta, d'altronde é la casa di un calciatore dovevamo aspettarcelo.
Suonai una decina di volte il campanello ,si vede che avevano accesso la musica ad alto volume e non sentivamo.

-uoo eccovi arrivate disse Dani aprendoci la porta e inchinandosi
-Alves alzati va la gli dissi dandogli un colpettino sulla testa entrando insieme a Luce

Mi prese sotto braccio e mi diresse nella grandissima sala dove c'erano tutti i calciatori che ballavano, bevevano e si divertivano.
Si girarono tutti, d'altronde eravamo le uniche ragazze tra tutti quei uomini.
Mi portó da bere e subito dopo iniziammo a ballare insieme mentre Neymar continuava a guardarmi.

-che problemi ha quel ragazzo Dani ?
-nessuno perché
-quando sto vicino a te continua a guardarmi. Ce l'ha una ragazza?
-no, é un tipo da 'prendi e lascia' capito?
-si. Usa le ragazze insomma!
-esatto

Continuammo a ballare fino a quando Dani non crolló nel gigantesco divano in salotto.
Verso l'una tutti dormivano mentre io decisi di esplorare un po quella gigantesca casa.
Visitai un paio di stanze fino a quando vidi un pianoforte, era l'unico hobby che avevamo in comune io e mia sorella.
Mi sedetti e iniziai a suonare un brano che avevamo composto insieme, in quell'instante ero così presa da quel momento che mi scordai che gli altri stavano dormendo.

-sei brava a suonare il piano mi disse una voce dietro di me

Mi girai e vidi Neymar appoggiato alla porta della sala in tutto il suo splendore

-Oh ehm.. scusami non dovevo suonare iniziai a scusarmi, anche perché sembravo una maleducata che va in giro per le case degli altri

-no figurati. É stato un piacere sentirti suonare mi disse avvicinandosi al piano

Sorrisi e sentii piano piano le guance arrossire. Lui lo notó e sorrise a sua volta. Si sedette vicino a me e inizió a suonare pure lui.

-anche tu non sei male dissi dandogli una pacca sulla spalla
-tu sei meglio. Io so solamente due note mi rispose

L'atmosfera che si era creata era magica. Luci soffuse, nessun rumore in casa. Noi due rimasimo li a guardarci negli occhi senza avere il coraggio di fare qualcosa. Quel ragazzo faceva uno strano effetto su di me, non so aveva qualcosa di speciale, era misterioso e volevo cercare di scoprire sempre più cose di lui.

Sentimmo qualcuno tossire e subito ci girammo e vedemmo Dani che ci guardava. Mi alzai e mi diressi da Luce che dormiva beata affianco a Bartra. Quando la vidi accennai a un piccolo sorriso e mi sedetti difianco a Dani

-non ti fidare troppo mi avvertì Dani
-perché scusa sembra un bravo ragazzo gli risposi
-tu non lo conosci, ti sto solo avvertendo

Mi lasció un bacio sulla guancia e uscì

Mi alzai e a dai da Neymar per chiedergli se potevo rimanere a casa sua a dormire dato che Luce non mi poteva accompagnare.
Nel frattempo tutti gli altri se ne andarono nelle rispettive case e prima di uscire Dani mi disse di stare attenta.

Mica é un maniaco. Insomma é una persona normale. Tralasciando il fatto che é un calciatore

Per quella sera mi prestó gentilmente una delle camere degli ospite ma a poco mi servì perché io e lui restammo tutto il tempo in cucina a parlare.

-allora sei un tipo che parla poco eh gli chiesi
-tutto il contrario, sono molto vivace e allegro. Ma quando vedo una bella ragazza come te...

Cercai di cambiare subito discorso. Non amavo i complimenti soprattutto da chi conosco a mala pena. Ci raccontammo le nostre vite e mi chiese come mai amavo il calcio

-io ho sempre amato il calcio fin da piccolina. All'inizio la presi come un gioco ma poi capì che mi era essenziale per la vita. Non so da chi ho preso, perché i miei amano poco il calcio. Seguono giusto le partite della nazionale raccontai guardandolo negli occhi
-sei spagnola? Mi chiese con un dolce tono di voce
-no brasiliana ma 5 anni fa mi sono trasferita qua
-bene, una cosa in comune disse facendomi l'occhiolino

Sorrisi. Era l'unica cosa che riuscivo a fare oltre a non togliergli gli occhi di dosso, non so ma mi sembravano famigliari

05:00 a.m.

-Sarà meglio che andiamo a dormire perché domani mi aspetta il mio primo allenamento dissi alzandomi per andare in camera

Feci per andarmene quando mi afferró la mano con dolcezza. Mi girai, si avvicinó a me, mi diede un piccolo bacio sulla guanci a mi sussurró un 'buonanotte' all'orecchio

Hello people.
Come state?
Eccoci al 6 capitolo, spero vi piaccia.
Commentate e stellinate.
Buenas noches ❤⚓✨

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