Capitolo 43

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Entrai in casa e avvertii un senso di tristezza. Da una parte non volevo andare via ma dall'altra sapevo che era la cosa giusta la fare

-ei tesoro dov'eri? Mi chiese Mamma mentre cucinava
-Rafi mi ha portato al Garden è indovina chi sono arrivati? Domandai ironicamente mi sembra ovvio quell'oca con il deficiente conclusi arrabbiata
-che ti hanno detto? Mi chiese venendo vicino a me
-niente perché Rafi è arrivato subito e siamo saliti in macchina risposi

Vide che non avevo tanta voglia di parlare soprattutto perché il giorno dopo sarei partita per l'America .

Salii le scale e per andare in bagno passai davanti alla Camera di papà

-ei papà che fai? Gli chiesi entrando
-niente stavo vedendo un po' di statistiche della squadra e sto scegliendo i convocati della prossima partita rispose facendomi segno di sedermi in braccio a lui
-io direi di convocare Rafinha perché non lo fai giocare molto
-perché Rafinha ? Mi chiese curioso
-te l'ho detto risposi facendogli l'occhiolino e alzandomi per andare i bagno

La valigia l'avrei sistemata l'indomani mattina perché volevo godermi l'ultima sera in famiglia.

Per l'occasione andammo a cena fuori in un ristorante di un amico di papà

-Buonasera signor Enrique ci accolse salutandoci un  cameriere poco più giovane di papà
-non c'è bisogno di tutta questa formalità rispose papà abbracciandolo
-lei è tua figlia ?chiese poi
-si risposi rivolgendo lo sguardo su di lui

Mi squadró per poi porgermi la mano

-piacere Jasmine dissi stringendola
-piacere Gustav rispose

Il posto era molto raffinato, luci molto leggere, tavoli bianchi e pareti scure e al piano terra c'era invece una sala con il biliardo, insomma un ristorante perfetto.

L'amico di papà ci condusse al nostro tavolo, un po' isolato.

-sta sera prendiamo un buon vino per festeggiare la tua partenza, anche se mancherai tantissimo a me e a tua madre sappilo disse entusiasta
-ma non staró tutta la vita lì dai risposi sorridendo

Mamma e papà presero due piatti di paella e io un piatto di couscous, visto che in quel ristorante il cuoco era marocchino.

-un brindisi alla nostra piccola disse papà alzando il bicchiere di vino
-non vedi l'ora di mandarmi via eh risposi sorridendo
-si cosí tua madre sarà tutta mia, vero tesoro? Chiese a Mamma
-mi sembra ovvio affermó lei
-andateci piano eh

Finito di mangiare io e papà scendemmo a fare una partita a biliardo

Appena scendemmo tutti mi guardarono visto che c'erano più maschi che femmine e ovviamente non mancavano le battute

-ei bambolina fischió uno
-senti statti alla larga intervení papà

La partita finí con la mia vincita.

-ci stava dai papà dissi salendo le scale
-no, non ci stava. Mica perché è la tua ultima sera qua dovevi vincere affermó papà

Amo la complicità che c'è tra noi due e se devo dire la verità mi mancherà quando andró in America

Quando tornammo a casa mi buttati sul letto senza struccarmi e senza cambiarmi. Ero veramente stanca cosí mi addormentai senza pensare a nulla.

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