-buongiorno dormigliona
mi sussurró Luce all'orecchio sinistro mentro stavo ancora dormendo in quel comodissimo letto nella sua stanza.-buongiorno
Replicai a mia volta alzando piano piano la testa dal cuscino.
Vidi nelle sue mani un vassoio con sopra un succo e una brioche-come mai oggi colazione a letto? Ti vuoi far perdonare?
-dai qualche volta te lo meriti disse sarcasticamenteIeri sera dopo che mi ero addormentata la signorina ha ben pensato di chiamare il ragazzo conosciuto quella sera e di invitarlo a casa. Hanno fatto un macello, ridevano, urlavano e ovviamente non sono riuscita a dormire tanto.
-di la verità, che vuoi farti perdonare avanti, non c'é nulla di male
-ok lo ammetto, mi dispiace averti svegliata
-ora va meglioLe feci appoggiare il vassoio sul comodino, le presi il braccio e la tirai giù verso di me. Iniziammo a farci il solletico l'una all'altra. Questa era una delle poche volte in cui ridevo con gusto, in cui ridevo senza pensare a niente, un momento in cui pensavo solamente a divertirmi con la mia migliore amica.
-oggi dove andiamo? Chiesi alzandomi dal letto e dirigendomi in bagno
-non so, andiamo a fare un giro ai Campi?i Campi sono delle strade vicino al mare con una serie di campetti da calcio piccoli dove ogni giorni i ragazzini giocano
-si dai, peró portami prima a casa così mi cambio e andiamo
-ok, vieni a fare colazione intantoFinito di fare le mie cose in bagno scesi le scale e mi diressi in cucina per fare colazione.
La casa di Luce é grandissima, é composta da due piani, 6 stanze, un giardino enorme dove ci divertiamo a giocare a calcio e una piscina. All'inizio mi perdevo sempre sembra quasi un labirinto questa casa.
Finito di fare colazione, mi portó a casa. In fretta e furia entrai ,salutai i miei e mi diressi in camera. Indossai un paio di shorts, una maglia bianca che lasciava scoperto l'ombelico e ai piedi le all stars bianche.
-ciao io esco con Luce dissi correndo verso la porta di casa
-ciao tesoro avvisa quando entri ed esci
-si siMi dovrei seriamente cercare una casa tutta mia
Mi ripetei tra me e me aprendo la portiera e salendo in macchina .
....
Una volta arrivate ai Campi iniziammo a guardare le verie partite dei ragazzini e devo dire che sono davvero bravi. Ci sono bambini e ragazzi fino ai 25 anni che giocano ogni giorno sotto il caldo sole di Barcellona.
Non ci sono grandi spettatori ma gente che capita li per caso e si ferma. Questi ragazzi e bambini sfruttano questa opportunità perché sanno che certe volte qua intorno si aggirano sponsor e menager che cercano ogni giorno nuovi talenti, come é successo ad un bambino non benestante che abitava vicino a Luce.
Ogni giorno veniva qui e giocava con gli altri ragazzi, si faceva il mazzo per vincere e si vedeva che giocare a pallone era tutto per lui. Un giorno finalmente lo vide uno sponsor, si avvicinó a lui ,gli parló e da quel giorno lo aiutó a continuare a migliorarsi ed allenarsi con veri allenatori. Oggi il bambino ha 18 ed e si é trasferito a Madrid dove si allena con una vera squadra.-oddio guarda chi c'é mi fece cenno con un dito, Luce, costringendomi a guardare verso la piccola fontana a 30 metri da me
-eh allora é una persona normale ci risposi continuando a guardare la partita
-ma che ti sei bevuta, guarda meglioA quel punto fissai meglio l'uomo con i capelli grigi sulla quarantina che se ne stava vicino alla fontana.
-ora che lo vedo meglio é il tizio che mi ha spaventata una sera nel nostro posto
-o dio ma scherzi? Mi chiese iniziando lievemente a urlare
-che ti urli é una persona normale Gli risposi lievemente seccataMi rimisi a vedere la partita quando sentii Luce toccarmi continuamente il braccio
-che hai? Le sussurai a bassa voce
-guarda chi hai difiancoMi girai e non potei credere ai miei occhi. Era Luis Enrique l'allenatore della mia amata squadra, l'allenatore del Barcellona.
-o merda dissi voltandomi verso di lei
-ora mi credi che avevo ragione a sclerare?
-si ti credoPer un po fecimo finta di niente anche perché si era camuffato abbastanza bene per non farsi riconoscere.
Quando tutte le partite finirono io e Luce ne approfittammo per scendere in uno dei campetti e iniziare a giocare.
Con la coda dell'occhio vidi il signor Enrique allontanarsi ma un suo collaboratore, anch esso camuffato, po fermó.Noi intanto fecimo dei palleggi, partita uno contro uno e tiri in porta. All'improvviso sentimmo degli applausi, Luis venne verso di noi
-scusi lei non é il signore che mi aveva spaventato quella sera al campo? Gli chiesi
-oh sii, allora é lei mi disse accennando a un piccolo sorriso
-si perché? Gli chiesi stranita
-l'ho cercata ovunque, volevo complimentarmi con lei. É bravissima a giocare a calcio, ovviamente anche la sua amica.
-grazie rispondemmo in coroDopo aver chiaccherato un pochino mi decisi e mi feci avanti
-ascolti so che non dovrei dirglielo perché c'é un po di gente qua in giro, peró abbiamo capito che é Luis Enrique
-la prossima volta devo camuffarmi meglio disse sorridendo
-eh si, così la si riconosce da km di distanza dissi facendo un occhiolino
-ascoltate ragazze, siete davvero brave e vorrei proporvi una cosa
-ci dica
-vorrei invitarvi ad un allenamento della squadra femminile domani alle 14:00 al Camp NouIncredula rimasi li con gli occhi spalancata, non avrei mai pensato che un giorno il grande Enrique mi invitasse ad un allenamento.
Vidi Luce che era già in braccio a lui per ringraziarlo e così feci anche io, costringendolo a cadere-ragazze piano gridó in cerca di uno spazio in cui respirare
-grazie, grazie, grazie, grazie grazie continuammo a dire
-prego ragazze ora lasciatemi andare disse ridendoCi alzammo da terra ringraziandolo altre 100 volte mentre se ne andó .
-ci pensi che potrebbe essere un inizio per noi?
-lo spero tantissimo per noi due perché davvero ce lo meritiamoHi people.
Ecco a voi un altro capitolo.
Finalmente é stato scoperto
il misterioso uomo che spaventó
Jasmine.
❤✨
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~Forte fino a cambiarti l'anima~
Storie d'amoreJasmine, dopo la morte della sorella minore a cui era molto legata, cambia. Diventa testarda, ogogliosa di se e riservata. Litiga quasi tutti i giorni con i suoi genitori e quando succede si rifugia nell'unico posto in grado di farla tranquillizzare...