Capitolo 24

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-io con te non finisco un bel niente hai capito. Mi avete stufato tutti. Urlai con tutta la rabbia che avevo dentro
-no no tu invece vieni con me mi rispose strattonandomi il braccio, mi trascinava per la strada mentre cercavo di liberarmi. Poi mi portó dietro a un muro dove non ci poteva vedere nessuno.
Inizió a spogliarmi mentre io non riuscivo a levarmelo di dosso, così lo assecondai solo per riuscire una volta per tutte a liberarmene. Mi toccava ovunque fino a quando presi coraggio e gli diedi uno di quei calci forti nelle parti basse.
Lui si piegó in due dal dolore e io presi i miei vestiti velocemente e iniziai a correre fino ad arrivare nel mio rifugio.
Per fortuna avevo con me due tre spicci e mi comprai da mangiare nel chioschetto vicino campo. Mi rannicchiai in un angolino e iniziai a mangiare, improvvisamente mi scesero le lacrime sul viso

Perché deve succedere tutto a me
Perché non posso avere una vita tranquilla come tutti gli altri
Io non mi merito questo

-ei ragazzina che ci fai qui? Sentii urlarmi da lontano

Subito cercai di capire chi fosse stato a chiamarmi e quando vidi la persona buttai il panino per terra e corsi

-papààààààààà lo abbracciai più forte che potei
-ei piccola che succede? Perché piangi?

Lo feci entrare

-va tutto storto. Luce é uscita con dei ragazzi che neanche conosce dopo il bel gesto di Dani in partita e poi... beh...
-poi....

Presi un bel respiro. Non era una cosa facile da dire ma trovai il coraggio e gli rivelai tutto

-da poco é venuto in città un ragazzo a cui piacevo a scuola, in Brasile. Dopo che l'ho rifiutato io e mamma siamo venute qua a Barcellona e lui da due settimane si trova qua. É riuscito a rintracciarmi e mi ha importunata due volte. Mi ha lasciato dei lividi evidenti su tutto il corpo. Io non so più cosa fare scoppiai a piangere appoggiandomi al suo petto giuro che me ne scapperei in Brasile
-ora che sono qui affianco a te, te ne vuoi scappare? Mi chiese sarcasticamente facendomi ridere finalmente un bel sorriso sul tuo viso esclamó
-tu come mai sei qua? Siete partiti subito dopo la partita? Gli chiesi
-si, non ci andava di aspettare li rispose ma cambiando discorso, come mai vieni sempre qua?
-ormai lo sai che il calcio é la mia vita. Vengo qua per scacciare via ogni mio problema, ogni tristezza, ogni preoccupazione. Vengo qui perché questo campo mi da la forza di andare avanti. É come se questo piccolo mio rifugio mi rende più forte e mi permette di affrontare le cose a testa alta, l'esatto contrario di quello che faccio. Il calcio mi permette di tirare fuori lati del mio carattere che nella vita non lascio mai intravedere. Nessuna persona mi conosce davvero tranne il mio pallone da calcio e questo piccolo campetto rispose e subito dopo mi sentii più sollevata. Queste cose non le avevo rivelate mai a nessuno e sono felice di averle rivelate a mio padre

Mentre chiaccheravamo ancora seduti li mi arrivó un messaggio

Ti aspetto nel mio rifugio
Voglio stare un po' con te.
Mi manchi

Ney

Feci un sorrisino da ebete e papà mi chiese subito chi fosse Anche se in realtà aveva capito benissimo chi era

-io scappo dissi dandogli un bacio sulla guancia
-non fate tardi. A mezzanotte cenerentola deve essere a casa

Ecco i suoi soliti avvertimenti

Iniziai a correre fino a quando arrivai in spiaggia che era poco lontana dal campo. Appena lo vidi gli saltai in braccio facendolo cadere sulla sabbia

-ei piano che mi soffochi mi disse cercando di respirare mentre gli davo continui baci
-no ora sei in mio possesso dissi scherzando e aiutandolo ad alzarsi
-a si la metti così ragazzina? Disse con sguardo la sfida
-si la metto così Neymar Junior dissi scherzando

A quel punto inizió a farmi il solletico e mi toccó proprio nei punti in cui avevo i lividi lasciati da Luiz

-aia mi fa male li mi lamentai, non ce la facevo più i lividi facevano troppo male
-perché che hai fatto? Mi chiese preoccupato
-nono niente dissi abbassando lo sguardo

Diglielo
Non aspettare che sarà peggio

La mia coscienza inizió a ripetermi queste parole che non ignorai così alzai lo sguardo sotto i suoi occhi intenti a guardarmi

-ti racconteró tutto. Non é facile per me raccontarti questo e credo che non sia facile per te accettarlo dissi iniziando quel lungo discorso

Gli raccontai tutte e due le vicende e appena finì l'unica parola che riuscì a dire fu "bastardo"

-come si é permesso a toccarti. Ma tu come stai? Hai avuto paura? Inizió a preoccuparsi per me come nessuno prima d'ora

Devo dire che mi piaceva il fatto che si preoccupasse e che mi dimostrasse che a me ci teneva e non poco

-io si sto bene apparte questi lividi sul corpo. Di paura ne ho avuta tanto mi avvicinai a lui per stringerlo forte in quei momenti pensavo a te e a quello che mi stava facendo quello la
-shhh é tutto ok. Ci sono io ora e nessuno e dico NESSUNO oserà toccarti mi accarezzó dolcemente i capelli per poi passare al viso

Mi strinsi più forte su di lui. Era come se mi desse la forza necessarai per andare avanti.
Alzai il viso e i nostri occhi si incrociarono, gli sorrisi e lui avvicinandosi mi diede uno dei suoi baci dolci. Era un'atmosfera perfetta, il rumore del mare e la musica come sottofondo, lui che mi baciava e mi proteggeva allo stesso tempo.

-parliamo d'altro... é stato davvero un gesto carino quello che avete fatto in partita gli dissi incrociando le mie dita con le sue
-il tuo uomo é gentleman visto rispose ridendo

Amo il suo sorriso. Per non parlare del suo suono

-chi ti ha detto che sei il mio uomo t... non feci in tempo a finire la frase che sentì il cellulare vibrare, vidi il numero e subito mi allarmai.

Qualcosa é successo sicuro

Era il numero di Luce ma a rispondere non era lei ma il ragazzo i oggi.

-pronto dissi
-ciao sono Fernando. La tua amica ha bevuto troppo mentre era con noi e non si regge in piedi. Vienila a prendere siamo alla 'Bahía de los Ángeles' fai presto rispose una voce dall'altra parte del telefono
-arrivo subito risposi

Presi Ney per il braccio tirandolo su

-vieni, Luce é sbronza andiamola a prendere alla 'Bahía de los Ángeles' subito dissi avviandomi già alla macchina

-me lo sentivo. É tutta colpa mia. Non dovevo farla andare con quei ragazzi iniziai a rinproverarmi
-ei non é successo niente. Adesso la andiamo a prendere a la portiamo da me. Una domanda ma Dani non sa che é uscita con quei ragazzi vero? Mi chiese anche se la risposta ovviamente la sapeva già
-no. Ho cercato di fermarla in tutti i modi ma non c'é stato niente da fare risposi.

La andammo a prendere alla Baia e la portammo a casa i Ney
Appena la feci entrare nel bagno sboccó sporcando il pavimento.
Le feci bere una camomilla per calmarsi e la misi a letto mentre io mi sdraiai affianco a lei. Non mi sembrava il caso di rimproverarla proprio sta sera , ci penseró domani.


Ei vi sono mancata vero? 😏
Sono tornata con un capitolo un
po' più lungo per farmi perdonare
spero vi piaccia ❤

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