Capitolo 30

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L'indomani mattina mi svegliai tra le braccia di Ney. Adoravo quando c'era quel contatto fisico tra noi, perché insomma non é da tutti essere coccolata tra le braccia del calciatore numero uno del Brasile e uno dei migliori del Barcellona.

Gli diedi leggeri bacini sulle braccia per poi sentirmi stringere di più

-se mi stringi ancora mi mancherà il respiro affermai tenendo le dita della mano destra incrociate con le sue
-non sarei mai capace di farti del male rispose guardandomi negli occhi
-sarà meglio replicai lanciandoli una sfida di sguardi
-la metti così?! Inizia a correre

Scesi dal letto velocemente e inizia a scendere le scale per non farmi prendere

-Davii corri che papà ci prende

Il piccolo mi rincorse e finimmo per uscire in guardino ,dove quella piscina non prometteva niente di buono.

Appena ci vide un po' in difficoltà ne approfittó

-ora non potete andare da nessuna parte ci disse lanciando uno sguardo di sfida.
Prese me e Davi e ci buttò in piscina, alle 7:15 del mattino, e devo dire che anche se era estate l'acqua non ero poi così tanto calda

-me la pagherai Neymar Junior dissi per poi uscire ad asciugarmi

Una volta aver indossato vestiti puliti presi il telefono e mandai un messaggio nel gruppo della squadra

Oggi facciamo l allenamento di sera. Riposatevi.

Subito mi risposero,alcuni mi ringraziarono altri invece come un certo Daniel Alves mi fece delle battute

Dani
-oggi la signorina vuole stare con il suo fidanzato per questo ha spostato l allenamento

Io
-sta sera ti fai 100 giri di campo intesi?

Dani
-faccio il bravo adesso 😂❤

È impossibile odiare questo ragazzo. È una persona meravigliosa, pronta ad aiutare chiunque avesse bisogno di lui, dà qualsiasi cosi pur di rendere felice una persona a cui vuole bene. Certo ha anche i suoi difettucci ma amo anche quelli di lui. E poi è sangue brasiliano come me e si sa che noi amiamo ridere e divertirci, anche con poco.

Finito di fare alcune cose io, Ney e Davi uscimmo per andare a fare una passeggiata al parco

-corri Davi c'é quella ragazza che ti piace gli sussurrai all orecchio
-quanto sono carini insieme rivelai a Ney vedendo suo figlio così allegro e felice
-un po' come noi disse per poi guardarmi

Mi piacevano queste frasi dolci ma non sdolcinate.
È straordinario come sia riuscito in poco tempo a cambiarmi il cuore. È come se quella corazza di pietra che mi ero costruita si fosse sciolta e avesse lasciato spazio, per una volta, a un sentimento così grande.

-ei ciao Neymar disse una voce che conoscevo bene

Dimmi che non è lei continuavo a ripetermi tra me e me

-a ciao anche a te dissi rivolgendosi dalla mia parte

-si puó sapere che cosa vuoi? Gli chiesi secca
-ho visto che Davi gioca con mia figlia ho pensato di venire a salutarvi

Ho capito bene? Ha detto FIGLIA? Penso di sentirmi poco bene

-da quando hai una figlia tu? Le chiese Ney
-dall'ultima volta che abbiamo fatto sesso. 1 anno e mezzo fa. Non ricordi? Sputó dalla sua bocca quelle parole che fecero male

Questa volta non volevo andarmene e scappare come sempre.
Mi girai verso di lui in cerca di una risposta

-ovviamente la figlia non è mia rispose con voce tremolante quasi avesse paura della risposta di Bruna

-ne sei sicuro? Rispose lei

Dopo quella affermazione non so cosa mi successe ma mi avvinghiai adosso a lei.
Avevo tanta rabbia dentro, per il fatto che c'era sempre qualcuno a incasinarmi la vita.
E ci sta che sono una ragazza abbastanza tranquilla e non cerca guai ma ora Bruna era arrivata al limite.
La presi per i capelli e la buttai per terra e dopo 2 minuti di urla e schiaffi mi sferrò un pugno dritto sull'occhio destro, urlai dal dolore ovviamente Ney, che in precedenza cercava di separarci, mi prese e mi portó al pronto soccorso per farmi vedere l'occhio.

-ti fa molto male? Mi chiese Ney arrivati alla porta dell'ospedale
-tu che dici?! Gli risposi come se fosse una domanda retorica

A quel punto abbassó lo sguardo, entró dentro in cerca di un dottore al quale rivolgersi

-mi scusi, la mia fidanzata ha preso un pugno sull'occhio destro a chi mi posso rivolgere ?chiese ad un ragazzo sui 30 anni, alto e moro
-la porti pure da me che la visitiamo gli fece cenno di seguirlo

Mi poggiarono sulla barella mentre stavano capendo come aiutarmi. In fine mi pulirono e mi misero una garza dicendo che andava cambiata ogni mattina ma prima l'occhio andava sciacquato .

-dimmi che quello che ha detto Bruna non é vero gli domandai seduti sulle panchine al difuori dell'ospedale

Per un attimo esitó e non riusciva neanche ad alzare lo sguardo. Cosi mi avvicinai, gli alzai il mento

-guardami negli occhi lo implorai
-certo che no. Io non ho mai fatto sesso con lei. Rispose deciso

Dopo ulteriori accertamenti adammo a prendere Davi, che nel frattempo lo avevamo portato da nonna per non farlo preoccupare

Quando tornammo a casa mi venne voglia di farmi un bel bagno in piscina. Giusto per rinfrescarmi perché si moriva dal caldo. Entrarono anche papà e figlio, giusto per darmi fastidio.
Iniziammo a giocare a pallavolo peró colpendo la palla di testa. Tutto il pomeriggio lo passammo così fino a quando andammo ad allenare la squadra

-pronti barça? Urlai mentre tutti erano in campo ad aspettare me

Dani subito notó il fatto che portavo gli occhiali ancora alle nove di sera e mi richiamó con lo sguardo

-Alves a te aspettano i 100 giri di campo che ti avevo promesso gli dissi mentre si stavano scaldando
-io pensavo che scherzassi rispose con facci da cucciolo

Non mi fece intenerire per niente e gli feci fare almeno 40 giri di campo

A fine allenamento Dani mi prese da parte perché voleva avere spiegazioni

-dimmi cosa é successo quasi mi ordinó
-in pratica io Ney e Davi eravamo al parco e il piccolo giocava con una bambina e si é scoperto che quella bimba era figlia dell'ochetta
-noo Bruna... con una...figlia attaccó a ridere
-la cosa più bella è che si é inventata che era figlia di Ney. Io accecata dalla rabbia, nei suoi confronti, le saltai addosso ma lei mi sferrò un pugno nell'occhio
-quella ragazza inventa di tutto e di più pur di tornare con Neymar

Dopo la lunga conversazione andammo tutti a casa a riposare. O meglio gli altri a riposare.


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