Capitolo 14

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Mi addormentai affianco al piccolo Davi e dun tratto sentii due forti braccia che delicatamente mi sollevarono dal letto e aprii leggermente gli occhi

-andiamo a fare la nanna bella addormentata mi sussuró Neymar mentre mi portava in una stanza

Dopo le sue parole chiusi gli occhi per godermi meglio il momento. Ero stretta a lui con una salda presa, la mia testa era appoggiata al suo petto e riuscivo a sentire i battiti del suo cuore e il suo buon profumo.
Poco dopo mi appoggió nel letto ma fece per andarsene quando io gli presi il braccio e con la voce impastata dal sonno gli sussurrai

-ti prego resta con me sta sera

Subito si precipitó nel grande letto e mi abbracció tenendomi stretta a lui. Non so perché ma questa ragazzo mi stava cambiando, ovviamente in positivo. Da ragazza seria e testarda che ero stava venendo fuori una Jasmine dolce, sensibile e altruista.
Inutile dire che mi stavo innamorando anche se ho avuto sempre paura dell'amore.
La vedevo come una cosa troppo grande per me e impossibile da gestire.

........

Cercai di aprire gli occhi lentamente ma la troppa luce non me lo permetteva. Ero in una stanza abbastanza grande, pareti bianche decorate con dei dipinti meravigliosi che rappresentavano il mare, tutto in quella stanza mi ricordava la mia amata spiaggia.
Cercai di tirarmi su e di sistemarmi con la schiena appoggiata al muro, Ney non c'era, probabilmente sarà già di sotto pronto per andare agli allenamenti.
Presi il telefono che stava continuamente squillando

-pronto dissi cercando di capire chi fosse dato che il numero non lo conoscevo
-tra 10 minuti devi essere al Camp Nou senza i vestiti dell'allenamento devo parlarti disse Enrique dall'altra parte del telefono

Così mi alzai, andai in bagno e scesi giù da Neymar

-buongiorno Jasmine disse il piccolo Davi mentre stava facendo colazione
-buongiorno piccolo gli risposi avvicinandomi al suo papà
-buongiorno anche al papà gli sussurrai essendo molto vicina a lui
-buongiorno principessa disse per poi darmi un bacio
-non ero la bella addormentata?
-no, ieri lo eri. Oggi sei la mia principessa
-ascolta mi ha chiamato Enrique, mi vuole vedere al Camp Nou peró senza i vestiti dell'allenamento. Non é che potresti accompagnarmi tu? Gli chiesi
-certo. Vesto il piccolo Davi e arriviamo disse per poi darmi un altro bacio sotto gli occhi del figlio

Dopo 10 minuti eravamo tutti pronti, salimmo in macchina e ci dirigemmo al campo

All'entrata vidi Luce e Alves abbracciati

Quì c'é sotto qualcosa!

Feci un pensiero nella mia mente ma non mi accorsi che in realtà lo avevo fatto ad alta voce

-sotto cosa? Mi chiese Davi che stava difianco a me e mi teneva la manima
-niente piccolo gli risposi prendendolo per mano ed entrando

Vidi Enrique che mi aspettava alla fine del tunnel che portava al campo dove gli altri stavano iniziando a scaldarsi

-buongiorno. Sempre in ritardo eh! Disse rimproverandomi
-buongiorno mister gli dissi facendo un sorriso sta volta se la prenda con Neymar, io non centro. Allora come mai mi ha chiamata?

Nel frattempo guardai oltre il campo dove il piccolo Davi stava allegramente correndo sotto il sole di Barcellona

-dobbiamo aspettare una persona Jasmine disse facendomi preoccupare. Pensavo fosse una cosa seria

A un certo punto entrare mia madre

-mamma?! Che ci fai qui? Le chiesi abbastanza stranita dalla sua presenza
-tesoro sono qui perché devi sapere certe cose
-dimmi le risposi
-allora. Da dove partire. Beh quando ero più giovane e avevo 25 anni mi innamorai di un giovane calciatore, cioé Luis Enrique. Abbiamo avuto una bella storia, eravamo entrambi innamorati l'uno dell'altra e un giorno io rimasi in cinta. Lo andai a dire a lui molto felice, anche lui ne era felice peró il problema era che non poteva permettersi di avere un bambino nell'apice della sua carriera. Così lui andó per la sua strada e io per la mia, anche se rimasi molto innamorata di lui. Poi io mi sposai con tuo 'padre'. Insomma ti presento tuo padre disse indicandomelo

D'istinto gli saltai addosso e mi scesero delle lacrime. Lui mi teneva stretta a lui, come se non volesse più lasciarmi andare . Sciolsi quel meraviglioso abbraccio e lo guardai

-finalmente papà gli dissi continuando a piangere
-non piangere piccola mi disse asciugandomi il viso con i polpastrelli delle dita
-quindi quell'essere che mi ha cresciuta non é mio padre? Chiesi girandomi verso mia madre che un momento prima sorrideva alla vista mia e di mio padre
-no mi rispose contenta

Infondo anche lei non era contenta della persona che aveva sposato. Molte volte, quando beveva, o era arrabbiato, la picchiava, ma lei non diceva niente. Non aveva la forza di lasciarlo e non capisco perché. Da una parte sono triste di venirlo a sapere così, dall'altra parte sono felice che finalmente la verità sia venuta a galla. Non sopportavo di restare ancora in quella casa, con quella persona che mi urlava ogni giorno, per ogni cosa.

-andiamo bambina mia dobbiamo recuperare i giorni persi disse mio padre sorridendomi. Riuscivo a vedere che anche lui era un po' commosso perché aveva gli occhi lucidi Ragazzi oggi niente allenamento, tutti a casa urló per farsi sentire da tutti
-arrivo gli dissi andando dagli altri

Mi diressi verso Neymar

-uoo che hai fatto al nostro mister l'hai stregato. E poi cos'é quel sorrisone? Mi chiese ridendo
-scemo. Sta sera ti spiego tutto dissi dandogli un bacio
-mmmhh... voglio sapere anche io disse Dani schiarendosi la gola
-sta sera vi chiamo e venite a casa mia che vi spiego. A sta sera dissi andandomene saltellando con un sorriso a 32 denti.



Hello people. Allora che ve ne pare?
Bel colpo di scena.
Allora ve lo aspettavate?
Spero vi sia piaciuto, fatemi sapere
nei commenti.
Bye❤

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