Chapter 22: The eighteenth wonder of the world

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Salimmo sul palco, luci spente, urla a dismisura. Ad un tratto i riflettori ci si puntarono contro e lì li vidi. Vidi tutti i fans dei ragazzi riempire tutto il palazzetto. Erano tantissimi, più di quanti io abbia mai visto assistere a un mio saggio alla Royal. Inevitabile dire che l'ansia mi salì tutto d'un colpo fino a raggiungere un picco altissimo. Becky ebbe la stessa mia reazione ma, quando ci guardammo negli occhi un flashback si impossessò di me. Vidi due bimbe appese alla sbarra di danza classica. Entrambe indossavano un tutù rosa confetto e portavano uno chignon perfetto in testa. Erano girate di spalle e non riuscii subito a riconoscerle. Poi scesero dalla sbarra e si voltarono. Si guardarono negli occhi e si sorrisero. Erano due piccole ballerine di cinque anni. Eravamo io e Becky da piccole. Tornai alla realtà e le sorrisi, proprio come allora. I ragazzi si presentarono e poi presentarono noi ragazze.
«La prima a sinistra è Cristine!» disse Michael seguito da un forte applauso da parte del pubblico.
«Lei è Mali, la sorella del nostro bassista!» squittì Ashton. Anche per loro si levarono grandi applausi.
«La ragazza con la coda è Becky!» presentò Cal. Ancora tanti applausi.
«Infine, la rossa è Ariel, la prima ballerina del gruppo!» mi annunciò Luke. Gli applausi si duplicarono. E l'agitazione fece lo stesso.
Partì "What I like about you" e noi iniziammo a fare la nostra performance. Era tutta scena, niente di troppo difficile o stilistico. Chi si prendeva in braccio, salti in aria, acrobazie e movimenti vari. Eravamo tutte molto flessibili per cui nel ritornello misi un pezzo uguale per tutte e tre: ci alzammo la gamba destra fino alla testa, cademmo in spaccata alla quarta, quindi con la gamba destra avanti, poi ci tirammo su e facemmo una presa in cui io e Becky saltammo in aria a capriola. Io salii sopra Mali, lei sopra Cristine e poi ci lanciarono. Terminammo la canzone in posa: Mali si era tirata su la gamba da dietro e la faceva toccare con la testa, Cristine andò giù in ponte e tirò su la gamba sinistra, Becky appoggiò le mani a terra e tirò su la gamba destra fino a formare un angolo di 180 gradi con la sinistra, io scesi in spaccata alla quarta, quindi uguale a quella di prima, ma tirai su la gamba dietro in modo tale da toccare la testa con il piede. La prima canzone era fatta. Passarono altre otto canzoni poi ci sarebbe stato il mio assolo. Luke decise che dovetti ballare da sola "Wherever you are". Mi ispirai al balletto fatto con mia sorella per entrare a scuola di danza. Il biondo iniziò a cantare e io tirai fuori tutta l'energia trattenuta in precedenza. Il balletto terminò con metà delle fans che piangevano e l'altra metà che urlava. Mi commossi anche io poi andai ad abbracciare Luke, che aveva cantato da solo tutta la canzone. Arrivammo all'ultimo balletto, "She looks so perfect" e demmo il meglio di noi nonostante la stanchezza della serata. Terminammo anche l'ultima melodia e ringraziammo tutti i presenti al concerto. Uscimmo dal palco con un casino di grida e applausi. Arrivati in camerino ci mettemmo ad urlare e saltare come dei poveri cretini. Ce l'avevamo fatta, avevamo sconfitto la paura del tornare sul palco. Mezz'ora dopo fummo tutti pronti ad andare in hotel per cambiarci e andare a fare il solito brindisi post-concerto. Io ero davvero stanca e, arrivata in hotel mi distesi sul letto, e, dato che tutti erano nella mia stanza, parlai.
«Ragazzi, divertitevi anche per me, io sono sfinita e ho le gambe a pezzi. Resterò qui in hotel, non ubriacatevi troppo mi raccomando!» sorrisi ai ragazzi.
«Ehm, io le faccio compagnia. Sono parecchio stanco anche io e ho lo stress a mille. Spero che non ci siano problemi.» intervenne Luke.
«Oh no, non preoccupatevi piccioncini!» rispose Michael sogghignando.
«E che farete qui?» chiese Ash seduto sulla poltroncina della camera a gambe aperte. Calum si posizionò in mezzo e iniziò a muovere il bacino alla "ti sfondo come un muro" facendo intuire cose poco caste ai miei amici. Tutti ridemmo ma io e Luke smentimmo subito. Una decina di minuti dopo i ragazzi furono tutti fuori dalla nostra camera e noi ne approfittammo per farci una doccia rilassante.
«Vado prima io!» anticipai Luke.
«E perché non la facciamo insieme la doccia? Sai, ho un po di stress accumulato da buttare via.» sorrise furbo il biondo.
«Amore mio io non sono un antistress.» risi io.
«Lo so, tu sei meglio.» mi baciò. Decidemmo di seguire l'idea di Luke. Lui si spogliò di fretta e furia per poi regolare l'acqua, io ci misi un po di più dato che ero molto dolorante. Non riuscivo a togliere la maglietta e il reggiseno.
«Vuoi una mano, piccola?» mi chiese il pinguino nudo.
«Ehm si, grazie.» risposi. Con delicatezza mi sfilò la maglia e poi mi slacciò il reggiseno. Entrammo sotto la doccia e, subito, l'acqua riuscì a placare il senso di infinita stanchezza. Luke mi fece appiattire al muro, facendomi sussultare al contatto con le mattonelle fredde. Dopo lunghi e caldi baci, fu di nuovo dentro di me. Avevamo bisogno di intimità, di sfogarci e di lasciar andare lo stress del concerto. E noi trovammo davvero il modo più bello per farlo. Fu la doccia più bella di tutta la mia vita. Luke era tornato sano e arzillo, io ero ancora dolorante. Dopo essermi asciugata i capelli ed essermi vestita con una maglia di Luke, mi sdraiai sul letto, vicino al biondo che mi stava aspettando.
«Come va, piccola?» mi chiese lui sinceramente preoccupato dalle smorfie di dolore.
«Non molto ok, ho il collo che mi fa malissimo e l'inguine che mi sta facendo vedere le stelle.» risposi io accoccolandomi a lui.
«Che ne dici se ti facessi un massaggio? Sai, Ash mi ha imparato quelli che il nostro manager fa a lui quando si fa male suonando la batteria.» sorrise. Acconsentii e mi distesi a pancia in giù, togliendomi la sua T-shirt e concedendo a Luke il via libera sulle mie spalle e sulla mia schiena. Iniziò a muovere le mani sul mio collo facendo scogliere i nodi che si erano creati. Continuò sulle spalle poi scese piano piano verso la schiena. Gli chiesi di massaggiare anche il dietro delle cosce, proprio sotto il sedere, dato che provavo molto dolore anche li. Senza problemi lui continuò il servizio. Mi girai a pancia in su e divaricai le gambe a spaccata. Luke iniziò a massaggiarmi l'inguine, facendo ogni tanto cadere "accidentalmente" la sua mano esperta nelle mie parti intime. Non si spinse oltre. Il massaggio durò in tutto ben trenta minuti e, quando lui smise, mi sentii come un polipo, senza spina dorsale o senza forze per muovermi. Luke si sdraiò di nuovo accanto a me e mi abbracciò.
«Ti ho vista oggi mentre ballavi, eri fantastica. Anche le altre erano brave e belle ma tu, tu eri di più. Soprattutto nel nostro assolo. Sembravi una principessa. La mia principessa. Mi hai emozionato.» mi baciò la testa.
«Ho sempre considerato la danza come una salvezza, come un modo per far star bene le persone. Becky dice che sono nata ballando, cresciuta su un palcoscenico, con la voglia nelle vene di far sognare il pubblico. E sapere che la mia arte abbia fatto star bene te, mi fa sentire soddisfatta per una volta. E ricordati che ero una principessa solo perché il mio principe stava cantando per me.» mi girai per baciarlo.
«È tutto così strano Ari, sei entrata nella mia vita in un secondo. Sei passata dagli occhi dritta al cuore, scombussolando ogni singola parte di me. Sento che sei ciò che brucia sotto la mia pelle. Sei le farfalle nello stomaco che si alterano quando ti bacio. Sei il sorriso che ho quando ti vedo. Sei.. Non so cosa tu sia, non so se considerarti una salvezza o una condanna. Sei come una droga,però tra te e la droga ci sono delle differenze. Dalla droga puoi pure salvarti da te no. Da te o muoio o ti porto dentro per sempre. E voglio davvero portarti dentro per sempre. Voglio sposarti un giorno e avere due bambini, belli, bellissimi, proprio come te. E voglio amarti fino alla fine, sempre di più, finché il tuo amore non mi farà esplodere il cuore. Perché se dovrò morire da vecchio, voglio farlo per te. Voglio morire soffocato dal tuo amore. E forse non te l'ho mai detto ma, ti amo. Ora e sempre, piccola.» ci baciammo in una maniera mai fatto fino ad ora. Ci baciammo come se fosse stato il nostro ultimo saluto. Come se non ci vedessimo da una vita. Avevo gli occhi lucidi.
«Luke, non so che dirti. E mi chiedo come fai tu che solamente sorridendo riesci ad uccidere quello che dentro mi sta uccidendo. Dio mio che cosa sei! Sei la luce dentro ai miei giorni, l'ottava meraviglia del mondo, il figlio degli dei. Hai fatto l'impossibile per me, mi hai ridato la voglia di vivere. Mi hai insegnato a cambiare e a rendere magico anche ciò che per me è orribile. Certezze non ne ho ma so una cosa, ci sarò quando cadrai e ci sarai quando cadrò. Sai è bello, è sempre bello pure quando è brutto amarti forte oltre il dolore perché tu sei l'amore. Nonostante tutto. E se ci pensi sei solo tu quello che mi ha teso la sua mano quando mi hai trovata appesa sul precipizio. E non potrò mai ringraziarti abbastanza. Voglio te nel mio futuro, Luke. E ti amo, ti amo fortissimo ora e sempre. Perché quello che lasci non va più via, e perché la fine non esiste, per questo ti sposerò, lo giuro.» ci ribaciammo alla stessa maniera di prima. Era un amore incondizionato. Era la mia vita. Era fottutamente tutto.
«Sai, piccola, voglio far sapere a tutto il mondo che tu sei mia. Che ne dici se al prossimo concerto rendessimo pubblico tutto?» mi chiese sognante.
«E non hai paura di ciò che le tue fans possano dire? Delle critiche? » mi preoccupai io.
«In questi anni ho scoperto una cosa. Non si vive per accontentare gli altri. Ho tantissime fans e tutte vorrebbero sposarsi con me. È impossibile, giusto? È per questo che non ho problemi a rendere presente a tutti che stiamo insieme. Avrebbero avuto una delusione prima o poi, a prescindere che sia tu o che sia una di loro la mia ragazza. Io sono felice di e con te.» rispose lui.
«E se loro non volessero più amarti come prima?» continuai.
«Avrò sempre il tuo di amore.» mi baciò ancora.
Ci addormentammo poco dopo, stanchi ma consapevoli del bene infinito che ci volevamo.




Bummmmm! Luke vuole ufficializzare la sua relazione! Allora, il pezzo sul palco è un po' complicato da capire per chi non fa danza, ma tranquille, ci si arriva facilmente. Quando Ariel e Luke stanno a letto e lei parla ho usato un pezzo di "L'ottava meraviglia del mondo" di Mostro, se ve lo state chiedendo.. Eh niente come sempre spero che vi piaccia, kiss❤️

A personal infinity|| Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora