Chapter 31: The start of something new

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Chapter 32
Le settimane passarono molto velocemente. Tra visite mediche, interviste e concerti, arrivò il nono mese di gravidanza e la mia pancia era diventata un palloncino. Le cose erano cambiate molto durante questi mesi. Avevamo iniziato a pensare per tre, a comprare le cose per tre, a fare progetti per tre. Avevamo comprato una casetta per me, Luke e il bambino, o meglio, la bambina. Era sera e stavamo distesi sul letto, stanchi per la giornata.
«Sono contenta che le fans siano felici per noi. Sai, mi sarei aspettata offese e insulti e, invece sono state così carine! Abbiamo una scatola piena di regali per la bimba!» dissi girandomi verso Luke, che aveva il petto attaccato alla mia schiena e la mano destra ad accarezzarmi la grande pancia.
«Già. Sono le fans migliori che possano esistere. Sono così fiero di loro. E sono felice di poterle sentir dire che sono cresciute con noi. Sai è strano sentirlo ma è la verità. Dal 2011 ad oggi è cambiato tanto ma quelle che ci seguono da allora posso dire di essere cresciute con noi e con la nostra musica.» mi baciò la guancia.
«Hai ragione. Spero che anche Chloe possa crescere così felice come loro.» dissi io posando la mano su quella di Luke.
«Chloe avrà tutto, te lo assicuro. Farò il possibile, faremo il possibile per non farle mancare nulla.» disse lui.
«Manca davvero poco Luke.. Tu come te la immagini la bimba?» chiesi io girandomi completamente per poi guardarlo.
«Sinceramente non lo so. Spero che abbia le tue labbra e i tuoi boccoli che tu ti ostini sempre a piastrare.» disse ridacchiando.
«Io spero che i suoi capelli abbiano il colore dei tuoi. Te la immagini? Una piccola riccioli d'oro! E deve avere il colore dei tuoi occhi, per forza.» dissi sfiorandogli delicatamente la guancia.
«Okay, però deve avere il tuo nasino!» disse toccandomi la punta del naso con l'indice.
«E le tue fossette che spuntano fuori quando sorridi.» dissi passando un dito sopra le sue fossette. Ci abbracciammo e, qualche minuto dopo sentii il respiro di Luke farsi regolare. Cercai di addormentarmi anche io ma non fu così facile. Il grande giorno stava arrivando e io avevo sempre più paura. Mi alzai e mi diressi verso la finestra. Sidney era silenziosa e la luna rischiarava le vie fredde e silenziose. I lampioni creavano ombre lunghe e indefinite per la strada. Gli alberi si muovevano con un fruscio leggero, come se avessero paura di svegliare qualcuno. Le case erano spente, nessuna luce accesa. La magia della notte. La tranquillità. La perfezione. Eppure io non ero tranquilla. Non era mai buon segno quando io non riuscivo a dormire.
Due mani mi si poggiarono sui fianchi.
«Che succede Ari?» mi girai verso Luke ancora un po' assonnato.
«Vuoi la verità Luke? Sono terrorizzata. Ho paura per il parto, per il dopo. Ho paura che, presi troppo da Chloe, ci dimenticheremo di noi. E ho paura che lo stress ci divori. Sei così giovane Luke. E hai una band, una famiglia, degli amici. Ho paura che ti pentirai. Per questo voglio chiederti una cosa. Se te ne vorrai andare e abbandonarci io non potrò fermarti. Ma se devi farlo, fallo quando lei sarà ancora troppo piccola per ricordare. Non riuscirei a mentirle.» lo guardai.
«Ariel io non vi abbandonerò mai. Non importa quanto critica sarà la situazione o quanto stress ci sarà nell'aria. Tu sei la mia ragazza e lei è la mia bambina. Io non potrei mai abbandonarvi. E credimi se ti dico che sarai una madre perfettamente fantastica. Darai a Chloe tutto l'amore possibile. E io farò lo stesso sia con te che con lei. Voglio svegliarmi con quel piccolo marmocchio nel nostro letto, tra i nostri corpi seminudi, dopo aver fatto l'amore. Perché è ovvio che, nonostante tutto, non possiamo trascurarci. Io ti amo Ariel e cercherò di essere il padre che Chloe merita e il ragazzo che tu meriti. Inoltre la mia famiglia, i nostri amici e le nostre fans sono qui per aiutarci. Mia madre è tutta su di giri e non vede l'ora di abbracciare la bimba. Andrà tutto bene, amore. E per il parto capisco che tu sia spaventata. È normale. Ma io starò dentro la sala con te tutto il tempo. E ti darò forza quando non ne avrai più. Ci sarò sempre.» disse baciandomi con trasporto.
Luke mi aveva rivoluzionata completamente la vita. Mi aveva fatto capire che l'amore si nasconde dietro piccoli gesti, che bisogna sempre affrontare le cose in due, perché fa meno male. E mi aveva insegnato cos'era l'amore, quello vero, delle fiabe.
Ci rimettemmo a letto e ci addormentammo.
Acqua.
Un dolore improvviso.
Urla.
Sudore.
Ospedale.
Sala parto.
«Avanti piccola, manca poco tieni duro. Ce la fai, sei una guerriera. Le ultime spinte!» mi stringeva la mano Luke. Come promesso era entrato in sala parto con me e mi era stato sempre vicino. Ecco il motivo per cui non riuscii a dormire quella notte. Il dolore mi stava sopraffando. Raccolsi gli ultimi bricioli di forza e, con una spinta fortissima, feci uscire un piccolo scricciolo piangente. Era nata, finalmente Chloe era nata.
Le sue urla riempivano la stanza, accompagnati dai singhiozzi miei e Luke. L'infermiera fece tagliare il cordone ombelicale al padre della bambina e poi porto a lavare la piccola. Luke mi baciò. Un bacio pieno di amore e di lacrime salate. Uscì di corsa fuori dalla sala ed urlò che era nata Chloe. Si levò un coro di urla che si complimentarono con me e Luke. Rientrò in sala proprio nel momento in cui l'infermiera posò Chloe tra le mie braccia. Profumava di buono. Era bellissima, la bimba più bella e più perfetta mai vista fino a quel momento.
Il tempo passò, tornammo a casa e i primi due mesi passarono veloci. I ragazzi erano innamorati di mia figlia, le fans ci mandavano continui regali e la famiglia di Luke ci era sempre stata vicino. Quella notte non riuscivo a dormire. Luke stava cullando Chloe, situata tra me e lui, cantando una delle mie canzoni preferite: Lego House. Non riuscivo a non innamorarmi sempre di più di quei due soggetti. Luke e la sua fotocopia al femminile. Sfiorai il viso di mia figlia. Percorsi tutto il suo piccolo corpicino con la mia mano in cui era posato un anello con un diamante. Luke mi aveva chiesto di sposarlo e io, senza pensarci due volte, accettai entusiasta. Passai le dita tra i boccoli color biondo chiaro di Chloe.
«A quanto pare Dio ci ha dato ascolto. È proprio come l'avevamo sognata. A volte penso che l'ho disegnata ma poi mi rendo conto che è davvero qui. Ha i tuoi stessi occhi, le tue fossette quando ride, il colore dei tuoi capelli..» mi interruppe Luke.
«Si, ed ha anche le tue labbra piene, i tuoi fantastici boccoli e il tuo naso perfetto.» continuò lui.
«È la cosa più bella di questo mondo.» baciai la piccola, addormentatasi nel nostro letto cullata dal suono della dolce voce di Luke. Le cose erano cambiate molto. Becky anche era rimasta incinta di Calum da qualche settimana, Ashton stava programmando il suo matrimonio con Mali Koa e Michael.. Beh, Michael era l'unico che aveva deciso di vivere con la sua fidanzata, la vita da ragazzo, senza troppi impegni. E io mi trovavo li, sul mio letto, della mia nuova casa, con mia figlia e il mio futuro marito. Ed è in quel momento, in quel preciso momento, che ho capito cosa intendeva Chbosky con la teoria dell'infinito. È guardare la persona che ami e vederci dentro tutto il tuo futuro. È tenere in braccio tua figlia e capire che non tutto ciò che fai deve per forza essere un errore. È avere degli amici fantastici e sapere che si può sempre contare su di loro. Beh, ecco per me cosa significa sentirsi infinito. Significa guardare nei suoi occhi e trovarci il paradiso. Significa baciarlo. Ed innamorarmi di lui tutte le volte. Proprio come se fosse sempre la prima.

                         FINE.





Sto piangendo. Okay. È tutto finito. Io non so che dire davvero. Ci ho messo così tanto a farlo che non mi pare vero di aver postato l'ultimo capitolo.. Non so che altro dire.. È nata Chloe e.. E non lo so, sto di merda. Okay.. Credo che sia ora dei ringraziamenti. Innanzitutto ringrazio la mia migliore amica per avermi spronata a scrivere ed aver creduto in me. Poi ringrazio voi che avete seguito la storia. E un ringraziamento va a quei quarto scemi che mi hanno cambiato e salvato la vita dall'inferno che stavo e sto passando. Eh niente ragazze, finisce qui il nostro percorso. Tornerò presto con una nuova storia. Ma non vi svelo niente! Grazie per tutto, è stato bello❤️

A personal infinity|| Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora