Chapter 23: Barcellona

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"For a while we pretended
That we never have to end it.."
Ore 4.50.
Per quale fottutissimo motivo deve suonare la sveglia? Luke aprì di scatto gli occhi e si scaraventò giù dal letto correndo in bagno. Ma che succede? Mi alzai e lo raggiunsi. Si stava lavando la faccia.
«Perché stai facendo il pazzo psicopatico e perché la sveglia ha suonato a quest'ora?» guardai il biondo agitarsi lavandosi i denti.
«Pra foco nonniamo tartire! Fè la ceconda fappa!» mormorò lui con la bocca piena di dentifricio.
«Sai com'è, io non parlo la tua nuova lingua.» mi strinsi nelle spalle. La giraffa sputò ciò che aveva in bocca e mi guardò.
«Tra poco dobbiamo partire! C'è la seconda tappa!» ripeté le parole che aveva detto in maniera incomprensibile mentre si stava lavando i denti. Mi schiaffeggiai mentalmente e iniziai a preparare i vestiti e a mettere a posto le valigie mentre Luke si finiva a lavare. Scelsi un top nero che arrivava all'ombelico, degli shorts neri e una camicia con le maniche lunghe arrotolate a scacchi rossa e nera, come quella del mio ragazzo. Ai piedi misi le mie vans nere e mi feci una coda di cavallo alta. Quando Luke finì in bagno entrai io e con la velocità della luce mi lavai e truccai. Uscimmo dalla suite e trovammo i ragazzi ad aspettarci fuori. Becky era strana, quasi irrequieta. Le avrei parlato quando saremmo stati a Barcellona. Arrivammo all'aeroporto in una ventina di minuti e, tra colazione, imbarco e check in arrivarono presto le sei. Prendemmo le solite postazioni in aereo e dormimmo per metà del viaggio. Arrivammo a Barcellona nel pomeriggio parecchio stanchi. Decidemmo di andarci a riposare e di vederci per andare a cenare fuori e poi andare in discoteca. Luke e io entrammo nella lussuosa camera d'albergo. Feci in tempo ad appoggiarmi nel letto che subito mi addormentai.
«Ari! Piccola! Ehi! Svegliati dai!» interruppe ogni parola baciandomi. Feci finta di dormire ancora qualche minuto, godendomi le attenzioni del mio ragazzo. Quando aprii gli occhi vidi un angelo sorridermi. Ma non era nessun angelo del vangelo, era il mio angelo, il mio Luke. Mi baciò a stampo sulle labbra poi si andò a sistemare. Con le ragazze decidemmo di vestirci normalmente per la cena e di portarci un cambio per la discoteca. Io mi lasciai gli abiti che avevo addosso perché mi piacevano parecchio, aggiunsi un berretto nero dell'Obey in testa e mi ritruccai, questa volta in maniera decente. Scelsi il vestito e i tacchi per la serata e misi tutto in borsa. Luke si mise una maglietta bianca attillata al suo petto che, lasciatemi commentare, metteva in risalto il suo fottutissimo fisico perfetto. Portava degli skinny jeans neri e le sue Air Force bianche ai piedi. Si era portato dietro una giacca di pelle nera, per evitare di sentire freddo la notte. Ci ritrovammo tutti in camera di Cal e Becky aspettando che Cal si finisse a preparare. Mi parve il momento adatto per parlare con la mia migliore amica.
«È da stamattina che sei strana tesoro, che è successo?» chiesi.
«Beh.. Sai.. È da un po che io e Cal siamo più che semplici amici.. Cioè io e lui stiamo insieme ma non è del tutto ufficiale. Comunque sia, ieri notte dopo il concerto siamo tornati in hotel verso mezzanotte e mentre mi stavo svestendo lui mi ha colto di sorpresa. Sai com'è un bacio tira l'altro e ci siamo ritrovati nudi sul letto e sai.. Beh credo che tu abbia capito. Dovremmo annunciare il nostro fidanzamento proprio oggi. Ma solo a voi, non siamo ancora pronti per rendere pubblico a tutti tutto ciò.» riprese fiato la mora.
«Ok, visto che siamo in tema, anche io e Luke abbiamo avuto un paio di rapporti bollenti tra ieri notte e l'altro ieri sera. È stato bellissimo e domani sera durante il concerto annunceremo a tutti il nostro fidanzamento. Non vogliamo più vivere nell'ombra.» sorrisi io ripensando agli occhi di Luke mentre mi spiegava cosa provasse per me. Cal uscì dalla porta del bagno e fece cenno a Becky di alzarsi. Io presi la videocamera e li filmai di nascosto.
«Ragazzi, scusate. Volevamo dirvi una cosa» iniziò il topo.
«Io e Cal abbiamo pensato di rendervi partecipi di ciò che sta accadendo tra me e lui.» continuò Becky.
«Senza troppi giri di parole. Io e lei stiamo insieme da due mesi. E ci amiamo.» Cal baciò la mia amica sotto gli applausi di tutti.
«Visto che siamo in tema» si intromise Ash, «io e Mali stiamo insieme da cinque mesi.» sorrise alla sua ragazza. Altri applausi riempirono la stanza. Cal impallidì ma poi applaudì pure lui.
«Mi sembra giusto, allora, dire che anche io e Cristine siamo una coppia. Lo siamo da poco, ma anche io e lei lo siamo.» Mike abbracciò la timida Cris.
«Ragazzi, vi rendete conto? Siamo tutte coppie! È una cosa stupenda!» urlai io con la telecamera in mano. Spensi l'aggeggio e andai ad abbracciare i miei amici. Convenevoli finiti, ci recammo al centro in cerca di un ristorante. Potevo parlare finalmente spagnolo senza sentirmi a disagio. Entrammo in un bar chiamato "Besos Prohibidos", baci proibiti. Mi attirava molto il nome.
«¡Hola!» ci accolse la cameriera.
«¡Hola!» salutai io come portavoce.
«¿Tenéis mesa para 8?» chiesi se avevano un tavolo per otto persone.
«Si, claro venís conmigo.» ci condusse al tavolo. Ordinammo pizza e parlammo del più e del meno.
«È davvero figo sentirti parlare in spagnolo, Ari!» disse l'unicorno sorridente.
«Oh beh grazie Miky! Mi piace molto come lingua ed è piuttosto facile da parlare.» risposi io. Pagammo il conto e chiedemmo alla cameriera se potevamo usufruire del bagno per cambiarci.
«¡Claro que si!» fu la risposta della simpatica signora.
Ci vestimmo in maniera molto sexy. Io scelsi un vestito aderente nero che lasciava tutta la schiena completamente nuda. Il corpetto aveva lo scollo a cuore, tempestato di diamantini. Arrivava a metà coscia. Ai piedi un paio di tacchi da dodici centimetri neri brillantinati.
Becky aveva un vestito color pesca, molto semplice ma davvero bellissimo. Era aderente fino all'ombelico, poi andava giù morbido  fino al ginocchio. Portava un tacco dieci bianco tenue. Era favolosa. Cristine mise una gonna turchese che arrivava fino a sopra il ginocchio e dentro alla gonna vi mise una canotta blu scuro. Ai piedi delle ballerine blu. Cris era la ragazza più sobria del gruppo, ma anche in questo caso era lo stesso bellissima. Infine Mali mise un abito bianco lungo fino alle caviglie. Sembrava una dea, considerando che si era messa i sandali dorati. Eravamo bellissime e non mancarono le foto davanti allo specchio fatte da Becky. Quando uscimmo vedemmo i ragazzi completamente imbambolati. Luke fece alzare e abbassare il pomo di Adamo almeno tre volte di seguito. Chiesi alla cameriera se potesse farci una foto. Dopo che lei acconsentì, ci mettemmo in posa, tutti quanti ci baciammo con il proprio partner e penso che fu la foto più bella di tutte. Uscimmo e Luke mi attirò a se.
«Non vedo l'ora di toglierti questo vestito da dosso questa sera in hotel. Sei troppo, troppo sexy per resistere.» mi sussurrò all'orecchio facendomi venire i brividi lungo la spina dorsale che avevo lasciato nuda. Entrammo nella discoteca "Se siente caliente" e subito, come tutte le altre volte, mi colpì l'odore di alcool. Ci sedemmo ad un tavolo libero e ordinammo cerveza e tequila. Dopo aver bevuto a sufficienza per essere più audace del previsto, mi alzai e trascinai gli altri a ballare. Mi appiccicai a Luke e iniziai a strusciarmi addosso a lui a ritmo di "Bailando" di Enrique Iglesias. Sentii una sporgenza provenire dai suoi pantaloni battermi nella coscia. Guardai Luke e lo baciai istintivamente. Fu un bacio che non ebbe niente di casto, ma fu giusto così. Mi avvicinai con la bocca sul suo collo e iniziai a mordere e succhiare la sua pelle. Profumava di paradiso, di lui. Lasciai un succhiotto piuttosto evidente e lui fece lo stesso. Quando si staccò riprendemmo a ballare. Questa volta ci fu il remix di "El perdon" di Niky Jam e Enrique Iglesias. Finito il ballo ci accorgemmo che si erano fatte le 2.25 e decidemmo di lasciare il locala per avviarci in hotel. Arrivati in camera io e Luke, ci baciammo appassionatamente.
«Ti avevo promesso che avrei fatto una cosa questa sera.» mi sussurrò all'orecchio per far aumentare l'eccitazione. Mi spinsi ancora di più verso di lui e intrappolai il suo labbro inferiore tra i miei denti. Quando lo lasciai vidi, grazie alla luce dell'abat-jour, un sorriso malizioso sul suo volto. Abbassò la lampo che si trovava sul mio sedere e mi sfilò il vestito come promesso. Mi tolsi i tacchi e mi misi distesa sul letto, con le gambe leggermente divaricate. Luke si spogliò rimanendo in boxer e gattonò sensualmente verso di me. Mi morse il labbro e mi sfilò l'intimo. Fece lo stesso con i suoi boxer e di li in poi iniziò il divertimento.




Gneoooo! Allora, Luke e Ariel vi danno dentro ma, perdonatemi, non riesco a fare parti spinte. Chiedo perdonoo! Anyway, i ragazzi hanno ufficializzato le loro storia, che patatiii! Vabbè vado a pranzo, adios❤️

A personal infinity|| Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora