Mi contemplo la maglietta bagnata, cazzarola! Mentre guardo quell'oca andarsene con le sue cagnoline vedo che l'ultima, quella che aveva prestato le scarpe a Molly, si gira verso di me e mima "Scusa". Faccio una smorfia contrariata e guardo se il cellulare funziona ancora, e per fortuna è così.
-E poi la troia sono io, guarda come ci prova con tutti quei ragazzi...- borbotto, poi mi rivolgo alle mie amiche.
-Mi sono divertita ieri sera ragazze, ma ora devo andare-
Le saluto con un cenno di mano e mi avvio a casa. L'acqua sulla maglietta mi congela i muscoli e mi ritrovo a saltellare più volte per non raffreddarmi tutta. Appena entro in casa mi faccio una doccia tiepida e aspetto mia madre e Sophie apparecchiando la tavola.
-Holland? Siamo a casa!- esclama mamma appena entra in casa e io le saluto.
-Com'è andato il pigiama party con le tue compagne?-
-Bene bene, ci siamo divertite, tutto qua...- dico vaga: a mia madre non piacciono molto le feste.
Soprattutto dopo gli anni passati.
-Cosa avete fatto?- riattacca subito.
-Battaglia con i cuscini, guardato un film, mangiato una pizza...-
-A okay, sono contenta che tu abbia trovato delle buone amiche- mi sorride sincera e io la ringrazio sottovoce.
Torno in camera e sblocco il telefono, sorpresa di avere un messaggio da Jake. Probabilmente si è fatto dare il mio numero da Katie.
Jake: ti va di andare a fare un giro per Manhattan?
Che figata! Non ci sono mai stata a Manhattan, vivendo nel Queens da poco più di due mesetti, non sono ancora uscita da questo distretto.
-Mamma! Posso andare a Manhattan con un mio amico oggi?- urlo per farmi sentire fino in cucina.
-Okay... ma torna a casa presto!-
-Se se come no...- borbotto e rispondo subito a Jake.
Holly: certo! Ma come ci andiamo?
Non mi fa aspettare troppo.
Jake: con la mia moto ;) ti vengo a prendere alle 14
Ci sono andata un sacco di volte, sulla moto, con Baylee e Cameron. Io e James, dato che non avevamo la patente per guidarle, facevamo una volta per uno sulle due moto. All'andata andavo con Baylee, al ritorno con Cameron. Ricordo ancora l'aria afosa di quell'estate, quando cavalcavo per la prima volta, la motocicletta di Baylee. Ricordo ancora il battito accellerato del mio cuore, dovuto sia all'adrenalina e alla velocità, sia alla presenza di lei. Scaccio con una mano questo malinconico pensiero e mi asciugo gli occhi già lucidi. Prendo dal guardaroba un paio di pantaloncini e una maglia con le maniche a tre quarti blu elettrico. Mi trucco con fondotinta, eyeliner, mascara e lucidalabbra e mi sistemo i capelli in una semplice coda di cavallo. Alle tredici e cinquantasette sono già fuori dal cancelletto, a messaggiare con Delilah, lei è convinta che tra me e lui ci sia qualcosa più di un'amicizia, ma io la ammonisco subito, insomma, non ci siamo mai neppure baciati! Da sobri intendo.
Sento una frenata e alzo gli occhi dallo schermo.
-Jake!-
Scende dalla moto e toglie il casco, scuotendo i capelli.
-Ciao Holland! Sei molto carina pettinata così-
Arrossisco un po', ma tento di nasconderlo perché non voglio pensare a cosa abbiamo fatto ieri sera, mi ricordo immagini frammentate, ma sono sicura di averlo baciato, c'è, lui ha baciato me, penso.
-Andiamo?-
Annuisco e infilo il casco che mi porge. Dopo mezz'oretta circa siamo già a Manhattan e io non vedo l'ora di esplorarla. Decidiamo di prenderci una bevanda e andiamo in giro a vedere Times Square, Central Park e, ovviamente, i negozi. Il pomeriggio passa così in fretta che non mi avcorgo che sta già calando la sera. Siamo fermi ad un fast food e ci compriamo un panino e delle patatine e una coca. Nel viaggio di ritorno mi guardo attorno e sento l'aria che mi sbatte in faccia i capelli e, per quanto voglia togliermeli dal viso, non stacco le braccia dal petto di Jake e faccio di tutto per fare finta di non avere una maschera di fili grigi in faccia.
-Eccoci arrivati- dice frenando.
Salto giù dalla motocicletta e mi tolgo il casco, scuotendo la testa. La mia folta chioma torna nuovamente in perfetta posa.
-Grazie per oggi- lo saluto con un bacio sulla guancia e lui mi bacia la tempia destra.
Quel gesto mi fa immobilizzare all'istante: anche lei mi salutava così. Mi porto le mani agli occhi e spengo tutto per un attimo: ci metto un minuto per riaccendere il cervello e avere di nuovo pieno controllo dei miei muscoli.
-Tutto b....-
-Si. Ora devo... devo... ciao- corro in casa e mi sbatto la porta dietro.****
-Holland! Mi stai spaventando!- Mel mi scrolla leggermente un braccio e io torno con la mente sulla Terra, con una forchettata di lasagne a mezz'aria, come mio solito.
-Cosa?-
-Mangia e raccontaci com'è andata ieri con Jake- dice subito Delilah.
-Ahm... bene, sì è stato bello...- mastico il cibo cercando di non far rumore.
-Bello? E basta? E... dopo?-
-Non ci siamo baciati, sia chiaro, e poi, è stata solo un'uscita tra amici...
Liquido la conversazione alzandomi e dirigendomi nei bagni. Mi chiudo in un gabinetto e prendo le pillole, l'abitudine mi gioca brutti scherzi. Butto giù una pillola, come se dovessi ancora prenderne. L'ultimo appuntamento con la dottoressa sembra essersi resettato nella mia testa. Dopo aver mandato giù la pasticca che teoricamente non dovrei nemmeno avere, mi cade un anello argentato sul pavimento e infilo distrattamente il barattolo mezzo vuoto in una tasca della borsa. Raccolgo il mio anello, esco e lo lavo al lavandino, me lo metto ed esco. Mi giro e vado a sbattere contro Molly, facendo cadere a terra la mia borsa e la sua. Raccolgo velocemente ciò che è caduto della mia roba e mi dirigo a inglese.****
-...Katie Nurs con Jake Tawens, poi Holland Herris farà il lavoro a coppia con... Brad Stan, poi Sarah Deshing con...- non sento più la voce del prof quando annuncia che dovrò fare uno stupido progetto di geografia con Brad.
Ma seriamente? Ma spero stia scherzando!
-Droggy, dovremo incontrarci qualche volta questa settimana- sussurra al mio orecchio, provocandomi mille brividi.
-Ti faccio venire i brividi droggy?- continua.
-Si come no-
Lo spintono via dal mio udito e non faccio in tempo a chiedere all'insegnante se posso cambiare partner che suona la campanella e lui scappa via.
-Facciamo domani alle cinque a casa mia? Prima ho molti impegni...- dice vago con un sorriso sghembo mentre una bionda tettona gli si avvicina e lo trascina via.
Digrigno i denti e imito il suo tono scemo.
-Prima ho molti impegni sai, devo scoparmi un po' di puttane... sai, devo mantenere alta la mia reputazione di puttaniere...-
-Cosa stai dicendo?- mi domanda Katie da dietro.
Arrossisco violentemente.
-Nulla, stavo blaterando alcune cose per l'interrogazione di... ehm... di matematica-
Mi sposto i capelli grigi dagli occhi e la accompagno alla macchinetta a prenderci un thé.****
-Dio che fortuna!- continua Delilah adulandomi.
-Oh Delilah! Ma che fortuna cosa? Fare una ricerca con Brad? Mamma mia sto per svenire!- faccio finta di stare male e sventolo una mano come pet farmi aria.
-Fai pure la stupida, ma Viky McCole, che lui se la scopa da oltre due mesi, non ha ancora visto la sua casa! Molly ha detto in giro che è una reggia e che non invita molte amichette là. Solo quelle più intime! E a te? Ti invita solo per una stupida ricerca? Io non ne sarei così convinta- blatera Katie emozionata.
-Sono d'accordo con loro! Mettiti qualcosa di bello! Mia sorella se vuoi ha qualche perizoma-
Delilah scoppia a ridere. Mel intanto rischia di strozzarsi con la sua acqua, poi ride sguaiatamente. Io invece sbatto la testa contro il tavolo, ripetutamente, faccio finta di essere esasperata, ma sotto sotto sto morendo dalle risate anche io. Dio, cosa si sono bevute?
-Basta me ne vado- annuncio esasperata e faccio per alzarmi ma le mie amiche mi trattengono.
-No okay, non facciamo più battute. Promesso- dicono in coro.
Prima di scoppiare un'altra volta.
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Not Again #Wattys2016
Teen Fiction[IN REVISIONE] Holland, Holly per i parenti, si lascia alle spalle un passato pericoloso fatto di droga e stress. Ma ricominciare da capo, una nuova vita che ogni ragazza desidererebbe, è più difficile di quanto Holly possa pensare ed ella dovrà lot...