Capitolo 40

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Le lacrime si fermano sui miei zigomi. Sono così stanca di piangere. Sono così stanca di piangere per Brad. Mi rialzo e mi asciugo. Infilo il pigiama, seppure debba ancora cenare e prendo il phon per asciugarmi i capelli. Liscio i capelli e mando un messaggio a Delilah. Ho deciso di andare al festone nella discoteca dove ci sono tutti i ragazzi della mia scuola e anche altra gente più grande. Quella sulla spiaggia sarà molto meno interessante. Meno alcolici, meno pericoli. In una parola? Noiosa.
Ti va di venire a fare shopping con me per la festa di Capodanno domani?
Non ci mette troppo a rispondere. Ma purtroppo non è proprio ciò che mi aspettavo.
Io, Katie e Mel ci troviamo in piazza alle tre. Vieni anche tu!
Alzo gli occhi al cielo per la frustrazione, però accetto lo stesso, sia perché da sola potrei comprare qualcosa di davvero orrendo oppure non trovare nulla, sia perché mi piacerebbe irritare Katie. Non so cos'è successo a quelle due ragazze che si sono incontrate a inizio anno. A quella con i capelli grigi che l'ha aiutata a rialzarsi dopo che la bionda era caduta, sfinita. Scuoto la testa, forse sono scomparse, oppure si sono semplicemente rivelate per ciò che sono in realtà.

****

Vedo già l'esile figura di Katie che si stringe nel cappotto troppo grande per lei. Lì vicino Mel sta soffiando sulle sue mani, nel disperato tentativo di riscaldarle. Delilah invece gesticola, come se stesse spiegando alle due la situazione. Scommetto cento dollari che sta spiegando il perché della mia presenza. Appena mi avvicino di più, gli occhi di Katie mi individuano subito e si stringono infastiditi, alzo gli occhi al cielo pregando Dio di farmi resistere per questo pomeriggio, perché potrei davvero dare di matto. Delilah mi saluta con un abbraccio che ricambio, Mel mi accenna un sorriso mentre la bionda non riesce a smettere di mandarmi frecciatine. Non la calcolo per niente e quando le altre due scambiano qualche parola, per evitarla, io controllo le notifiche del telefono. Sophie ha fatto davvero centro, Brad non mi ha più chiamata e i suoi messaggi non intoppano più la mia home di WhatsApp. Ci sono sempre, però non li guardo nemmeno. Non voglio sapere nulla.
-Allora... ho sentito che ti sei mollata con Brad- sento il tono beffardo di Katie.
-Sì, sicuramente l'hai sentito da Delilah, beh... non hai nulla da dire? Mi deludi- la punzecchio soddisfatta.
Potrei vedere persino il suo cervello fare i salti mortali per elaborare una risposta tagliente, se avessi i superpoteri.
-È che pensavo che foste... sai... la coppia dell'anno!-
La sua boccaccia mi fa perdere la ragione e, per non scattarle addosso e coprirla di botte, conto fino a venti sottovoce, e le rispondo con un sorriso a trentadue denti.
-Beh... grazie!-
Raggiungo Delilah, lasciando Katie confusa e sola.
-Dove andiamo?- chiedo guardandomi attorno.
È Mel a rispondermi, con una risatina.
-Hanno appena aperto un nuovo negozio pieno, ma proprio pieno, di vestiti. Sono passata una volta davanti alle vetrine e ho dovuto farmi aiutare da un paio di amiche per trascinarmi via da lì!-
Le sorrido di rimando. Katie si avvicina a Delilah e parlottano per tutto il tragitto, Mel invece parla animatamente al telefono con sua madre e io, beh, io mi guardo in giro.

****

-Oh, porca troia-
Sto imprecando per la bellezza di questo posto. I vestiti escono da tutte le parti della stanza. È davvero fantastico.
-Dividiamoci!- annuncia Delilah, oramai sparita tra le file di abiti.
Mi allontano alla ricerca di qualcosa che faccia davvero centro ma mi soffermo su un paio di tacchi mozzafiato. Sono dorati e molto alti. Sono perfetti. Agguanto il mio numero e corro alla ricerca di un abito che ci stia bene. Con le scarpe oro ci sta bene di tutto: rosso, blu, nero, bianco, rosa, verde. Vado nel reparto degli abitini corti e cerco senza sosta. Uno è troppo piccolo, uno troppo largo. È quasi un'agonia. Sento Delilah schiamazzare quando trova un vestito che le piace e le lamentele di Mel perché non trova le scarpe giuste. Mi guardo intorno, mi pare di essere l'unica a non avere un vestito in mano. Così, comincio a prendere tutti i vestiti che reputo stupendi e alla fine del reparto, ne trovo una quindicina. Corro in camerino senza farmi vedere con tutta quella stoffa in braccio e provo un vestito dopo l'altro. Ne scarto subito nove. Con i miei capelli sembro un burattino con tutti quelli. Me ne restano sei spettacolari. Due rossi, uno blu, uno nero, uno verde e uno bianco e rosa. Scegliere è praticamente impossibile, ma con l'aiuto di Delilah compro le scarpe con il vestitino nero. Mi calza come un guanto e i miei capelli ci stanno bene. Tranne per una modifica, che faccio subito dopo aver salutato le ragazze. Sto spendendo davvero tanti soldi dal parrucchiere, ma il risultato è spettacolare e adesso la mia chioma è davvero bella: ho tinto alcune ciocche azzurre di rosa antico. I piercing valorizzano il mio naso rosso e infreddolito. Infilo la berretta in testa e corro a casa, alternando da una mano all'altra, la borsa dell'atelier.

****

-Sono a casa!- urlo sbattendo involontariamente la porta.
Tolgo il berretto e il cappotto e li appendo al nuovo appendiabiti che avrà appena comprato la mamma.
-Holland!-
Mi dirigo in cucina, afferrando una mela. La sgranocchio, mentre osservo mia madre cucinare.
-Andrai alla festa di Capodanno tra due giorni?-
-Mmh... sì, perché?-
-Sophie vorrebbe andare ad una festa, ma non sono sicura di lasciarla andare alla tua...-
Il pezzetto di mela che sto masticando mi va di traverso. Comincio a tossire. Mamma mi passa un bicchiere d'acqua che svuoto in pochi secondi.
-Vuoi farla andare?! Ma sei impazzita? È troppo piccola per quel locale! Non può nemmeno entrare da sola!- esclamo incredula.
Non voglio che Sophie venga alla festa, non sarebbe di certo al sicuro là, tra la gente che ha anche sette anni in più di lei.
-Mandala alla festa sulla spiaggia, ma non al locale. Ci sarà gente molto più grande di lei! Non voglio che stia in pericolo, e io non posso tenerla d'occhio tutta la serata!- dico aprendo le braccia.
Non capisco come faccia a non arrivarci. Ci saranno un sacco di pericoli laggiù. E uno di questi potrei essere io.

Spazio autrice
Volevo solo dire che alla fine di Not Again è probabile che io pubblichi un'altra storia, mentre correggo questa.
Alla fine della revisione non so se comincerò subito a pubblicare il sequel o se lascerò passare un po' di tempo.
Sto già scrivendo l'inzio e vi informerò della mia decisione in futuro😊
Evviva l'aggiornamento dell'1:29 AM!
Bacioni
Lussy🌸

Not Again #Wattys2016 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora