Apro un occhio, poi l'altro. Mi guardo intorno e sento un continuo bip bip fastidioso. Mi tiro su a sedere e mi tocco la testa: ho una fascia spessa.
-C'è qualcuno?-
Mi stacco la flebo dal braccio e mi sostengo al comodino per uscire: la mamma sta leggendo una rivista. Appena sente il rumore della porta che si apre alza gli occhi e un sorriso si dipinge sulla sua faccia.
-Holland! Ma che ci fai alzata? Ti fa male la testa? E la schiena?- mi tartassa di domanda e io ci metto qualche secondo per tranquillizzarla.
-Sto bene. Da quanto sono qui?- domando guardandomi intorno.
-Da due giorni, oggi è venerdì, mercoledì notte ti hanno portato qua tre ragazzi e le tue amiche dicendo che eri caduta e avevi sbattuto la testa su un sasso. Erano preoccupati, soprattutto quel tipo alto con gli occhi verdi. È un tuo amico?- mi chiede.
-Amico? Ma scherzi. Lo odio- sbotto appoggiandomi alla parete.
-Comunque era quello più in ansia. Torna a letto, sei piuttosto stanca. Sophie mi ha persino chiesto come stavi stamattina- afferma allegramente.
-Davvero? Strano- ho un giramento di testa e mi tengo a mia madre.
Varco la porta della mia stanza e mi siedo sul letto, poi chiudo gli occhi e mi abbandono al sonno.-Dovrà stare qui ancora per due/tre giorni, dobbiamo tenere controllata e riposata la schiena- borbotta il medico poi compila un foglio e lo dà a mamma.
-Tieni ti ho portato un libro- mi dice quando il dottore e gli infermieri sono andati via.
Prendo il libro che mi porge e faccio un sorriso quando vedo che si tratta di Hunger Games.
-Grazie ma'- le rispondo e comincio a leggere quel capolavoro.
Katniss sta parlando con Rue quando bussano alla porta. Non so quanto sia passato da quando mia madre è andata via. Il sole è scomparso: due o tre ore? L'ospite entra e sbuffo appena vedo i suoi occhi verdi smeraldo.
-Cosa vuoi?- dico fredda mentre metto il segnalibro nel volume.
-Ehm... come va?- domanda a disagio.
Alzo un sopracciglio: -Sei serio?-
-Senti mi dispiace moltissimo per quello che è successo... non sapevo fossi tu- balbetta passandosi una mano tra i capelli biondissimi.
-A già... se lo avessi saputo ti saresti girato e mi avresti scopata davanti a tutti!- sbuffo e gli faccio un cenno con la mano: -Vattene-
Balbetta qualcosa poi finalmente mi lascia sbattendo la porta. Alzo gli occhi al cielo e riprendo la mia lettura, ignorando la cena e le infermiere che entravano a vedere se avevo mangiato.
-Holland?-
Alzai lo sguardo e vidi Jake. Da quanto era lì?
-Da quanto...-
-Cinque minuti- rispose subito: -come stai?-
Feci segno di cosìcosì e lui si avvicinò per baciarmi. Lo fermai posandogli un dito sulle labbra.
-Jake... ho fatto un casino, mercoledì notte- sussurro e lui mi guarda stranito.
-Cioè?-
Prendo un respiro e parlo: -Sai quando mi sono alzata verso mezzanotte?-
Annuisce e io continuo.
-Beh ho incontrato un tipo, che mi ha chiuso nello spogliatoio e... alla fine abbiamo fatto sesso... per due volte...- sputo.
Si alza guardandomi male e fa per andarsene ma io gli prendo il polso: -Aspetta... io... io non volevo farlo. La prima volta mi ha preso di sorpresa, mi ha spogliata e mi ha fottuto senza che io potessi fare nulla-
-E la seconda?- ringhia freddo.
-La seconda... ero eccitata da quello che diceva su cosa voleva farmi, e... ho perso il lume della ragione... ti prego perdonami. Non ha significato nulla per me- lo supplico ma lui abbandona la stanza nello stesso modo di suo fratello.
-Cazzo!- batto un pugno alla parete.
Non posso starmene qui con le mani in mano.
Mi alzo e mi vesto, poi esco e vado a cercare Jake in giro per l'ospedale. Arrivo alla reception proprio quando sta per uscire e lo seguo.
-Jake!-
Barcollo un po' ma faccio di tutto per rincorrere il mio ragazzo. Aspetta, stiamo ancora insieme?
-Parliamone- gli dico prendendogli il polso.
-Non c'è nulla di cui parlare: noi chiudiamo. Non siamo fatti per stare insieme-
-No ti prego- lo prego ma lui mette in moto l'auto e scompare nella notte, lasciandomi da sola sul marciapiede.
Torno in camera e mi addormento vestita, sono troppo stanca e distrutta per spogliarmi.I raggi di sole mi costringono a svegliarmi: è mattina presto e io mi sento... un vero schifo. Ah no aspetta, io sono proprio uno schifo.
Mi alzo e vado in bagno, mi rendo almeno decente ed esco dalla stanza. Mi giro intorno e vado a sbattere contro una ragazza, facendole cadere un quaderno dalle mani, sparpagliando fogli a terra.
-Scusa- dico mortificata e l'aiuto a raccoglierli.
-Fa' attenzione- borbotta.
Raccolgo alcuni fogli e poi vedo che si tratta di spartiti.
-Suoni? Ah comunque io sono Holland-
Annuisce sorridendo: -Pianoforte. E io sono Kendall-
-Anche io, un pochino dico. Ma c'è un pianoforte?- esclamo sbigottita.
C'è davvero un pianoforte in un ospedale?
-Sì, ma... tecnicamente non potrei suonarci, dato che è in un reparto di 'prima classe'- dice mimando le virgolette.
-Ti va di portarmici?- le domando timidamente.
Ci pensa su un momento poi annuisce.
-Mi piacerebbe avere qualcuno che mi faccia compagnia- mi fa cenno di seguirla e io lo faccio.-Che cavolo di fantastico reparto è questo?!- quasi urlo vedendo dove siamo adesso.
-SHHT!- sibila Kendall.
Sobbalzo e mi nascondo subito dietro di lei. Svoltiamo a destra poi sgattaioliamo in una sala insonorizzata.
Sul serio c'è una sala insonorizzata in un ospedale?
Kendall si getta subito al pianoforte e comincia a suonare una canzone che conosco, così inizio a canticchiare il testo e lei mi fa cenno di continuare. Così cantiamo una canzone dopo l'altra. Sembriamo due vecchie amiche.-Sei fantastica!- dico subito a Kendall, quando si torce le mani esauste.
-Grazie e tu a cantare? Bravissima. Che ne dici di fare cambio?- domanda.
Annuisco e mi siedo sullo sgabello. Scrocco le dita e comincio a suonare qualche solfeggio.-Cazzo ferma ferma!-
Interrompo la canzone a metà mentre Kendall mi fa segno di spegnere la luce e nascondersi da qualche parte. Lo faccio immediatamente e mi riparo dietro allo scaffale poggiato alla parete.
-Che è successo?- sussurro.
-Stavano arrivando degli infermieri, forse ci stanno cercando perché sono passate un paio di ore e se ci trovano qua è un casino.- dice a disagio poi la porta si apre e tacciamo entrambe.
La luce si accende e vedo, come ha detto Kendall, che alcuni infermieri controllano la stanza e poi escono. Chiudendo la porta. A chiave.
-No cazzo!- impreca cercando di aprire la porta.
-Merda cosa facciamo adesso?- chiedo e lei alza le spalle.
-Dovremo restarcene qui tutta la notte- sospira, poi si va ad accucciare per terra su un tappeto.
Mi siedo vicino a lei.
-Come mai sei qui?- le chiedo.
-Il mio fidanzato, anzi exfidanzato, mi ha picchiata perché lo stavo lasciando. È da un paio di mesi che sono in ospedale, adesso non si vedono nemmeno più i lividi. Dovrei uscire fra qualche giorno. Tu?-
-Ero ad un party sulla spiaggia ed ho fatto un casino così due si sono messi a picchiarsi e io sono stata sbattuta a terra cercando di dividerli- dico e lei scoppia in una risata.
-Siamo due problemi eh?- esclama e ridiamo inseme.
-Devi aver combinato un vero casino se è successa una rissa...- sbotta.
-Non me ne ricordare- borbotto e lei mi fa un cenno con la mano.
-Tranquilla, qualunque cosa tu abbia fatto, tutti fanno errori. Io compresa!- fa una pausa: -Pensa che il mio ex, quello che mi ha picchiata, mi aveva tradito con una puttana a caso, quindi io...-
Inizia a ridere istericamente e ci vuole un po' perché continui la sua stramba storia.
-Quindi io ho fatto bere il suo migliore amico e ho fatto finta di essere ubriaca, poi ho chiesto al mio ex di venire in una stanza per parlare dove in realtà c'ero già io che mi facevo il suo best!- continua a ridere sguaiatamente e io penso che sia davvero matta.
Ma mi piace, mi piace perché mi ricorda Baylee. E Baylee mi manca tanto. Sospiro per la nostalgia e poi mi riconcentro sulle risa anomale della mia nuova compagna di pazzie.
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Not Again #Wattys2016
Teen Fiction[IN REVISIONE] Holland, Holly per i parenti, si lascia alle spalle un passato pericoloso fatto di droga e stress. Ma ricominciare da capo, una nuova vita che ogni ragazza desidererebbe, è più difficile di quanto Holly possa pensare ed ella dovrà lot...