Capitolo 35

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Saluto con un sorriso forzato Karen, Yvette e Grace, mentre sussurro un "Ciao" poco convinto a papà. Sophie è ferma come una statua e rifiuta persino il saluto di nostro padre. La sua scorza di ghiaccio non cede nemmeno per un secondo. È la ragazza più forte che io conosca. O forse, la seconda più forte. Scuoto la testa per allontanare il pensiero e guardo le quattro figure andare al gate. Aspettiamo fino a che l'aereo Queens-Dallas decolli, poi torniamo a casa. Essa, immersa nel silenzio, mi sembra di nuovo paradisiaca. Sento il telefono vibrare contro la mia coscia. È un messaggio di Brad.
Piccola, posso venire da te stasera?
Me ne arriva uno subito dopo.
Anzi, posso venire a dormire da te?
Sorrido e gli dico di sì in un batter d'occhio. Rimetto il telefono in tasca e aiuto Sophie a riportare la sua roba in camera. Riordino la mia stanza e poi scendo a mangiare qualcosa. Prendo un biscotto al cioccolato in mano e uno in bocca. Torno in camera sperando di non sbriciolare dappertutto e prendo un libro a caso dalla libreria e inizio a leggerlo.

****

Il momento di andare a letto arriva con una velocità assurda. Forse, non avere nessuno in giro e avere un po' di tempo per me, mi rilasso facilmente e la giornata passa senza intoppi.
-Holland?-
Caccio un urlo quando sento un peso appoggiarsi al materasso.
-Non volevo spaventarti- mi dice fissandomi le labbra, ancora rosse dal rossetto che ho messo per andare in aeroporto.
-Tranquillo-
Mi appoggio al suo petto e mi scaldo tra le sue braccia.
-Holland! Tutto bene?- chiede apprensiva la mamma da dietro la porta.
-Sì, mamma... avevo visto un... uhm... uno scarafaggio!- sparo la prima cazzata che mi viene in mente.
-Va bene, buonanotte-
La saluto anche io e poi guardo Brad, i capelli sembrano perfino più chiari, alla luce della luna.
-Anastasia e Genoveffa sono già andate, vero?- chiede preoccupato.
-Sì, stamattina... perché?-
Le sue labbra si avvicinano pericolosamente al mio collo e si fermano sui miei capelli.
-Perché penserebbero male sentendo tutti questi rumori...-
Aggrotto le sopracciglia.
-Rumori? Quali rumori?-
-Questi, piccola Holland-
La sua bocca aggredisce le mie clavicole, succhiandole e leccandole. La pressione che infligge sulla mia pelle mi fa gemere debolmente. Le sue mani mi tengono inchiodata al piumone dai fianchi. I miei polsi sono intrecciati dietro la sua nuca. Sento la sua lunghezza che preme sul mio inguine. Mi aiuta a sfilare il maglione bianco e nero e i jeans pesanti, e se li getta alle spalle. Inarco la schiena facendo combaciare i nostri bacini. Brad sbottona velocemente la sua camicia, che va direttamente a finire per terra, vicino ai miei vestiti. Stringo le sue braccia muscolose e lo capovolgo sotto di me. Mi sdruscio provocante sul suo sesso, sentendolo indurirsi sotto ogni mio minimo movimento, mentre i suoi polpastrelli toccano senza vergogna il mio seno. Le sue dita torturano i miei capezzoli, facendo eccitarmi sempre più. Stringo i suoi fianchi con le cosce e gli bacio il collo. Le sue mani percorrono il sottile contorno delle mie mutandine bianche e me le strappano via in un baleno. Palpa le mie natiche nude e le apre leggermente, facendo strisciare il pollice fino al clitoride, dove comincia a sfregare con foga. Abbasso i suoi pantaloni e metto le mani dentro i boxer di Calvin Klein. Prima che possa circondare con le mani la sua erezione, ora libera dalla stoffa, lui mi ribalta sul materasso e mi blocca i polsi con le ginocchia. La sua erezione è proprio davanti al mio naso.
-Prendilo in bocca-
Faccio come mi dice e avvolgo il suo pene con le labbra. Faccio scorrere la lingua su tutta la sua lunghezza e sembra che a lui piaccia. Vederlo da qua sotto è una cosa davvero eccitante e sexy. Mi viene in bocca dopo poco tempo e io ingoio subito il liquido biancastro.
-Ora apri le gambe, piccola-
Sorrido e faccio di nuovo quello che mi ha chiesto, chiudendo gli occhi quando entra in me con un colpo secco.

****

-Ti è piaciuto?-
-Brad, fare l'amore con te mi piace sempre un mondo- sussurro stampandogli un bacio sulle labbra.
-E a te?-
-Oh, piccola... mi è piaciuto da morire. Soprattutto quando mi stavi succhiando il cazzo!-
-Brad!- lo ammonisco, avvampando come un peperone.
-Oh, sì! È stato il miglior pompino della mia vita!- continua ridacchiando.
-Smettila!-
Gli tiro un paio di schiaffetti scherzosi, sperando che la smetta di mettermi in imbarazzo.
-E poi... guardarti da sopra, Dio, eri così sexy mentre mi...-
-Basta!!-
Prendo un cuscino e lo premo sulla sua bocca, come se volessi soffocarlo.
-Okay, okay! La smetto!- supplica diverito, mentre mi stringe i fianchi.
Sollevo il cuscino e scoppio in una risata. Brad mi posiziona sul suo petto, coperto da una T-shirt, e mi cinge con un braccio i fianchi. Ci poggio sopra una guancia e cingo con il suo braccio la mia vita.
-Sono contento che tu abbia attaccato la nostra foto- dice accarezzando la mia sagoma nella fotografia.
-E questi tre?- chiede prendendone in mano una.
-Sono... James, Cameron e Baylee- dico indicandoli.
-Ah... lei è Baylee? Inizio già ad esserne geloso- ammette rimettendo la foto dov'era prima.
-Smettila, tesoro-
Mi sto per appisolare, quando il cellulare vibra. Alzo gli occhi al cielo, chi sarà adesso? Guardo la notifica d mi si rizzano i capelli.
-Che c'è? Chi è?- chiede subito, tentando di afferrarmi il cellulare.
-No... uhm... è che mi è finito di nuovo il credito e... devo ricaricare ancora. Che palle!- mento, sbuffando.
-Ah... torna a dormire, piccola-
Brad si appisola in pochi minuti e quando capisco che si è addormentato, prendo nelle mie mani tremanti il cellulare. Il messaggio è mandato sempre dallo stesso numero.
Tieniti pronta per il 31
È una fortuna che Brad stia dormendo, perché mi esce dalle labbra un grido strozzato.

Not Again #Wattys2016 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora