Capitolo 16

4.3K 168 6
                                    

Resto ferma un momento. Un momento di troppo. Si gira ed esce prima che io possa dire o fare qualcosa di intelligente. Resto lì, piazzata davanti alla finestra, con le braccia al grembo. Quello che mi aveva detto era stato un colpo strano. Un mezzo tra un farfallio nello stomaco e un colpo mancante al cuore. Una cosa incomprensibile.
-Holland! La cena è pronta- mi chiama mia madre e finalmente mi muovo.
-Non ho voglia di mangiare cazzo- sussurro, anche se so che non mi sente.
Vado in cucina tenendo gli occhi bassi. Mangio tra le chiacchere della mamma e le sbuffate divertite di Sophie. Rigiro la forchetta più e più volte. Ingoio un piatto di pasta in quasi un'ora. Strano per me, che sbaffo tutto in nemmeno cinque minuti.
-Tutto bene?- mi chiede mia madre mettendomi una sua mano sulla mia.
Annuisco senza dire nulla e mi rintano in camera. Mi metto a letto alle 20.34 e l'ultimo orario che vedo prima di piombare in un sonno profondo è le 20.59.

-Ommiodio! Holly sei fantastica!- esclamò, stampandomi un bacio sulle labbra.
Ricambiai e chiesi davvero se stessi così bene con i capelli grigi. Tutti e tre annuirono e Cameron mi fece un occhiolino. Ridacchiai e gli strattonai la maglia.
-Vedrai quanto ti piaceranno quando te la scoperai pezzo di merda- gli disse Baylee e James rise ancora più forte.
Abbracciai i tre ragazzi davanti a me.
-Vi voglio bene. Non dimenticatevelo- li strinsi più forte e poi ci dividemmo.
-Cazzo il grigio ci porta fortuna!- sparò James beccandosi un mio pugno sul petto.
-A proposito, mi sa che questo mese hai dato un po' troppa importanza a Jame- mi sussurrò Cam.
Gli diedi una spallata affettuosa: -Cercherò un posto in agenda-
Rise: -Manco fossi così impegnata Hollaaaa-
-Se vuoi ti aiuto io Cam!- disse beffarda Bay.
-No grazie!- rispose subito: -Come posso dire? Holla è più brava nei lavori di.... mmmh.... mano?-
Scoppiammo a ridere beffardi e camminammo sul lungomare, facendo battutine squallide sulla nostra, attivissima, vita sessuale.

-Merda- impreco svegliandomi.
Scuoto un po' i capelli annodati e cerco di levarmi dalla mente l'immagine delle sue labbra sulle mie.
Dio se mi manca.
Mi riaccuccio aggrovigliata alle lenzuola e chiudo gli occhi.
La sveglia suona e devo sforzarmi ad alzarmi dal letto e affrontare la giornata che mi si presenta davanti. Oggi devo parlare con Brad. Assolutamente. Mangio una brioche e bevo un cappuccino, poi metto lo zaino sulle spalle ed esco. L'aria si sta raffreddando velocemente e dicembre è appena iniziato. Mi stringo il cappotto addosso e infilo gli auricolari nelle orecchie. Sparo Zayn al massimo e durante il percorso casa-scuola esiste solo lui e la sua canzone meravigliosa.

-Mike! Katie!-
Si voltano e mi salutano. Ci diamo un bacio sulla guancia a vicenda e mi spiegano cosa hanno fatto nei giorni in cui ero assente. Li rassicuro cinque o sei volte che sto bene e posso camminare senza problemi, ma, nessuno dei due ne è molto sicuro.
-Delilah ha tipo sclerato in questi giorni- ammette Katie sghignazzando: -le manchi. E a tutte noi. E anche a Mike-
Mike arrossisce squisitamente e fa un sorriso imbarazzato. Tutto il contrario di ciò che farebbero Cam e Jame. Mi incupisco un po' a rivangare i loro nomi ma poi mi scrollo via la sensazione e continuo a parlare con i miei due compagni. Jake entra in classe e mi guarda indifferente e, stranamente, non mi fa male come avrei aspettato. Non sento nulla, a parte i sensi di colpa. Poi mi passa davanti Brad, e da lì si scatena un mare di sentimenti diversi.
Ciò il mare dentro. Sono molto tumblr.
Smetto di fare la stupida e mi siedo, concentrandomi sulle lezioni, combattendo dalla voglia di girarmi e incastrare le mie dita a quelle di Brad.
Ricorda Holland, non puoi! Non puoi far finta che non sia successo nulla! Non puoi fare la figura della troia andando con il fratello del tuo ex di... quanti?... tipo due giorni fa!
Mi picchietto le tempie maledicendomi metalmente per avere un cervello. Se non l'avessi non ci penserei!

-Holland tutto bene?- chiede Katie mentre siamo in mensa.
Mel e Delilah stanno discutendo allegramente sulla bellezza di un nuovo giocatore e non si accorgono, per fortuna, della mia confusione.
-Sì sì, stai tranquilla- forzo un sorriso e ingoio una cucchiata di maccheroni.
Mi passa davanti Molly e mi guarda dall'alto: -Holland ma come ti vesti? Se vuoi ti presto qualche abito. Ah no scusa, con il tuo corpo non ti entrano nemmeno se ci provi!-
Le sue ochette e metà mensa comincia a ridere e io mi sento tremendamente a disagio. Ricaccio indietro le lacrime e mi alzo, sbatto il vassoio oramai vuoto sul rullo ed esco mostrandole il mio dito medio. Cammino tranquillamente fino al secondo piano e mi infilo nei bagni meno usati. Arrivata mi guardo allo specchio e noto che ha ragione e che ho delle cosce enormi. Mi chiudo subito nella toilette e mi metto un dito in gola. Nel giro di qualche secondo rimetto tutto il pranzo e mi asciugo la bocca con un pezzo di carta igenica. Appoggio la testa sulla parete e mi porto le ginocchia al petto.
Devo dimagrire. E dimagrirò. Sarò la ragazza più magra e nessuno potrà più prendermi in giro.

Le mie amiche non hanno sospettato nulla e oramai è ora di cena. Ho insistito con mia madre che non avevo fame perché a scuola avevo mangiato tanto, ma lei mi aveva preparato comunque un piatto di pesce. Ho tenuto la cena nello stomaco un quarto d'ora e poi ho vomitato. Sciacquo le labbra con l'acqua fresca e mi asciugo con un asciugamano bianco. Mi tolgo i vestiti e resto in biancheria intima, poi mi corico e spengo la luce.

-Non prendi nulla?- chiede stranita Mel.
Scuoto la testa: -Ho mangiato molto a colazione-
Ed è vero. Ho mangiato tanti biscotti e ho bevuto una tazza di latte. Ma ho sboccato subito. Casualmente.
-Okay- esclama e poi ci sediamo.
Bevo qualche sorso d'acqua e ascolto le mie amiche parlare dei progetti che ci darà da fare il professore di educazione fisica. Mi giro verso il tavolo di Brad e appena lo guardo lui si volta. Mi mordo il labbro e mi rigiro.
-Holland verrai con noi alla festa dei giocatori di basket vero? Perfetto- non attende nemmeno la mia risposta e si mette a battere le mani come una bambina.
Annuisco e bevo un altro po' d'acqua.
-Tieni, mangia una manciata di cracker- Mel me li ficca in mano.
-No grazie- rifiuto ma lei mi guarda come se mi potesse incenerire con lo sguardo.
-Mangiali-
Sgranocchio velocemente i cracker e appena sento lo stomaco rivoltarsi faccio di tutto per non fare movimenti rapidi. Purtroppo scatto in piedi e tutte mi guardano.
-Ahm... vado un attimo in bagno. Ci vediamo dopo- le saluto con un sorriso ed esco tranquillamente dalla mensa.
Appena esco mi metto a correre verso i soliti bagni in cui vado in queste giornate e rigetto tutto in un batter d'occhio. Tossisco più volte e mi asciugo le labbra. Mi accuccio alla parete e mi stringo le gambe al petto, notando orridamente che non sono dimagrite nemmeno un po'. Mi viene un altro conato e vomito ancora. Sento qualcuno che apre la porta e, perché non l'ho chiusa?, mi tiene i capelli per non farli finire nel water.
-Tutto bene?- chiede quando ho finito.

Not Again #Wattys2016 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora