Capitolo 8

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Rispondo per l'ennesima volta al messaggio delle mie amiche e le informo che, no, non mi sono messa nulla di speciale, e di non rompere più. Alzo lo sguardo sul palazzo davanti a me e metto via il telefono, poi suono al campanello. Tanto è ovvio che dentro ci vivono persone piene di soldi che, non mi stupirei se, al posto del campanello normale, non ci fosse il rumore delle casse, quelle tipo dei supermercati, quando si aprono per tirare fuori i contanti. Invece, il suono è un semplice din don, piuttosto deludente. La porta si apre di poco e vedo Brad che si affaccia per vedere chi sia, poi la apre del tutto e mi invita ad entrare. È a torso nudo, coperto da soli pantaloncini da basket, sotto i quali, si vede l'elastico dei boxer Calvin Klein.
-Droggy! In anticipo di... trentadue secondi! Aspetta, trentuno. Trenta. Ventin...-
-Muoviamoci se vogliamo terminare, o almeno iniziare, questo progetto. Okay?- dico secca.
Lui per risposta, sbuffa divertito per la mia reazione e mi fa strada nel lungo salotto.
-I tuoi?- domando guardandomi attorno.
-La mamma al lavoro, papà con la sua nuova compagna,- dice facendomi cenno di salire: -non ti dispiace fare la ricerca nel salotto sopra al posto di camera mia? C'è sempre un computer anche se è meno potente di quello di camera mia, ma quest'ultima è in condizioni terribili.-
Annuisco silenziosamente e, quando arriviamo al secondo soggiorno, guardo in giro stupita e mi siedo su una sedia girevole.
-La tua casa dev'essere quattro volte la mia! È un poco esagerata- esclamo ridendo.
-Forse...- dice sorridendo e accende il computer: -hai idee per questo compito?-
Scuoto la testa e tiro fuori il mio quaderno degli appunti.

****

Sono le sette e trenta quando finiamo la prima parte del progetto. Abbiamo scelto di rappresentare l'economia degli USA e i suoi lati positivi/negativi.
-Direi di spezzare il lavoro qui- dico sbadigliando.
-Okay-
Salva e spegne.
Mi tiro su dalla sedia e metto l'astuccio e il quaderno nella borsa.
-Resti qui a mangiare?- mi chiede ad un tratto.
Mi volto: -Ahm... non lo so...-
-Possiamo ordinare una pizza. Ti piace la pizza? Insomma, a chi non piace la pizza? In realtà c'è qualcuno... ad una ragazza di quarta non piace la pizza. Ma cosa cazzo ha in testa??- dice con un'espressione stupida.
-Si, ovvio che mi piace la pizza!- dico ridacchiando per il suo continuo utilizzo della parola "pizza".
-Adesso chiedo-

****

-Una margherita e una con la salsiccia piccante!- dice per la terza volta al tizio della pizzeria.
Sbuffa sonoramente e attacca: -Ci voleva tanto per segnare due fottute pizze?-
Sorrido e lo aiuto a prendere i bicchieri e i coltelli.
-Non ci arrivo a prendere i tovaglioli!- dico mentre lui mi prende in giro.
-Vieni nanetta- mi prende in spalla e io metto le mie cosce sulle sue spalle.
-Ma quanto sono alti questi armadietti? Anche i tuoi sono due grattacieli?- chiedo prendendo un pacchetto di tovaglioli.
Mi fa scendere e ridacchia.
-No, mio padre era un po' basso ma ora che non c'è più... mia madre è un'ammazzone, è quasi due metri-
-Cooosa? Due metri? Dio! I miei se raggiungono un metro e settanta fanno una mega festa!-
Mi copro la bocca con la mano, una donna di due metri. Mi mette un po' di inquietudine.
-E tu? Quanto sei alta?- mi chiede.
-Uno e sessanta- gli faccio una linguaccia mentre lui ride della mia statura.
Passano pochi minuti e sentiamo qualcuno che bussa alla porta.
-Vado io!- si propone Brad, posando poi i cartoni sul tavolo.
Prendo i piatti e sistemo il cibo, poi prendo una bottiglia d'acqua e inizio a mangiare.
-Che buona!- dico, coprendomi la bocca mentre mastico una fetta della salsiccia del suo piatto.
-La mia è ancora più buona. E più grande- afferma masticando un pezzo di pizza.
-Che schifo!-
Gli tiro un pugno sul petto e cerco di regolare il rossore sulle gote.
-Te la sei cercata- dice alzando le spalle.
Scuoto la testa contrariata, ma sto sorridendo.
-Guardiamo qualcosa alla tele?-
-Okay, tanto devo essere a casa per le undici- rispondo, voglio proprio vedere i suoi gusti in fatto di TV.
Finiamo per guardarci una puntata di America's Got Talent perché non c'è nulla di interessante.
-Dai come fanno ad eliminare quella? Ma hai visto che corpo?- borbotta contrariato.
Gli tiro una cuscinata.
-Quanto sei stupido! Là tengono quelli che hanno talento, mica le top model di America's Next Top Model!- gli dico mentre ricevo in faccia il cuscino che gli avevo tirato.
-Doveva fare la spogliarellista!- ride guardando la mia faccia e mi toglie una piuma dai capelli.
-Sei impossibile- bofonchio alzando gli occhi.
-A tutte le ragazze piacciono i tipi impossibili- dice dandomi una gomitata.
-Si come no. Certo, alle troiette che ti vengono dietro piace la tua impossibilità?- scherzo.
-Mmmmh... sì. A loro sì. Peccato che, come dici te, sono troie.-
Lo guardo per vedere il suo viso divertito, ma vedo che è serio. Anzi serissimo.
-Non scherzo- aggiunge guardandomi negli occhi.
-E allora, perché ci state insieme?- chiedo curiosa.
-Chiedo solo per curiosità. Ovvio-
Tace un secondo poi riprende il discorso.
-Probabilmente perché sono le più facili da portare a letto, hanno corpi belli e, si presume, che sappiano che scopando con loro, non ci fidanziamo. Alcune però, sono ossessive e quando ci stai una volta, ti tormentano se ti vedono con altre... Molly, ad esempio, è una di quelle ossessive. È molto bella, va bene, ma non ha cervello! Per me una ragazza senza cervello, per quanto bella possa essere, vale poco più di zero. Ma a volte, per il sesso, vanno bene anche quelle...-
Lo guardo: non avrei mai pensato che Brad avesse un cervello. E che sapesse anche usarlo! Il suo ragionamento non ha neppure una piega e decido di credere che abbia un cuore. Forse si stancano anche loro di averle attorno, qualche volta.
-E non è stancante averle attorno?- domando ancora.
-A volte sì, ma si fa quel che si può...- dice, poi ricomincia il talent e mette fine alla nostra conversazione.
A volte lo vedo guardarmi e a volte lo guardo pure io e ci sorridiamo impacciatamente. Ridiamo per i comici e rimaniamo impressionati dai numeri di equilibrismo e io mi metto la sua mano davanti agli occhi quando arrivano quelli che si infilano i coltelli in gola. Mi piace questa versione di Brad, divertente e non presuntuoso. Quando finisce, mi alzo dal divano e metto la borsa sulla spalla.
-Grazie per la serata!- gli dico.
-Di nulla! Quando facciamo di nuovo? Per studiare, ovvio- mi chiede accompagnandomi alla porta.
-Che ne dici di... dopodomani alle tre a casa mia? Non è bella come la tua, ma anche io ho il computer...-
Annuisce e mi saluta con un cenno di mano. Esco e mi dirigo verso la fermata del pullman.

****

-No ragazze! Non è successo nulla!-
È la decima volta che glielo spiego, e siamo solo all'intervallo tra la prima ora e la seconda. Oggi Brad mi ha salutato con un cenno della mano, poi viene accerchiato dalle solite tre/quattro ochette e, dopo il discorso di ieri sera, sono riuscita quasi a vedere la stanchezza di Brad di averle attorno. Sorrido al pensiero della sua spontaneità, ma, so che sono egoista, voglio tenermi questa serata e questo Brad solo per me.
-H.!-
Mi volto subito, già sapendo chi mi chiama.
-Ciao Brad-
-Tutto bene?-
Mi stupisce come siamo passati da Droggy ad H., e soprattutto da un vai a quel paese mentale ad un tutto bene grazie.
-Bene tu?-
-Bene, se non fosse per quella stupida verifica di scienze... tu che sei brava, hai addirittura preso una C! Eddai, mi aiuteresti?-
Fa gli occhioni dolci da cucciolo, anche se si vede che sta per ridermi in faccia.
-Okay, visto che ho addirittura preso una C... facciamo sempre domani?-
-No... oggi? Allora, alle sei ho allenamento, quindi ci troviamo alle tre?-
-Va bene. Ti alleni alla palestra vicino al campo?- annuisce: -Perché alle sei ho il mio primo allenamento con la squadra di atletica!- rispondo emozionata.
Eh sì, mi hanno finalmente presa nella squadra! Me l'ha detto la mamma stamattina, almeno avrò un'attività per i crediti!
-Perfetto! Allora ci vediamo... a casa mia che è più vicina al campus?- domanda e io accetto.

****

Katie: studi inglese oggi vero? Ho bisogno di qualcuno da cui copiare nel test di domani!
Holly: mi dispiace, sono da Brad oggi ;)
Katie: omg! Lo devo subito a dire a Mel e a Delilah, impazziranno! Sta' attenta però! :)
Spengo il cellulare e mangio la pizza di mia madre: è il secondo giorno che non facciamo il pomeriggio, grazie gite delle quinte! Così posso mangiare a casa, cibo non pericoloso e per fare i compiti ho tutto il tempo.
Jake: ti va di uscire oggi?
Holly: non posso, devo studiare con un amico
Jake: allora... domani o dopodomani?
Holly: domani devo studiare ancora e dopodomani devo andare da un parente... scusa
Jake: okay, fai un fischio quando sei libera ciao
Cazzo.

Not Again #Wattys2016 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora