Capitolo 17

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-Sì sì grazie- faccio un gesto con la mano sperando che se ne vada, ma lui resta vicino a me.
Appoggio il capo alla parete e lui si siede di fronte a me.
-Cos'è successo? Come mai hai vomitato?- mi chiede prendendomi le mani.
Alzo gli occhi al cielo: -Ho detto che sto bene-
Mi guarda preoccupato.
-A me non sembra che tu stia bene- ribatte.
-Allora hai qualcosa che non va-
Tento di andarmene ma appena sono in piedi incespico e praticamente gli cado addosso.
-Mio Dio, non riesci nemmeno a stare alzata... da quanto non mangi senza vomitare?- mi tiene per le spalle e io mi appoggio al suo petto.
-Da... da ieri sera- mento.
-Okay. Adesso ti porto in infermieria- mi sorregge ma vede subito che non ho più forze, così mi prende in braccio.
Piagnucolo un po' e dibatto le gambe ma lui mi tiene salda. Noto le occhiate che tutti mi rivolgono ma non ci faccio caso. Ho così fame, ma se voglio dimagrire dovrò sopportarla.
-Cos'ha?- chiede la giovane infermiera appena Brad entra con me in braccio.
-Ha vomitato e non mangia senza sboccare da ieri sera- dice deponendomi sul lettino e sedendosi vicino a me.
-Okay, tieni questa pastiglia- mi dice la donna, poi si rivolge a Brad: -Tu puoi andare adesso-
-No sto qui con lei- ribatte subito e mi passa un bicchiere d'acqua per mandare giù la pasticca.
Quando l'infermiera se ne va lo ringrazio.
-Nulla- dice sorridendomi
-Sarà meglio che tu vada, ti... ti va di passare da me stasera?- chiedo timidamente e lui annuisce.
Mentre se ne va mi arriva un messaggio dalla mia amica.
Kendall: imprevisto al lavoro! Facciamo domani sempre alle 15?
Holly: okay, anche io non sto molto bene oggi
Kendall: a domani :)
Metto via il telefono e mi riposo un po'.

-Mamma sto bene, seriamente!- rassicuro mia madre un'altra volta e metto in bocca un'altra cucchiaiata di minestra.
Almeno questa non la vomiterò.
-Okay, vai in camera a riposarti- mi congeda e io obbedisco.
Mi lavo il viso e i denti, resto in biancheria intima poi torno nella mia stanza. Apro la finestra per far entrare un po' d'aria e mi infilo sotto le coperte, poi chiudo gli occhi.

-Holland?-
Sbatto le palpebre e vedo la figura scura seduta sul mio letto. Accendo la lucina e finalmente lo metto a fuoco.
-Brad? Cosa ci fai qui?-
-Scusa se ti ho svegliata e mi avevi chiesto tu di venire-
Scrollo le spalle ricordandomelo e mi metto a sedere vicino a lui.
-Dovremo parlare dell'altra sera...- dico e lui si passa la mano tra i capelli.
-Senti... ho... ho commesso uno sbaglio quella notte sulla spiaggia ma io voglio veramente farmi perdonare e farei di tutto per...-
Non lo lascio terminare la frase e lo bacio. All'inizio è stupito ma poi ricambia tirandomi a sé. Mette le mani sui miei fianchi e mi fa sedere sulle sue gambe. Mi stacco di qualche centimetro e ci guardiamo per un secondo.
-Anche tu mi piaci- ammetto e lui tenta di baciarmi ancora, ma gli metto un dito sulle labbra.
-Ti va di dormire qui con me? Dormire e basta però. Se dobbiamo cominciare qualcosa, dobbiamo farlo per bene- dico mentre lo guardo nelle pupille.
Lui per risposta prende il mio viso tra le mani e attacca le nostre labbra. Gli prendo i capelli tra le dita e li strattono dolcemente.
-Dio, come faccio a resisterti. Sei così provocante- mugula mentre gli mordicchio il labbro inferiore.
Fa scorrere i suoi polpastrelli sulla mia schiena facendomi venire i brividi.
-Mi piace l'effetto che la tua pelle fa quando la tocco- dice accarezzandomi la vita.
Mi corica sul piumone e si siede a cavalcioni su di me e comincia a succhiarmi la pelle dell'incavo del collo. Gemo debolmente e gli passo la mano tra i capelli morbidi.
-Ti prego, non provocarmi- ansimo mentre mi mordicchia il lobo.
-Mmmh...- sussurra ignorando le mie richieste.
Fa scorrere i palmi sulle mie clavicole poi si avvicina con le dita al seno. Il mio respiro si fa irregolare quando slaccia il reggiseno e lo butta per terra poi mi palpa delicatamente.
-Dio- gemo e inarco la schiena.
-Ma adesso... vuoi che mi fermi?- dice facendomi un sorriso malizioso.
Mi mordo il labbro inferiore e scuoto la testa.
-Fatti sentire piccola- sussurra guardandomi negli occhi.
-Non... fermarti- balbetto.
Gli tolgo la camicia e passo le dita sul petto muscoloso, delineando i pettorali. Lo ribalto e comincio a sfregare il suo rigonfiamento. Geme al mio tocco e ruggisce quando lo faccio più insistemente. Si toglie i pantaloni e fa per abbassarsi i boxer, ma lo fermo.
-Dovremo dormire- faccio un finto sbadiglio e mi corico sotto le coperte.
-Piccola bastarda- ride baciandomi il lobo.
Si stende vicino a me e mi cinge la vita con un braccio. Con l'altro sale fino al petto e mi tocca i seni. Ansimo e gli schiaffeggio scherzosamente il palmo, poi mi giro verso di lui.
-Come faccio a dormire se mi tocchi?- chiedo fingendomi irritata ma lui capisce che sto scherzando.
-Come faccio io a dormire se ho... queste davanti al viso?- chiede indicandomi le tette.
Sbuffo scherzosamente e mi accoccolo tra le sue braccia.

Apro un occhio e vedo subito la mano di Brad che stringe il mio seno sinistro. Sospiro, anche nel sonno è un pervertito.
-Brad, è mattina sveglia- sussurro al suo orecchio.
Mugula un po' ma continua a dormire. Butto il lenzuolo per terra e prendo un respiro, nascondendo un sorriso, appoggio il mio palmo al suo rigonfiamento e sfrego con energia. Apre di scatto gli occhi e si avvicina al mio viso.
-Che bei risvegli- bisbiglia toccandomi il petto nudo.
-Piantala- sbotto divertita ma non riesco a togliermelo di dosso.
-Sei bellissima quando dormi- mi sussurra all'orecchio e me lo mordicchia dolcemente.
Un brivido mi percorre la spina dorsale.
-Ma se stavi dormendo fino a dieci minuti fa!- esclamo ridacchiando.
-Mmmh... ma stanotte mi sei stata avvinghiata tutto il tempo-
Un sorriso sghembo gli si forma sul viso e io accarezzo la sua adorabile fossetta.
-Si ma la tua mano stamattina mi stava palpando per bene-
Si morde il labbro per non ridere sguaiatamente e io lo fulmino con lo sguardo.
-Okay... adesso stiamo seri per un attimo-
Mi mordicchio il labbro inferiore non sapendo se chiederglielo o meno.
-Cosa mi devi dire?- chiede preoccupato.
-Noi... noi due... adesso... cos-
-Mi vuoi chiedere cosa siamo adesso io e te?- mi interrompe.
Annuisco lentamente guardandolo nelle pupille.
-A meno che tu non voglia... penso che ora siamo.... fidanzati...- balbetta imbarazzato, scompigliandosi quei meravigliosi capelli.
-Se tu non vuoi non... non succede nulla- aggiunge cercando di restare calmo, ma la voce si incrina leggermente.
-È la cosa che voglio di più al mondo- Penso.
Mi getto tra le sue braccia e gli succhio la pelle del collo.
China il capo su di me e attacca le nostre labbra, facendo scivolare la sua lingua vicino alla mia.

Not Again #Wattys2016 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora