Capitolo 12

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-Ragazzi ci si vede-
Jake li saluta, poi si concentra su di me. Mi guarda il corpo e approva con lo sguardo il costume che ho scelto.
-Sei bellissima- mi sussurra all'orecchio e mi bacia, descrivendo con la lingua il mio labbro inferiore.
Gemo e lo invito a continuare, ma lui si stacca e mi prende per il polso, facendomi sedere accanto a lui vicino al falò. C'è un ragazzo, che tutti chiamano Mich, che suona la chitarra e incita i ragazzi a cantare. È un'atmosfera molto romantica, con il fuoco e la musica, ma non sento niente con Jake... Nonostante mi piaccia come carattere e aspetto fisico, nel petto, non sento nulla di nulla. La sera passa tra qualche shot di vodka e bicchieri d'aqua, così a mezzanotte sono ancora quasi del tutto sobria. Mi alzo per andare a prendere una bottiglia di birra quando incespico in un sasso e cado contro qualcuno. E quel qualcuno è Brad.
-Maldestra- borbotta lui, ubriaco, mentre io mi stacco da lui.
Balbetto una scusa e mi dirigo in una di quelle casette/spogliatoio, per controllare i capelli e il poco trucco che mi sono messa. Appena entro mi guardo allo specchio e mi sistemo alcune ciocche grige. Sto per uscire quando vengo spinta dentro da un corpo che chiude a chiave la porta.
-Brad cosa stai facendo?- domando e cerco di aprire la porta, ma lui mi afferra il polso e se lo mette sul petto. Cerco di toglierlo subito ma lui lo tiene lì, stringendo la presa.
-Brad fammi uscire- dico cercando di trattenere la voce ferma.
Lui scuote la testa e si avvicina a me, inchiodandomi alla parete di legno.
-Voglio finire quello che abbiamo iniziato ieri- dice guardandomi le labbra.
Sento l'odore dell'alcol fino a qui.
-Beh, io no- sbotto e cerco di andarmene, ma lui mi blocca spingendo i suoi fianchi sui miei.
Nonostante abbia bevuto, è ancora molto forte rispetto a me. Accidenti al mio fottuttissimo metro e sessanta! Brad accosta il viso al mio collo e comincia a succhiare la pelle. Ansimo e cerco di togliermelo di dosso, ma non si muove nemmeno di un po'. Con le dita sfiora il tessuto del reggiseno del bikini e con le labbra traccia il contorno del pizzo.
-Ti voglio- bisbiglia ancora attaccata alla mia pelle.
-Togliti, ti prego- ansimo, cercando di tenere a bada i miei ormoni.
Nessuno mi ha più toccata da così tanto tempo.
-La tua incoerenza mi fa eccitare da morire- ammette, slacciando i laccetti sulla mia schiena.
Mi strappa di dosso il pezzo sopra violentemente e si attacca al mio seno con le labbra.
-Brad lasciami andare!- piagnucolo e lancio un grido strozzato.
-Ti voglio fottere. Adesso. In questo spogliatoio.- dice in tono fermo.
Con la mano libera, comincia ad allentare l'elastico del suo costume e prende da una tasca un preservativo. Alla vista del profilattico comicio a piagnucolare più insistemente.
-Sta' un po' zitta, so che mi vuoi.- sussurra palpandomi con più voglia.
-Non voglio farmi scopare da te!- strillo, ma lui attacca le sue labbra alle mie e spegne il mio grido.
E succede.
Mi ricordo l'ultima volta che ho fatto sesso: con Cameron. Un anno fa. A Los Angeles. Sotto le stelle. Eravamo stretti uno all'altra, e un po' brilli per la festa, dalla quale eravamo scappati e avevamo trovato un posto appartato per darci dentro. La sensazione che provai quella volta e quella che provai oggi, era identica. Non era amore, era sesso normale. Così, per piacere.
E quando finiamo, così come la prima volta, mi sento strana.
E scivolo via.

Spazio autrice
Mi spiace se il capitolo è molto corto ma ho cancellato metà di ciò che avevo scritto, era troppo esagerato e tutti i dettagli mettevano in imbarazzo pure me.
Lussy🌸

Not Again #Wattys2016 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora