Capitolo 21

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-I sogni... i tuoi sogni... non sono uguali a quelli di altre persone... i tuoi sogni parlano...
-In che senso? Prevedo il futuro?
Risposi io poco convinta.
-Non esattamente... Molly... i tuoi sogni hanno qualcosa a che fare con il futuro... ma non lo prevedono... esattamente...
Scott restò allibito a sentire questo, però continuò a restare in silenzio.
Mary continuò:
-Molly... era destino che tu... venissi qui... qui c'è qualcosa... qualcosa che ti appartiene... qualcosa che ti possa fare smettere di soffrire...
-C-cosa?
-Molly... qui da qualche parte... c'è qualcosa che è tuo... è la chiave per farti smettere di soffrire... perché so... sappiamo che tu hai sofferto molto... è soffri ancora...
Sentendo questo mi scese una lacrima che asciugai in fretta per non far notare a Scott le mie debolezze.
Poi, visto che nessuno parlava, Scott decise di intervenire:
-Ma quindi in questo posto, intendo nell'intera struttura, c'è... ehm... qualcosa che...
Scott, visto che non riusciva a dire altro, venne aiutato da Mary:
-In pratica qualcosa... un oggetto... un amuleto... o addirittura un potere invisibile agli occhi... che possa aiutare Molly...
Non potevo crederci; avrei messo fine alle mie sofferenze che, fin da quando ero piccola, non mi hanno mai lasciata...
-Mary, ora hai qualche indizio su dove si possa trovare?
-No, Molly... posso solo dirti che per adesso... inizia tutto da lì.
Mary indicò con un dito la chiave al collo di Scott. E lui rispose:
-Qui dentro? Questa è solo una chiave trovata... a caso. Prendi.
Mi lanciò la chiave e la presi al volo. Poi ci voltammo verso Mary mostrndole il misterioso oggetto e continuò a spiegarci:
-Sì... questa è la chiave... questo oggetto serve... ad aprire una porta... chiusa da anni... nella stanza troveremo qualcosa...

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