Capitolo 29

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Tutto quello che sta accadendo è impossibile!
Infilai le mani nei capelli scuotendole violentemente lasciandomi cadere di peso sul letto.
Dopo tutti questi anni un uomo che mi è del tutto sconosciuto mi sta cercando?! È impossibile, dai!
Mary doveva aver percepito il mio pensiero perché rispose:
-Molly... niente è impossibile...
-E allora spiegami perché aspettare tutto questo tempo per venire a cercarmi!
-Ha aspetto che tu cresca Molly!
Disse tutto di un fiato in modo severo; continuò:
-Molly... lui non ha potuto avere tua madre... però avrà te...
In quel preciso momento arrivò Scott: fantastico! Naturalmente volle che gli spiegassi tutto nei dettagli e così feci. Non credette neanche a lui a quello che gli fu raccontato...
Mary riprese:
-Si sta preparando... quando meno te lo aspetti arriverà...
Scomparve.
Ci fu un breve attimo di silenzio quando Scott tirò fuori dalla tasca una mela porgendomela.
-In cantina ho trovato diverse cassette di mele... almeno non moriremo di fame.
Non avevo fame in quel momento, così tirai fuori da un cassetto alcuni vestiti puliti e decisi che fare una doccia era il modo migliore per schiarirsi le idee.
Prima di varcare la soglia Scott mi fermò di colpo.
-Aspetta! Io andrò a cercare la camera... se ti serve qualcosa vienimi a cercare. Io annuì e mi diressi in bagno.
Riflettei duramente a quello che mi disse Mary, ma continuava a non avere senso così decisi di mettere da parte questo "problema" e, con calma, mi asciugai i capelli davanti a uno degli specchi del bagno. Sul vetro appannato iniziai a tracciare piccole righe con le dita della mano quando vidi che si formarono, lentamente, delle lettere.
Allontanai bruscamente la mano e lessi questa frase scritta in corsivo: "Dove credi di andare?".
La scritta scomparve molto lentamente fino a quando riuscì a specchiarmi. Dietro di me, nello specchio, sembrava esserci un altro volto, mi girai ma non vidi niente: erano solo scherzi della mia mente malata!
Tornai in camera, mi distesi sul letto e mi addormentai velocemente.
Sognai una mano piena di graffi e tagli che reggeva Scott per il collo mentre lui si dimenava bruscamente nel intento di potersi liberare.
Solo una mente malata come la mia può fare incubi talmente macabri! Sono un errore... uno schifoso errore...

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