Mi girai velocemente: era Scott.
Si era appena seduto sulle tegole e mi fece cenno con la mano di accomodarmi accanto a lui.
Io, non volendo parlargli, lo ignorai, incrociai le braccia e gli voltai le spalle così lui si alzò e si affiancò a me parlando:
-Ti rilassa stare qui? So che è così Molly, e so anche che ce l'hai con me... mi dispiace, ci siamo fraintesi, lasciami spiegare.
Non risposi.
-Molly?
Mi prese per le spalle voltandomi verso di lui e continuò:
-Io non intendevo dire che non credo alle tue "visioni" e solo che... non lo so... mi sembra tutto così strano...
Ineffetti lo capisco. Scoprire dell'esistenza del paranormale è stato uno shock anche per me. Ho davvero avuto un comportamento da stupida. Stupida!
-Scusa... è un periodo difficile anche per me... ho esagerato.
Mi scese una lacrima: sono debole.
-Non ti preoccupare.
Sorrise.
-Vieni, torniamo dentro.
Mi prese per mano per evitare che scivolassi, mi accompagnò in camera ed aspettò che andassi sotto le coperte per andarsene.
Poco dopo sentii una voce e, senza che me ne accorgessi, comparì Mary (facendomi rabbrividire, come al solito) dicendo:
-Non ti preoccupare... lui tiene a te... come tu tieni a lui...
Poi scomparve.
Lui tiene a me? Cosa? Non è possibile! E se Mary se lo fosse inventato solo per farmi sentire psicologicamente meglio? E come fa a sapere che lo amo? Cosa prova realmente per me Scott?
Tutte domande a cui mi sarebbe piaciuto avere risposta in quel esatto, preciso momento.
Mi addormentai con il mal di testa.
Quella notte sognai una porta con, inciso su un cartellino, un numero a due cifre... trentaquattro! Era trentaquattro!
Probabilmente era il numero della stanza che stavamo cercando...
STAI LEGGENDO
Molly
ParanormalMolly è una ragazza che, già dalla nascita, ha sofferto molto. Alla giovane età di tre anni, ha assistito alla morte dei genitori e, da quel momento, non ha mai smesso di soffrire. Per anni, Molly visse in un orfanotrofio dove era completamente sol...