Caminammo senza meta per un paio d'ore nei sotterranei dell'edificio.
Ogni volta che trovavamo una porta cercavamo di infilarci la chiave ma le serrature erano sempre troppo piccole dato che la chiave era vecchia e più grande delle chiavi moderne.
Io e Scott ci dovemmo fermare perché nei mei occhi era entrata una quantità enorme di polvere.
Ci sedemmo in un angolo che ci pareva poco polveroso, mi guardò e mi disse:
-Molly non grattarti gli occhi.
Io, non riuscendo a smettere, lo ignorai rispondendogli:
-Ma mi prudono!
Davvero una risposta infantile, complimenti!
Mi guardò negli occhi e disse:
-Sono rossi e lucidi. Lascia stare.
Mi sollevò il mento con l'indice con l'altra mano spostò le mie mani dagli occhi.
Mi mancò il respiro per un paio di secondi per l'emozione e lui continuò:
-Non grattarti o peggiorerai le cose. Dico davvero!
Iniziò anche lui a grattarsi gli occhi e disse:
-Torniamo in camera mia (si trova al piano -2). C'è un lavandino così ci togliamo via sta polvere.
Annuii, ci alzammo e ci dirigemmo verso la sua camera.
Arrivati davanti alla porta della sua stanza mi sembrò di vedere un flash ma era solo una mia immaginazione. Feci due passi all'indietro dato che il flash, in qualche strano modo, diede inizio ad un leggero mal di testa.
Scott si voltò verso di me e mi chiese:
-Tutto bene?
-Eh? Ah sì, tutto apposto.
Mi guardò un attimo poi si voltò ed aprì la porta (se solo avessi saputo prima quello che sarebbe successo)...
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Molly
ParanormalMolly è una ragazza che, già dalla nascita, ha sofferto molto. Alla giovane età di tre anni, ha assistito alla morte dei genitori e, da quel momento, non ha mai smesso di soffrire. Per anni, Molly visse in un orfanotrofio dove era completamente sol...