Cap.12

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Mi tenni la mano al petto urlando dal dolore.
-Slender, vieni veloce!- urlò Jeff alla porta, aveva già i boxer mentre io fossi completamente nuda sotto il lenzuolo.

Arrivò Slendy che si sedette sul letto affianco a me.
-Natalie, fai vedere- disse nella mia mente.
Abbassai leggermente il lenzuolo lasciando scoperta la 'J' intagliata sulla mia pelle.

-In questo momento puoi sentirmi solo tu, ora te la faccio coprire, poi usa i tuoi poteri per guarire la ferita, okay?-

Conosci i miei poteri?
Gli chiesi mentalmente mentre lo guardavo.

-Certo, tua madre era un purosangue, no?-

Annuii.
Arrivò Toby con garze e cerotti, mentre Slender si teletrasportò.
Toby, sotto controllo di Jeff, mi curò il taglio e lo coprì.
-Resisti un attimo- sussurrò, prese una siringa e mi infilò qualcosa nelle vene, mi calmai subito e quasi mi addormentai.
-Jeff... sii... sincero, sei... stato tu?- chiese Toby.
Li guardai con gli occhi semi aperti.
Toby stava tremando.
-No! Come avrei potuto? Che cazzo di domande mi fai?!- chiese Jeff guardandolo sbalordito.
-Come cazzo è successo allora?- domandò il primo alzando la voce.
-Non lo so, ma ieri non l'aveva...- disse spostando lo sguardo verso la finestra, forse imbarazzato.
-È... è... stato il... il sogno- balbettai.
Loro si girarono verso di me.

-Natalie!- urlò mio fratello alla porta, venne verso di me, deciso ad abbracciarmi.
Mi strinse forte a sé e mi coccolò un po'.
Sentivo le sue mani accarezzare la mia schiena nuda mentre il mio seno era coperto dal lenzuolo che lui premeva sul suo petto.
-Non le avrai fatto del male, vero?- chiese lui guardando Jeff.
-Mi credi davvero capace di accoltellare tua sorella e farle una 'J' sul suo petto?- chiese in risposta mentre faceva avanti e indietro davanti alla finestra.
-Non intendo quello, va piano con mia sorella, sennò ti taglio l'uccellino!- lo minacciò.
Jeff rise facendo ridacchiare anche me.
-Ian, sei unico- dissi baciandolo sulla guancia.
Lui mi guardò negli occhi e sorrise, mi accarezzò la guancia e mi baciò la fronte.
-Natalie... raccontami l'incubo, hai visto James? Di nuovo?- chiese.
Abbassai lo sguardo.
-Sì, ho visto quell'uomo. Mi ha uccisa infilzandomi qua- risposi indicando il cerotto.
-Riposa, sì?- mi diede un bacio in fronte e fece il ghigno col dito a Jeff.
Sospirò stringendomi la mano ed uscì dalla stanza con Toby.

Entrai in bagno, che Jeff aveva in camera, aggrappandomi a lui, mi avvicinai alla vasca mentre respiravo affannosamente.
Jeff si spogliò dei boxer, entrò nella vasca aprendo l'acqua e mi aiutò ad entrare.
Appoggiai la mia schiena sul suo petto.
Era strano ma sentivo di aver vissuto con lui per secoli.
Chiusi l'acqua appena arrivò al nostro petto e mi beai tra le braccia del mio 'ragazzo'.
Dopo qualche minuto ci lavammo scherzando tra di noi e ridendo.
Lui si avvolse l'asciugamano attorno alla vita e prese un accappatoio che aprì aiutandomi ad infilarlo.
Mi abbracciò chiudendo l'accappatoio.
Era magia, due persone così crudeli e fredde che assieme facevano così tante scintille da far sciogliere un'enorme distesa ghiacciata.
Mi lasciò un bacio sulle spalle e mi accompagnò sul suo letto.
Era già mattina, non mi ero accorta di nulla, avevo dormito tutta la notte con Jeff, nuda, sul suo letto, abbracciata a lui.
Ero felice di questo.

Presi i miei slip e me l'infilai.
Lui si infilò altri boxer, presi dall'armadio e dei pantaloni.
Sentii la porta aprirsi scricchiolando, Jeff si mise contro di essa tenendola socchiusa e spingendo più forte possibile, non ero ancora vestita.
-Non entrare!- disse spingendo leggermente sulla porta.
-Papà. Da' alla mamma questa fascia, la deve mettere sulla ferita- disse Kevin con voce dolce.
-Non sono tuo padre!- disse Jeff prendendo dalle mani di mio figlio, un rotolo bianco.
-L'hai fatto con la mia mamma, quindi sei mio padre!- disse Kevin sicuro di sé, chiudendo la porta.
Jeff mi guardò stupito ed io arrossii.
-Come fa a saper...- domandammo entrambi.
-Dormo nella stanza affianco!- rise andando via.

Un Killer Può Amare? -Jeff The Killer.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora