Capitolo 15.

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Capitolo 15.

A cena Emily mi fissa in cagnesco, ma non parla di quello che è successo. Brady sembra non accorgersi dell'atmosfera di tensione che si è creata. Gli basta coccolare i suoi figli ed il mondo scompare. Emily vorrebbe schiaffeggiarmi, lo so. Vorrei farlo anche io, in realtà, credo di meritarmi questo, ma poi mi fermo a pensare che anche lei si è concessa tempo fa, da adolescente. Insomma, l'aggiungo alla lista delle cazzate della mia vita, ha raggiunto il podio.

«Avete litigato voi due?» Il bell'addormentato nota le occhiatacce che la fidanzata mi rivolge e ci fissa entrambe indiscreto.
«No, Emily è solo nervosa stasera» mormoro, beccandomi un altro sguardo fulminante.
«Oh si...nervosa» abbozza un sorriso beffardo lei.
Brady continua ad assottigliare lo sguardo, mostrandosi invadente.
«Io dovrei tornare a casa» sussurro mettendomi in piedi, «quindi se posso darti una mano a sparecchiare facciamolo ora.»
«Ehi ehi... cos'è questa tensione?» Brady agita le mani ed entrambe lo fissiamo.
Se Emily parla, con me ha chiuso.
«Nulla, è tutto apposto» schiarisco io la voce.
«E allora smettetela... qualunque litigio abbiate avuto, fate pace. Mi annoiate così.» Ironizza lui.
Lo ammonisco con un sorriso antipatico, mentre Emily ci da le spalle per posare i bicchieri nella lavastoviglie.
«Grace tu dormi qua stasera.» Dice subito dopo con tono severo.
«Voglio dormire a casa Emily» borbotto.
«Ho già detto di no» continua voltandosi di scatto.
«Emily ti odio.» Sbotto.
«Problema tuo» decreta antipatica.
«Basta!» Esclama Brady. «Ora nessuno si muove di qui se prima non mi dite che diavolo succede! Dico sul serio. Piuttosto che sentire le vostre vocine irritanti, vado a dormire in ospedale.» Sentenzia nervoso ed accanito.
Ci manca solo lui.
«Brady ma ti ci metti anche tu?» Sbraita Emily.
«Sì, visto che sono qui e voglio sapere!» Risponde secco.
Sospiro ed abbasso lo sguardo.
«Bè, non rompere anche tu» continua irritata.
«Smettetela di litigare per me, santo cielo» sbuffo aumentando il tono di voce.
«Tua sorella è un'arrogante presuntuosa di merda. Ed il bello è che le ho anche chiesto di sposarmi! Sono matto... completamente matto» parlotta in preda ad una crisi portando le mani sul capo.
«Emily non c'entra niente» deglutisco rumorosamente, «e tu neanche» aggiungo.
«E allora dille cortesemente che stasera può dormire sola» Brady mi fissa mentre si avvia verso l'uscita, acchiappando il cappotto.
«Bè, vattene pure al diavolo.» Lei gli lancia contro una pantofola e lo prende dritto in testa. Sgrano gli occhi incredula.
«Tu sei pazza. Sei un'isterica» urla lui voltandosi in cagnesco.
Mia sorella nera di rabbia, acchiappa un cucchiaio in legno ed insieme ad altre cianfrusaglie simili, gliele lancia addosso. Mi scanso per paura di finire in mezzo, ma quando noto i loro sguardi incazzati, capisco che nessuno dei due sta giocando o scherzando. Si stanno letteralmente prendendo a parole di ogni tipo.«Sei uno stronzo!» Sbraita lei.
«HO SCOPATO CON BRIAN. ORA BASTA.» Urlo.
Entrambi si immobilizzano. Brady mi fissa con sguardo disarmante. Accenna una serie di smorfie e poi respira.
«Tu cosa?»
Socchiudo le palpebre, «non fare finta di non aver sentito.»
«Ti sto dando l'opportunità di cambiare ciò che hai detto, perché mi rifiuto di ascoltare nuovamente.» Incrocia le braccia al petto.
«Ma insomma che volete?» Gesticolo osservando entrambi. «Quando voi due eravate adolescenti vi siete scannati... avete fatto la qualunque insieme e avete fatto l'amore. O sbaglio?» Continuo. «Entrambi avete avuto le vostre esperienze, belle o brutte che siano...» sospiro.
«Brian dov'è?» Chiede lui serrando la mascella.
«Io e Brian abbiamo chiuso e non intendo discutere ancora di lui» mormoro con voce rauca.
«Non voglio sapere il motivo, perché da adolescente le mie cose erano le mie cose, ma sappi che è molto meglio se io non lo scontrassi in giro.»
Annuisco. «Onestamente non mi interessa» scrollo le spalle.
Emily rimane in silenzio per un'abbondante minuto. Poi avanza, mi stringe le spalle e mi spinge verso di sé per abbracciarmi.
«Scusami» sussurra accarezzandomi il capo.
«Va tutto bene» mordo il labbro inferiore.

Bisbetica viziataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora