Capitolo 17.
Sono con Beth in bagno, stiamo fumando una sigaretta, quando improvvisamente le arriva uno strano messaggio.
Corri in palestra, hanno dato un cazzotto a tuo fratello.
Legge a voce alta e corrucciata mi fissa. Scuoto il capo ed alzo le spalle. Sembra confusa.
«Che cazzo...?» Avanza per uscire e la seguo spegnendo la cicca sul lavandino.
Quando arriviamo in palestra mi sembra strano l'impatto con tutti quei ragazzi sudati, mezzi nudi. Poi osservo Dylan che sanguina dal naso e mi avvicino.
«Chi è stato?» Lo sorregge dal mento, mentre lui si dimena per essere lasciato in pace.
«Oh, nessuno, porca puttana» si mette in piedi brutalmente e con una pezza sul naso si allontana negli spogliatoi.
Involontariamente gli vado dietro correndo. E' la prima volta che entro in un posto del genere. Fortuna che sia vuoto.
Trovo Dylan seduto su una panca lunga in legno. Ha la testa alzata e gli occhi rivolti verso il soffitto. Mi fissa di sottecchi e non parla.
«Ti va di parlarne?» Chiedo incrociando le braccia al petto.
«Niente, mi sono immischiato in qualcosa di grande» mugugna.
Inizialmente penso a qualcosa di losco, qualcosa di serio, poi mi siedo al suo fianco e ripenso in silenzio.
«A cosa ti riferisci?» Lo costringo a guardarmi.
Così si volta e mi abbozza un sorriso, «sei grande per qualcuno Grace Elizabeth Stewart» sussurra ambiguo.
Continuo a non capire.
«Il tuo amico ha pensato di farmela pagare» scrolla le spalle, «non sa che in realtà quello è stato il nostro unico e solo appuntamento.» Accenna un mezzo sorriso.
Deglutisco rumorosamente, «Brian ti ha fatto questo?» Mi metto in piedi socchiudendo le palpebre.
Mi guarda intimorito dall'alto, «Grace non c'è bisogno di fare altri teatrini» si alza.
«Sicuro» decreto severa indietreggiando.
«Grace forse vuole proprio questo no? Che tu vada da lui» gesticola.
«Sì, vado a prenderlo a cazzotti» stringo i pugni nervosamente.
Lui ride, «devi farti male?»
«Ci puoi scommettere» mi volto e mi incammino verso l'uscita, ma quando le sue braccia mi attanagliano la vita, non mi consente di fare un altro passo.
«Non mi ha fatto niente...» mi sussurra. «Non ti prendere la briga di farti male per me» allenta la presa ed io riesco a voltarmi.
«Dylan quello che non hai capito... anzi non avete capito è che odio profondamente queste cose» ringhio.
«Okay, io l'ho capito... ma non c'è bisogno di prenderlo a cazzotti» sorride tranquillo.
Ma come fai ad essere così sereno? Io non lo capisco.
«Come mai non hai risposto al pugno?» Domando curiosa.
Sospira, «che senso avrebbe avuto?» Incrocia le braccia al petto. «Pensi che ne sarebbe uscito qualcosa di buono?» Domanda osservandomi.
Abbasso lo sguardo. «Nessuno deve prenderle a causa mia. Nessuno.» Sbotto.
«Io sto bene. E' tutto okay.» Ripete.Qualche minuto dopo anche Beth fa la sua entrata furiosa. Guarda il fratello e sospira.
«Potevi difenderti almeno» incrocia le braccia al petto.
Smorzo un sorriso. Dylan mi fissa e poi sposta gli occhi sulla sorella. «Nah» alza le spalle.
«Allora lo farò io» Beth si scrocchia le dita fomentata.
Spalanco gli occhi incredula.
«Certo che voi donne siete indomabili» bofonchia Dylan.
«Beth dovrei farlo io, solo che tuo fratello» calco il tono sull'ultima parola osservando lui di sottecchi, «non me ne da la possibilità.»
«State facendo un dramma per un cazzotto» sbuffa, «l'unico che dovrebbe prendersela sono io.» Sbuffa spogliandosi della canotta.
Resto per un attimo interrotta. Beth mi da una breve occhiata e subito abbasso gli occhi respirando profondamente.
«Dicono che gli hai detto che non finisce qui» borbotta lei.
«Credi che non mi verrà nuovamente a cercare?» Domanda con un risolino amaro.
«Posso impedirlo.» Ribatto io.
Lui mi osserva, «no» decreta.
«Tutto questo per un'uscita insieme?» Chiede Beth guardando prima l'uno e poi l'altro.
Dylan scrolla le spalle, «gelosia» sospira.
«Gelosia un cazzo» sbotto nevrotica. «Andrò da lui e non mi interessa cosa pensi anche tu» mi rivolgo a lui, poi mi volto ed esco.
«Ovvio che vengo con te» mi segue correndo.
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Bisbetica viziata
RomanceDal capitolo 6. «Sono la classica ragazza che nessuno vorrebbe avere al suo fianco, per il suo caratteraccio. Sì, i ragazzi mi cercavano all'inizio... ma quando vedevano come venivano trattati scappavano a gambe levate.» Ed ecco che per la prima vol...