Amori oscuri

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Autore: uranian7
Pubblicato su Efp il 17/01/2012
Genere: Romantico, epico
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno

Il mare ruggiva nervoso dal bacino in cui era costretto: allungava i tentacoli d'acqua, ringhiando per emergere e puntellava le dita liquide sugli scogli rocciosi.

Ardeva dalla bramosia di risalire dalle profondità nere, ma lì, ancora, ricadeva, inesorabile, inghiottito dalla terra che lo reclamava, frustrato nel desiderio di potere, di spazio, nella voglia di possedere e penetrare la conturbante figura sulla spiaggia, dalle vesti strappate, dai duri seni scoperti, dalle gambe allargate e dalla peluria fradicia d'acqua e di seme di maschio, ancora caldo, colante sulle gambe.

Spruzzi gelati e schiumosi evadevano dalle grotte profonde per andare a bagnare la veste della dea, per sfiorare i capezzoli turgidi, insinuandosi tra i graffi profondi che solcavano le braccia e il viso stravolto.

Lo sguardo, senza anima, puntato sulla mole d'acqua nera, era spalancato e furente.

Un'onda più alta si sollevò e coprì la dea per un istante, prima di essere squarciata da un grido feroce e, dilaniata, ricadde, frantumata, a rimischiarsi al flusso continuo dell'acqua scura.

Piegata nello sforzo di lacerare il muro d'acqua, la creatura si rialzò, col volto digrignante, le narici dilatate e le labbra sollevate.

Cadde allora in ginocchio, percuotendo la terra con le mani, una volta, fino ad affondare le dita negli scogli incrostati e sbriciolarli nella morsa delle unghie scheggiate, finché un urlo tremendo, feroce e lancinante, si levò dalla bocca aperta e dai denti scoperti e macchiati di sangue.

Il forte lezzo di quell'alito marcio di rancore e di dolore si sollevò a sovrastare il canto stonato del mare in tempesta, sino a raggiungere la terra, sino a raggiungere il cielo, sino a raggiungere gli dei feroci sui loro monti, sino a far chiedere al padre Zeus quale dolore avesse spaccato il cuore di Afrodite, la dea dell'Amore.