Quella sera Mag e sua madre Muriel erano in procinto di andare a dormire. Spento il fuoco del camino, rimboccato le coperte ai bambini e rammendato qualche abito, spensero la luce e si ritirarono ognuna nella sua camera da letto. Fuori, la tempesta di neve imbiancava tutto il giardino dell'orfanotrofio, così come tutto il resto di Londra.
Muriel stava chiudendo le tende della finestra della sua camera quando qualcosa attirò la sua attenzione al di fuori: c'era qualcuno davanti il cancello dell'istituto. La donna non credeva ai suoi occhi, chi mai poteva venire alla Madison's House a quell'ora e con quella tempesta?
Avrebbe potuto lascia perdere, andare a dormire e occuparsene il mattino seguente ma la curiosità ebbe il sopravvento su di lei. Muriel scese le scale di corsa, si infilò le scarpe, il cappotto ed uscì.
La strada che portava dall'ingresso al cancello non era lunga ma quella sera era davvero difficile percorrerla camminando controvento e al gelo. Più la donna avanzava più la figura misteriosa si faceva nitida fino al punto in cui era possibile accorgersi che si trattava di una donna. Quando l'ebbe raggiunta estrasse una chiave dalla tasca ed aprì il cancello per farla entrare ma lei non accennò neanche un passo in avanti; si limitò a porgere un fagotto che prontamente Muriel prese in braccio accorgendosi che all'interno vi era un neonato che piangeva avvolto solo da una coperta che sembrava un cencio strappato dalla mantella della madre. Il vento soffiava talmente forte che udire qualcosa era impossibile ma, nonostante ciò, la donna misteriosa stava tentando di comunicare con la proprietaria dell'orfanotrofio. Il suo viso era quasi interamente coperto dal cappuccio del mantello perciò tutto ciò che si riusciva a scorgere erano le labbra sottili e gli occhi color ghiaccio, bagnati di lacrime. Come ultimo gesto ella porse una busta a Muriel, che l'afferrò e se la mise in tasca,mentre teneva in mano il bambino urlante. Il vento in quel momento si placò leggermente, come se la tempesta si stesse acquietando per far parlare la donna incappucciata.
-Dagliela tra quindici anni- disse lei con tono leggero. Muriel, seppur di stucco le rispose con un sorriso, che la donna ricambiò sussurrando qualcosa simile ad un 'Grazie' inudibile. Dopo aver portato a termine i suoi 'compiti' la figura femminile si allontanò senza mai guardarsi indietro, mentre Muriel correva per portare il neonato all'interno dell'orfanotrofio Madison's House.
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Shards -i cocci dell'anima-
General FictionLondra, 1890. Una notte, durante una tempesta di neve, una donna misteriosa porta una bambina in fasce in un piccolo orfanotroio insieme ad una lettera e poi scompare. Quella stessa bambina, 15 anni più tardi, viene a conoscenza dell'esistenza della...