La mattina seguente il sole era alto nel cielo e faceva così caldo che non sembrava neanche pieno inverno. Visto il bel tempo che c'era Rebecca e Mary si erano offerte di fare un salto al mercato in piazza per fare la spesa e William si era accodato.
L'orfanotrofio non distava più di quindici minuti dalla piazza più vicina così i tre decisero di andare a piedi.
-Ma dovevi proprio venire anche tu?- chiese Becca a Will con fare dispettoso.
-Certo! Non potevo mica lasciarvi portare da sole delle buste pesantissime- rispose il ragazzo dai capelli nerissimi.
-Guarda che ce la facevamo anche da sole!- continuò lei.
-E dai ragazzi! La smettete di litigare almeno per un giorno?- esclamò Mary scocciata.
-Hai ragione ma è lei che attacca sempre briga per prima!- contestò Will. Becca rispose con una smorfia.
-Eppure andavate così d'accordo fino all'anno scorso!- si lamentò la bionda.
-Forse la pubertà gli ha rincitrullito il cervello-
-Becca!- la sgridò l'amica.
-Beh, si dà il caso che agli occhi di qualcuno non sembro così rincitrullito- rispose Will molto fiero di sé.
-Che intendi?- chiesero le sue amiche.
-Nita! Sembra che io le piaccia, e parecchio!- spiegò lui.
-Cosa? Quell'oca ha mostrato un sentimento diverso dall'odio verso qualcuno?! Miracolo!- esclamò Marybell.
-Ecco perché le stai così antipatica Mary- ridacchiò Rebecca
-Che centro io?-
-Sappiamo tutti cosa centri!- continuò l'amica mentre Will e Mary distoglievano lo sguardo l'uno dall'altro, arrossendo.
-Ehi siamo arrivati!- il ragazzo cambiò subito argomento.
La piazza che si parava davanti a loro era gremita di gente con buste stracolme di ortaggi, frutta e pane. Tutti camminavano freneticamente da un bancone all'altro nella speranza di accaparrarsi le offerte migliori.
I ragazzi ci misero parecchio a fare la spesa per tutto l'orfanotrofio e, quando ebbero finito, si ritrovarono con quattro buste piene di cibo.
Stavano per incamminarsi per ritornare a casa quando un fischio richiamò la loro attenzione. Dei ragazzi più grandi di loro stavano chiamando Will e con dei cenni gli facevano segno di andare con loro.
-Ah, scusate ragazze devo andare con loro- disse il ragazzo indicando il gruppetto di amici dall'altra parte della piazza.
-Ma come? Ci avevi promesso che ci avresti aiutato con le borse!- si lamentò Becca
-Ve ne lascio solo due, iniziate ad andare io vi raggiungo dopo- concluse lui lasciando una delle sue tre borse in mano a Mary per poi correre a raggiungere gli altri ragazzi.
-Ma che novità è mai questa?- chiese Becca un po' sbalordita mentre si avviavano verso l'istituto.
-Davvero non avevo idea che Will frequentasse quel tipo di persone... Sembrano davvero poco raccomandabili- ammise preoccupata Mary mentre camminava con la busta in mano.
-Passiamo di qua? Dovrebbe essere più corta- Becca indicò una stradina molto stretta, l'amica annuì ed imboccarono il vicoletto.
-Non so proprio che dire... Da quando ha trovato questa nuova compagnia?- riagganciò il discorso la ragazza castana.
-Forse li conosce già da molto e non ce ne siamo mai accorte- ipotizzò la bionda. Becca fece spallucce e le due voltarono a sinistra ma rimasero di sasso quando si trovarono davanti ad un vicolo cieco.
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Shards -i cocci dell'anima-
General FictionLondra, 1890. Una notte, durante una tempesta di neve, una donna misteriosa porta una bambina in fasce in un piccolo orfanotroio insieme ad una lettera e poi scompare. Quella stessa bambina, 15 anni più tardi, viene a conoscenza dell'esistenza della...