Cap.12 - Giornata di pioggia

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Una settimana più tardi James si presentò alla Madison's House per proseguire le indagini sulla madre di Mary. La seconda della lista a dover essere interrogata si chiamava Kelly Green ed era stata adottata nel '75, quando i suoi genitori avevano già una sorellina di 9 anni di nome Alicia. Poiché l'orfanotrofio non possedeva altro che l'indirizzo dei genitori, James, Mag, Becca e Mary pensarono di andare a parlare con coloro che avevano adottato Kelly invece che con lei in persona, per fare loro delle domande su Alicia, che, data l'età e l'iniziale del nome, avrebbe potuto essere la madre di Mary, la misteriosa A.B., autrice della lettera.

Questa volta, al suono del campanello, accorse una donna sui 40 anni con i capelli castani raccolti in uno chignon.

-Polizia, stiamo cercando i signori Green, sono in casa?- chiese James sempre con fare professionale.

-Sì, mia madre è qui, prego, accomodatevi- rispose lei, invitandoli a sedere su delle poltrone in salotto.

Sul divano a fianco era seduta una signora piuttosto anziana che non aprì bocca neppure quando il gruppo si sedette davanti a lei.

-Mamma! Saluta- la spronò la figlia.

-Buongiorno- rispose l'anziana con un filo di voce.

-Siete venuti per i miei genitori?- continuò la donna.

-Beh, in verità stiamo cercando Kelly ed Alicia Green- esclamò James.

-Sono io Kelly- fece lei.

-Bene, allora abbiamo alcune domande da farle-

-Proveniamo dall'orfanotrofio Madison's House dal quale lei è stata adottata nel '75 e stiamo svolgendo alcune ricerche su alcuni ragazzi- spiegò l'agente.

-Lei, signorina Kelly, è stata adottata quando aveva già una sorella, Alicia, se non sbaglio...-

Lei annuì.

-Vorremmo sapere dove vive ora sua sorella ora. Se è sposata o ha figli-

-Vede, agente, mia sorella non c'è più ormai da parecchi anni. Quando aveva sedici anni si è ammalata di tifo e ci ha lasciati. Io ora vivo qui con mia madre e mio padre- spiegò Kelly

-Ah, capisco, le mie più sentite condoglianze. Direi che non c'è altro da aggiungere- James si alzò.

-Ma come, ve ne andate già?-

-Sì, signora. Grazie mille per il suo aiuto, è stato fondamentale-

-Allora... se è così... arrivederci, mandate i miei saluti all'orfanotrofio- esclamò Kelly.

Il rumore della porta che si chiudeva colmò l'imbarazzante vuoto lasciato da quella conversazione.

-Abbiamo preso un altro granchio- esclamò Rebecca.

-In effetti Alicia Green non poteva essere tua madre, è morta troppo giovane- osservò Mag.

-Esatto. Ma non disperare! La prossima volta ci recheremo dai genitori di Samuel Dawson e vedrai che troveremo qualche indizio- James tentò di rassicurare Mary.

-E se neanche la prossima andrà bene? Cosa faremo? Non abbiamo più indizi, piste o persone a cui chiedere!- la ragazzina era parecchio turbata e si stava arrendendo al fatto che non sarebbero mai riusciti a trovare sua mamma.

-Mary ti giuro che se anche non dovessimo trovare tua madre al prossimo colloquio io non smetterò di cercare! Ormai ho fatto una promessa, io troverò chi ti ha messo al mondo! Ne va del mio orgoglio da poliziotto- esclamò l'agente che abbracciò la ragazzina. Le sue parole la incoraggiarono e non le permisero di arrendersi così, una volta asciugati gli occhi lucidi, lei riuscì a sorridere.

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